venerdì, 29 Marzo, 2024
Sotto una buona stella

Il risiko dei bonus tra ritardi e criteri di priorità

Il click day per il bonus mobilità ha visto esaurirsi in 24 ore 215 milioni di euro destinati a coprire, fino al 60% e per un massimo di 500,00 euro, le spese di acquisto di mezzi di mobilità sostenibili effettuate dai residenti di città con più di 50.000 abitanti. 

La misura contenuta nel DL Clima è stata modificata poi nel DL Rilancio all’indomani dell’illusione di una ripresa finalmente fuori dalle maglie del virus e del lockdown; immaginata in primavera, la misura è arrivata agli italiani ai primi di novembre quando ormai il clima non invoglia più tanto a girare su monopattini e biciclette e soprattutto mentre viviamo una seconda ondata ancor più aggressiva del virus che è diventato più diffuso sull’intero territorio nazionale e più contagioso. 

Oggi una parte dell’Italia si richiude in lockdown e non piace a nessuno, ogni Regione sa che potrebbe correre lo stesso rischio di quelle “rosse” se la curva del contagio non frena. 

Il bonus mobilità ha scatenato subito le ire delle associazioni dei consumatori perché il sistema non ha retto le centinaia di migliaia di richieste pervenute tutte insieme, lo SPID di Poste Italiane ci ha messo il suo, rallentando i riconoscimenti d’identità e così il Ministero dell’Ambiente ha dovuto prevedere nuove risorse aggiuntive per coloro che non hanno potuto accedere al sistema e una nuova riapertura dei termini per la richiesta di rimborso e/o buono da spendere prevista per il 9 novembre. Nel frattempo su ebay e subito.it hanno cominciato ad apparire in vendita, alla cifra di 200,00 euro, i voucher di acquisto appena emessi dal Ministero dell’Ambiente.

C’è veramente da interrogarsi su quanto risuoni paradossale e “stonata” la situazione che si è venuta a creare con l’erogazione di questo bonus, in giorni nuovamente tanto drammatici per il nostro Paese. Certo la voglia e il bisogno di ritorno alla normalità sono molto grandi ma non possiamo negarci la realtà: i tempi per un vaccino sono ancora incerti e dovremo convivere anche nel 2021 con ulteriori ondate di aggressività del virus. Forse è il momento di iniziare ad accettare di condurre una vita diversa nella socialità ma anche negli stili e nelle priorità che ci si deve dare quando si combatte.

Impossibile non chiedersi come possa fare tanto rumore il bonus mobilità mentre, per esempio, il bonus affitto covid previsto in erogazione diretta da parte dei comuni, nella città di Roma è ancora in attesa di essere lavorato dopo 6 mesi, dopo ulteriori 15 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio, per un totale di 27 milioni che ancora giacciono nelle casse del Comune. Intanto le intimazioni di sfratto per morosità stanno esplodendo nella Capitale e il blocco degli sfratti scadrà il 31 dicembre. Sembra siano allo studio nella bozza della legge di bilancio delle misure per far fronte anche all’emergenza abitativa e ci si augura che come il blocco dei licenziamenti è stato prorogato al 31 marzo 2021, così lo sia anche quello degli sfratti.

Difficile anche non vedere che numerosi comuni e regioni hanno riaperto i termini per la richiesta dei buoni spesa, il livello di impoverimento delle famiglie che prima galleggiavano si è spostato verso un punto di non ritorno, lo sanno bene la Caritas ma anche l’ANCI e intanto stiamo andando verso il Natale e con la velocità relativa con cui si determinano e distribuiscono forme concrete di aiuto, che Natale sarà per molti?

Probabilmente più che per bonus immaginati per spingere i consumi, è tempo di usare il deficit per tutelare di più i bisogni fondamentali delle le famiglie e la tutela non passa solo dalla protezione dei posti di lavoro ma anche dal garantire il mantenimento di un’abitazione (in affitto o gravata da mutuo che sia) e la certezza di potersi sfamare.

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