giovedì, 2 Maggio, 2024
Economia

La crisi: imprese indebitate, bene il Fondo di garanzia, ora riforma del fisco

“Occorre elaborare una riforma complessiva del fisco che superi la logica di mera cassa e faccia del fisco anche una leva di competitività del sistema industriale e quindi del paese”. Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco, racconta come le difficoltà delle imprese saranno ancora più gravi se non vengono messe in campo quelle riforme capaci di intercettate le sollecitazioni che arrivano dagli imprenditori. Orsini li ha ascoltati e ne emerge un quadro di interventi che saranno necessari per superare la crisi. “Ascoltando gli imprenditori due sono gli elementi su cui ci hanno chiesto di intervenire”, fa presente il Vice Presidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco “la sospensione degli ammortamenti e una rimodulazione del debito contratto in questi mesi a causa dell’emergenza sanitaria”. La crisi ha generato un effetto domino su molte imprese che hanno dovuto far fronte a spese extra indebitandosi.

“L’incertezza dovuta a una nuova recrudescenza del virus fa sì che le imprese abbiano bisogno di maggiore respiro”, rivela Orsini a Il Sole 24 Ore, “gli imprenditori si sono indebitati e ancora in molti settori le imprese non riescono a generare utili. Il pericolo è che il cash flow ridotto non sia sufficiente per ripagare il debito contratto, ma soprattutto che le imprese non siano in condizione di realizzare nuovi investimenti generando crescita per il paese”. Ci sono anche spiragli positivi, progetti che sono stati centrati come nel caso del Fondo di garanzia in aiuto delle imprese.

“Il Fondo sta dando i risultati attesi, anche se sulle garanzie serve qualche aggiustamento, come nel caso del fondo Sace”, commenta il Vice Presidente, “c’è un’emergenza e quindi va assolutamente prorogata la moratoria di legge, almeno fino a settembre del 2021. È una decisione da prendere con urgenza, per poter costruire uno strumento in grado di rimodulare i debiti contratti nei vari settori”. Proprio per ridare slancio a una tanto attesa e auspicata ripresa è il momento di realizzare riforme. “Inoltre”, sottolinea Orsini, “occorre elaborare una riforma complessiva del fisco che superi la logica di mera cassa e faccia del fisco anche una leva di competitività del sistema industriale e quindi del paese”.

Per questo, ha aggiunto il Vice Presidente, “chiediamo un potenziamento significativo e una stabilizzazione degli strumenti fiscali del piano Industria 4.0. Anche perché il Covid non è sconfitto e ci sono settori più in difficoltà di altri, come i servizi, il turismo, i trasporti e l sistema fieristico e i dati sugli ordini per fine anno, dopo il rimbalzo positivo del terzo trimestre, sono in calo”. C’è poi la preoccupazione per le nuove chiusure, un blocco che Orsini teme per le orsa ti conseguenze su tutte le imprese. “Un lockdown non è assolutamente praticabile, se si chiudono le imprese questa volta c’è il serio rischio di vedere moltiplicati concordati e fallimenti. Bisogna guardare a un orizzonte di medio lungo periodo”.

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Paolo Fruncillo

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