sabato, 27 Aprile, 2024
Attualità

Istat: 449.118 i permessi di soggiorno nel 2022

“Nel 2022 sono stati rilasciati 449.118 permessi di soggiorno, una cifra che non si registrava da oltre 10 anni”. A rilevarlo è l’Istat che ha elaborato un report su ‘Cittadini non comunitari in Italia, 2022/2023’, pubblicato ieri sul proprio portale web. Secondo l’Istituto, a contribuire all’incremento dell’85,9% rispetto allo scorso anno, è stata la crisi ucraina; sono infatti quasi 148 mila i nuovi permessi concessi per protezione temporanea.

Una situazione straordinaria

Nel comunicato stampa dell’Istat si legge: “Si è trattato di una situazione straordinaria che ha segnato gli scenari migratori in tutta Europa, con l’arrivo di flussi costituiti in prevalenza da donne e bambini”. Risultano in aumento anche i permessi per lavoro e quelli per studio, raggiungendo un picco di oltre 25 mila unità. Tale dato non si registra dal 2013. Al 1° gennaio 2023 i cittadini non comunitari con regolare permesso sono stati complessivamente oltre 3 milioni e 700mila. Nella graduatoria, la collettività ucraina, superando quella cinese, si colloca al terzo posto per numero di presenze dopo quella marocchina e quella albanese. I permessi per protezione e asilo rappresentano oltre il 45% (202 mila circa) dei nuovi documenti rilasciati nell’anno. Tale elevato ammontare è in parte spiegato dai permessi per protezione temporanea rilasciati a cittadini ucraini (circa 148 mila), ma si deve comunque sottolineare che non tutti gli ucraini hanno fatto ricorso alla protezione a loro dedicata; oltre 5mila cittadini dell’Ucraina, infatti, hanno ottenuto nel 2022 un permesso per richiesta asilo o per motivi umanitari.

Cifra più elevata negli ultimi 10 anni

Esclusa l’eccezionalità legata alla guerra in Ucraina, il totale complessivo dei permessi rilasciati ammonta a 300.474, la cifra più elevata di nuovi ingressi registrata negli ultimi 10 anni (il numero annuale di arrivi più alto, pari a 361.690, risale al 2011). In merito all’aumento di permessi rilasciati per motivi di lavoro e di studio l’Istituto precisa che, a ottenere permessi per richiesta asilo, sono soprattutto i cittadini del Bangladesh e del Pakistan, rispettivamente con 9.616 e con 8.396 documenti di soggiorno per asilo emessi e altre forme di protezione. Seguono a distanza, dopo gli ucraini, gli egiziani con quasi 5mila permessi per motivi connessi all’asilo. In generale queste quattro cittadinanze coprono circa il 53% dei permessi rilasciati per motivi di asilo o protezione internazionale. Inoltre, si illustra nel report, continuano a registrarsi gli arrivi dall’area del sub-continente indiano, mentre sono più contenuti rispetto al passato gli arrivi di persone dall’Africa centrale. La collettività nigeriana è la quinta per numero di richiedenti asilo e persone sotto protezione con 3.576 rilasci; seguono i cittadini provenienti da altre aree di conflitto come la Georgia e l’Afghanistan e alcuni paesi dell’America Latina (El Salvador, Perù e Colombia, tra i principali).

Novemila i minori non accompagnati

Sempre più spesso nei flussi di persone si trovano ragazzi minorenni. L’Istat stima che siano 9mila i minori non accompagnati giunti in Italia nel 2022. La maggior parte di questi giovani sono di origine egiziana, seguono gli ucraini, gli albanesi e i cittadini del Bangladesh. Da sottolineare che, mentre per i minori ucraini non accompagnati l’età è molto bassa (inferiore ai 13 anni), per i giovani albanesi ed egiziani che arrivano da soli l’età media è di poco sotto i 17 anni mentre per i ragazzi in arrivo dal Bangladesh è di 17,8 anni.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Cisl sostiene iniziativa Telefono Rosa su tutela minori

Redazione

Riforma del lavoro e Austerità. Battaglia Europea per la Uil. Bombardieri: basta algoritmi e precariato. Necessario rivedere norme e contratti

Gianmarco Catone

Autolesionismo e minori. Norme più severe, finalmente

Alessandro Alongi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.