sabato, 27 Aprile, 2024
Esteri

Putin insinua: terroristi fuggivano in Ucraina. Kyïv: non c’entriamo

Strage dell'Isis 143 morti. Blinken: “Crimine atroce”OK

E’ la “guerra senza limiti” quella sul fronte est dell’Europa. L’attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca apre una voragine di incognite impossibile da districare nell’immediato. Per ora si contano le vittime. Civili inermi: 143, tra i quali anche dei bambini. Numero destinato ad aumentare visto che sono ricoverati centinaia di feriti, molti dei quali in gravi condizioni. I servizi russi hanno reso noto di aver arrestato 11 persone e tra questi 4 sarebbero i terroristi, tutti stranieri (due con passaporto del Tagikistan), che hanno sparato sugli spettatori che erano all’auditorium. Il Presidente Putin ha parlato alla nazione e tra l’altro ha detto: “tutti gli autori, gli organizzatori e i committenti di questo crimine subiranno una punizione giusta e inevitabile. Chiunque essi siano, chiunque li abbia diretti.” Le autorità russe sospettano che ci sia la mano del governo Ucraino, ma la rivendicazione è venuta dall’Isis che ha anche postato una foto con quattro uomini mascherati e irriconoscibili sostenendo che fossero i veri attentatori.

Biden non chiama Putin

Una parte della struttura dove è avvenuta la strage è crollata sotto le fiamme che sono stata appiccate con bombe incendiarie. Ci sarebbero dei corpi ancora sepolti. Secondo l’Fsb i sospettati arrestati avevano “contatti“ in Ucraina e hanno cercato di fuggire verso il confine tra i due stati. Uno di questi avrebbe ammesso di essere stato pagato (500mila rubli) per sparare alla folla. L’Isis nella rivendicazione ha scritto che l’azione si inserisce “nel contesto di una guerra furiosa tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l’Islam.” Finora il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non ha telefonato a Putin, mentre è confermato che i servizi americani avevano dato un “alert” ai russi sulla possibilità di attentati in luoghi affollati. Il Segretario di Stato Blinken, invece, ha parlato di “crimine atroce”: “condanniamo il terrorismo in tutte le sue forme e siamo solidali con il popolo russo nel piangere la perdita di vite umane a causa di questo evento orribile”. “Se gli Stati Uniti hanno o avevano dati affidabili questi devono essere immediatamente condivisi con la parte russa” ha dichiarato subito dopo la strage Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha rimarcato il “terrorismo sistematico da parte ucraina contro la Russia.”

Putin: sono come i nazisti

Finora né il Cremlino né i servizi di sicurezza russi hanno ufficialmente attribuito la responsabilità dell’attacco. Ma le autorità continuano ad affermare che i terroristi fermati stavano ritornando in Ucraina. Kiev ha smentito da subito qualsiasi coinvolgimento. Il consigliere presidenziale Mikavlo Podolvak he detto testualmente: “la versione dei servizi russi è assurda. Qualsiasi tentativo di collegare l’Ucraina all’attacco terroristico è assolutamente insostenibile.” Il Presidente Putin, nel messaggio alla nazione, ha dichiarato, tra l’altro che“tutti e quattro autori diretti dell’attacco terroristico, tutti coloro che hanno sparato e ucciso persone, sono stati arrestati. Cercavano di nascondersi e si dirigevano verso l’Ucraina, dove, secondo le prime indagini, era stato predisposto un varco dal lato ucraino per attraversare i confine.” “Tutti gli autori, gli organizzatori e i committenti di questo crimine – ha aggiunto Putin – subiranno una punizione giusta e inevitabile.” Per il Presidente gli attentatori hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi “come i nazisti“. Il capo del Cremlino ha definito l’attentato come “un atto terroristico sanguinoso e barbaro” e ha dichiarato il 24 marzo giorno di lutto nazionale. La Russia, ha concluso, ha già superato situazioni gravi e pesanti e “i nostri nemici non ci divideranno”.

L’Italia condanna l’attentato

Domani mattina al Viminale si terrà una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata ad una analisi della situazione dopo l’attentato terroristico a Mosca. Da ieri, a Roma, davanti all’ambasciata russa vengono portati fiori e lumini per esprimere solidarietà. La bandiera sull’ambasciata è a mezz’asta. Tra i messaggi di condanna dell’attentato ripostati dal profilo X dell’ambasciata si leggono, tra gli altri, quelli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della premier Giorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa e dei due vice premier Antonio Tajani e Matteo Salvini.

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