sabato, 27 Aprile, 2024
Esteri

Il consigliere speciale Jack Smith esorta la Corte Suprema a respingere la proposta di Trump di ritardare il processo elettorale

Il consigliere speciale Jack Smith ha dato una netta risposta alla richiesta di emergenza presentata dall’ex presidente Donald Trump, chiedendo alla Corte Suprema di respingerla. Trump ha cercato di ritardare ulteriormente il processo penale derivante dai suoi tentativi di ribaltare le elezioni del 2020, invocando l’immunità presidenziale. Tuttavia, Smith ha chiarito che il tentativo di Trump di sospendere la sentenza della Corte d’Appello non soddisfa i requisiti necessari per l’intervento della Corte Suprema. Smith ha sottolineato l’importanza di una rapida e equa decisione per il bene pubblico e nazionale. Ha suggerito che la Corte potrebbe ascoltare le argomentazioni orali il prossimo mese e emettere una sentenza il più rapidamente possibile, consentendo al processo di procedere senza ulteriori ritardi. La Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Circuito del Distretto di Columbia ha emesso una sentenza riguardante l’immunità di Trump il 6 febbraio. Un collegio di tre giudici ha concesso al tycoon il tempo necessario per presentare una richiesta di emergenza alla Corte Suprema, per evitare che la decisione entrasse in vigore. Inizialmente, il giudice distrettuale statunitense Tanya Chutkan di Washington aveva programmato il processo per il 4 marzo. Questo è solo uno dei quattro casi penali contro cui Trump sta lottando.

La grazia

Se Trump vincesse le elezioni, avrebbe il potere di ordinare l’archiviazione delle accuse nel caso di Washington. Se fosse già stato condannato, potrebbe richiedere la grazia. Gli avvocati di Trump sostengono che i presidenti dovrebbero godere di totale immunità per le azioni ufficiali svolte durante il loro mandato e che le sue azioni nel contestare i risultati delle elezioni del 2020 rientrino nei suoi doveri ufficiali. Tra le questioni legali in sospeso nel suo caso, vi è la questione se i tentativi di Trump di interferire nelle elezioni costituiscano azioni ufficiali. Nel caso in cui il processo venga consentito, i suoi avvocati hanno scritto nella loro richiesta alla Corte Suprema che “tali procedimenti giudiziari si ripeteranno e diventeranno sempre più comuni, inaugurando cicli distruttivi di recriminazione”.

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