giovedì, 14 Novembre, 2024
Politica

Crosetto: “Nessun attacco alla magistratura ma è il Parlamento a decidere le regole”

L’informativa del ministro della Difesa alla Camera

“Il mio non è stato un attacco alla magistratura”. L’ho sottolinea il ministro della difesa, Guido Crosetto durante l’informativa urgente alla Camera, per smorzare le polemiche nate in seguito ad alcune sue recenti dichiarazioni relative alla magistratura rilasciate alla stampa. Crosetto in Aula oltre ad auspicare un: “tavolo di pace nel quale si definiscono le regole per la convivenza nei prossimi anni”, spiega: “Mi era stato riferito che in varie riunioni ufficiali della magistratura e congressi venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali, un dibattito”, fa presente il ministro della Difesa, “Il mio non è stato un attacco alla magistratura, le mie sono state riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente”.

Il Parlamento decide le regole

Accanto a Crosetto i colleghi  della Giustizia, Carlo Nordio, ministri Roberto Calderoli e Paolo Zangrillo. Su un tema il capo della difesa, è stato netto, quando ha ribadito che: “il Parlamento decide regole dello Stato, non la magistratura. Penso sia legittimo che noi ci chiediamo e definiamo, con questo Parlamento e non il governo, le regole entro le quali si confrontano, interagiscono, lavorano i poteri dello Stato: la rappresentanza appartiene alla politica. La rappresentanza non appartiene alla magistratura e neppure all’Esecutivo: appartiene per la Costituzione a quest’Aula e a quella del Senato, appartiene al Parlamento”.

Profondo rispetto

Guido Crosetto nella sua informativa ricorda di avere un profondo rispetto verso i giudici e la giustizia. “Il mio non è stato un attacco alla magistratura, perché io ho un profondo rispetto per l’ordine della magistratura. Le mie sono state alcune riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere nelle discussioni dei magistrati”.

Seconda volta in Aula

Il ministro della Difesa ha poi puntualizzato “È la seconda volta che vengo a parlare di questo tema e non per un atto normativo o per qualcosa che riguardi la mia attività di governo”, ma ha sottolineato Crosetto, per aver risposto ad una ventina di domande” di un giornalista.

Costruire un tavolo di pace

“Ho capito che esiste da parte della magistratura la percezione di un attacco”, ha osservato ancora Crosetto, “Penso che nessun potere, nessun organo dello Stato debba sentirsi sotto attacco da parte di un altro, o limitato nelle sue azioni dall’altro”.  Infine il ministro della difesa ha auspicato un ritorno alle regole e alla concordia.
“Sarebbe l’ora di costruire un tavolo di pace nel quale si definiscono le regole per la convivenza nei prossimi anni”, ha concluso Crosetto, “Non è possibile che ci sia uno scontro dal ’94 a oggi senza riportare la discussione e la composizione all’interno di quest’aula, che per la Costituzione è il luogo dove le regole vengono fatte”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Carceri: sciopero della fame dei garanti territoriali

Marco Santarelli

Cida sulla Pubblica amministrazione: “Necessario velocizzare la sottoscrizione dei Contratti collettivi nazionali di lavoro”

Paolo Fruncillo

Meloni e il vertice G7: Medio Oriente, soluzione diplomatica ancora possibile

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.