martedì, 7 Maggio, 2024
Attualità

Il Papa alla sessione del G7 sull’Intelligenza Artificiale

L’annuncio di Meloni: prima volta di un Pontefice ai lavori del gruppo dei Sette. A giugno in Puglia

 

“Papa Francesco parteciperà ai lavori del G7 in programma dal 13 al 15 giugno a Borgo Egnazia, in Puglia, nella sessione dedicata all’Intelligenza Artificiale”. A dare la notizia è stato direttamente il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio in cui si è vista tutta la sua felicità (e anche un po’ di emozione) per quello che può essere considerato come un vero e proprio evento, soprattutto perché è la prima volta nella storia che un Pontefice parteciperà ai lavori del gruppo dei Sette. Una presenza, quella di Bergoglio, “che darà lustro all’intero G7 e alla nostra nazione”, le parole del Primo Ministro, ricordando il fatto che il Santo Padre ha accettato l’invito dell’Italia che dal 1° gennaio ha assunto la presidenza del forum informale che riunisce, ricordiamo, anche Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Dopo averlo ringraziato “di cuore”, il Premier ha specificato che il Vescovo di Roma interverrà nella sessione sessione ‘outreach’, quella aperta anche ai paesi invitati e non solo ai membri del G7. “Sono convinta che la presenza di Sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’IA. Perché sul presente e sul futuro di questa tecnologia si misurerà ancora una volta la capacità della comunità internazionale di fare quello che il 2 ottobre del 1979, Papa Giovani Paolo II ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite, cioè che l’attività politica, nazionale e internazionale viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo”. L’Intelligenza Artificiale, per Meloni, “è quella che in molti, e non a torto, ritengono essere la più grande sfida antropologica di questa epoca, che può generare grandi opportunità, ma che porta con sé anche alcuni rischi, oltre a incidere sugli equilibri globali”. Meloni anche ricordato il cammino avviato dalla Santa Sede nel 2020 con la ‘Rome Call for AI Ethics’, “un percorso che porta a dare applicazione concreta all’algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi”.

Fundación Memorial Papa Francisco

In attesa della trasferta di giugno in quel della Puglia, gli impegni del Papa continuano. La giornata di ieri è stata particolarmente attiva per Francesco che si è speso in primis su una riflessione sulla responsabilità nei confronti delle generazioni passate e quelle future: per il Pontefice prendersi cura degli anziani e dei bambini non è solo un atto di benevolenza, ma un imperativo morale e sociale che permette di preservare l’eredità di quanto trascorso e coltivare la promessa di quel che sarà. “Prendersi cura degli anziani significa farsi carico di un’eredità che va poi consegnata. E l’altra estremità di questa eredità umana sono i bambini” sono state le parole esatte di Bergoglio ieri in Vaticano, dove all’interno dell’Aula del Sinodo ha accolto un gruppo di persone della ‘Fundación Memorial Papa Francisco’, con l’obiettivo di offrire una riflessione sull’importanza di unire le generazioni. Il Santo Padre ha avvalorato l’importanza di essere “ponte” tra le generazioni insistendo sulla validità dell’“universalità nella collaborazione. Oggi vorrei sottolineare questi due aspetti: patrimonio e futuro, anziani e bambini. Dobbiamo occuparci di entrambi perché la storia continua. E poi, l’universalità nella collaborazione di tutti”.

Il bello della dama

Il venerdì di Francesco è successivamente continuato all’interno della Sala Clementina dove ha ricevuto in udienza la Federazione Italiana Dama, un gioco che, secondo lui, incarna perfettamente i principi di accessibilità e inclusività. Un passatempo, per il Vescovo di Roma, da elogiare per la sua capacità di stimolare la mente e di favorire l’incontro tra le persone, pur non necessitando di particolare attrezzatura, e rimanendo dunque avvicinabile ai più. “Ovunque ci si trovi, si può creare un momento di incontro e di divertimento”, ha spiegato Francesco, notando come la dama sia particolarmente popolare tra i migranti. “Questo semplice gioco può portare sollievo e momenti di gioia a chi si trova in situazioni difficili, aiutando a costruire ponti tra diverse culture e esperienze”, ha aggiunto sottolineando l’importanza di piccoli gesti e attività comuni nella costruzione di una comunità più inclusiva e comprensiva. Il Papa ha colto quindi l’occasione per criticare l’uso eccessivo dei media digitali che, a suo dire, possono sopire la capacità logica, sottolineando quindi il valore educativo della dama come strumento per mantenere la mente attiva e vigile, finendo con l’elogio della sana competizione nello sport: “È bello il vostro incontrarvi con gioia, per conoscervi e sfidarvi sportivamente: in un mondo caratterizzato dall’individualismo, che a volte rischia di diventare isolamento, questo fa circolare aria pulita e fresca”, la chiosa del Pontefice rivolgendosi alla Federazione.

L’incontro con Rahmon

Ieri il Papa ha quindi ricevuto in udienza il Presidente del Tajikistan, Emomali Rahmon. Durante l’incontro c’è stato uno scambio di doni simbolicamente legati al tema della pace. Bergoglio ha regalato una scultura chiamata ‘Fiore fragile’, ricevendo a sua volta una scultura rupestre sasanide, segno della ricca storia e cultura del Tajikistan. Questo incontro si inserisce all’interno della fitta agenda diplomatica del Santo Padre, che nelle ultime settimane lo ha visto incontrare diversi Capi di Stato di Paesi vicini alle zone con conflitti in corso.

La diretta veneziana

Da segnalare infine che domani, dalle ore 7.35, Tv2000 trasmetterà la visita del Santo Padre a Venezia con lo speciale del programma ‘Il diario di Papa Francesco’ condotto da Gennaro Ferrara. Tra gli eventi: l’incontro in carcere con le detenute del carcere femminile della Giudecca, l’inaugurazione del padiglione del Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione alla Biennale d’Arte e l’incontro con gli artisti nella Chiesa della Maddalena. Poi quello con i giovani sul campo della Basilica della Salute; infine il passaggio sul ponte di barche in piazza San Marco per la Messa solenne, seguita dalla preghiera personale sulla tomba di San Marco evangelista, patrono di Venezia e delle genti venete.

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