martedì, 19 Marzo, 2024
Economia

Visco (Bankitalia): “Effetti pandemia maggiori per banche più piccole”

“Una recente analisi della Banca d’Italia, conferma che l’effetto della pandemia sull’esposizione al rischio di credito delle banche italiane potrebbe essere maggiore tra le istituzioni meno significative rispetto a quelle significative, a causa della diversa composizione settoriale dei portafogli prestiti dei due gruppi”. Cosi’ il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, in un messaggio rivolto ai partecipanti a un workshop online. Quanto alla nuova procedura di risoluzione, secondo Visco “è applicabile solo a un piccolo sottoinsieme di banche e gruppi bancari: nell’area dell’euro solo circa 200 banche su un totale di circa 3.000 alla fine del 2019. Qualsiasi crisi tra le banche rimanenti dovrebbe pertanto essere affrontata tramite procedure nazionali di insolvenza”.

Inoltre “le procedure nazionali di insolvenza sono molto eterogenee tra gli Stati membri dell’UE. Questa varieta’ crea un problema di parita’ di condizioni, poiche’ creditori e depositanti possono essere trattati in modo diverso nell’Unione, alimentando cosi’ la frammentazione finanziaria”. Secondo il governatore “richiedere agli enti piu’ piccoli di emettere passivita’ ammissibili per il MREL a investitori non al dettaglio li costringerebbe quindi a ricorrere al mercato all’ingrosso, ottenere un rating del credito e modificare in modo significativo la loro struttura di finanziamento. Potrebbe quindi avere un forte impatto sui margini delle banche e persino costringerne alcune fuori dal mercato, dal momento che i costi di emissione potrebbero rivelarsi troppo alti da sopportare”.

Il governatore ha poi osservato come “la conseguente differenziazione tra banche piu’ grandi – soggette a MREL e bail-in – e banche piu’ piccole – soggette a un trattamento diverso e meno oneroso – potrebbe essere giustificata sulla base del principio di proporzionalita’, nonche’ con riferimento all’obiettivo di preservare il prezioso modello di business delle piccole istituzioni che si affidano ampiamente alla raccolta di depositi e al prestito di crediti. Dobbiamo anche tenere presente che imporre perdite ai creditori delle banche di piccole e medie dimensioni in assenza di adeguate riserve MREL, finirebbe per colpire i loro depositi, con possibili effetti di ricaduta negativa su altre piccole banche”, ha concluso.

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