sabato, 27 Aprile, 2024
Sanità

Fials: personale sanitario pochi fondi Covid. Regioni inadempienti

Sui fondi da destinare alla remunerazione aggiuntiva per il personale sanitario, c’è delusione. A farsi portavoce del disappunto la Federazione italiana lavoratori della sanità che giudicata modesto il rimborso previsto dalle Regioni che tra l’altro in alcuni casi non hanno ancora provveduto ai rimborsi.
“Una goccia nell’oceano: questi 40 milioni di euro non basteranno di certo per la remunerazione aggiuntiva del ‘premio covid’ al personale sanitario del Sistema sanitario nazionale, impegnato nell’emergenza pandemica”, commenta Giuseppe Carbone, segretario generale Fials, “Questi soldi non sono davvero niente, dal momento che al massimo gli operatori in prima linea hanno ricevuto 2mila euro per il periodo marzo-dicembre 2020”. La critica si fa più di merito quando si parla dei fondi già arrivati, che sono in molti casi molto meno di quelli previsti.

“A molti ne sono arrivati solo la metà, come avvenuto in Puglia, se non addirittura un bel niente, come avvenuto in Sicilia e Calabria. Una vergogna nella vergogna”, sottolinea critico il segretario della Fials, “se pensiamo che le risorse stanziate dal decreto Cura Italia e dalla legge di bilancio 2021 si riferiscono solo al ‘premio covid’ 2020, mentre nulla è previsto per il 2021. E diverse regioni, specie nel sud o in piano di rientro, si sono astenute dal mettere in bilancio ulteriori ‘risorse aggiuntive premianti’ come previsto dal decreto Rilancio”. I fondi destinati alle regioni per le indennità Covid, sono frutto dell’intesa raggiunta in Conferenza Stato-regioni, un patto che la Fials giudicava equilibrato e che sosteneva gli sforzi fatti dal personale sanitario. Il problema secondo la Federazione è legato al fai da te delle Regioni che sui rimborsi procede in modo disunito, creando così delle situazioni di squilibrio. Come denunciato dalla Fials le regioni hanno stanziato i fondi ma non hanno distribuito equamente il denaro.

Nella top ten dei 40 milioni di euro stanziati, al primo posto c’è la Lombardia con 6.632.197 euro, seconda classificata la regione Lazio che porta a casa 3.872.898 euro, seguito a breve distanza da: Campania con 3.726.145 euro; Sicilia con 3.273.242 euro; Veneto con 3.249.741 euro. Neanche 3 milioni vanno all’Emilia Romagna e al Piemonte (rispettivamente 2.975.722 e 2.954.051 euro). All’ottavo posto, la Puglia con 2.663.238 euro, al nono la Toscana con 2.521.645 euro, e decima è la Calabria che raccoglie 1.279.032 euro. Dal decimo posto in poi si posizionano: Sardegna, con 1.098.709; Liguria, con 1.076.303; Marche, con 1.027.622; Abruzzo, con 876.847; Friuli Venezia Giulia, con 824.729; Umbria, con 596.295; Basilicata, con 375.674; le province autonome di Trento e Bolzano, con 354.449 e 340.569. Chiude la Valle d’Aosta con 84.168 euro.

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