venerdì, 3 Maggio, 2024
Politica

Urso. Per lo Spazio 3 mld entro il 2026

Cooperazione strategica con Francia e Germania

L’Italia, attraverso il ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso, ha illustrato al presidente del Cnes (Centre national d’études spatiales), Philippe Baptiste, la politica nazionale per lo spazio, sottolineando l’importanza di una cooperazione strategica con i partner europei; Francia e Germania, in particolare.

Nuove sfide spaziali

“Nello spazio”, ha detto il ministro, “si gioca il futuro dell’Europa, perché è diventato un dominio di presenza strategica, sia civile che militare, ed oggi più che mai la concorrenza in questo campo è forte, anche da parte di privati, che spesso hanno maggiori disponibilità e libertà degli Stati stessi.” Ci sono “nuove sfide” e “inimmaginabili rischi” e per questo il Governo italiano ha delineato sin da subito la sua strategia. L’Italia con la Ministeriale Esa ha impegnato più di tre miliardi di euro per il prossimo triennio e nella manovra economica è annunciato un collegato sulla Space Economy, così da realizzare un impianto legislativo che contempli le nuove esigenze in ambito spaziale. L’intenzione è quella di supportare le partnership con enti e aziende francesi. Il ministro ha ribadito al presidente Philippe Baptiste, che guida l’agenzia governativa che al pari dell’Asi in Italia si occupa delle attività spaziali in Francia, l’importanza di accelerare gli sforzi per consentire ai vettori Vega C e Ariane 6 di sviluppare i loro programmi, oltre all’importanza di continuare a lavorare nella base di lancio della Guyana francese. Il Ministro ed il Presidente del Centro francese, hanno poi convenuto sull’importanza dello Space Summit di Siviglia a novembre prossimo in vista del quale Italia e Francia continueranno a dialogare, anche sugli assetti futuri della cooperazione spaziale bilaterale ed europea.

Spacefounders tra Asi, Cnes e Unibw

Intanto l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), attraverso l’Unità UAS – Coordinamento Area Strategica e New Space Economy, nell’ambito dei propri compiti istituzionali e con l’intento di fornire supporto anche con strumenti innovativi alle start-up e giovani realtà imprenditoriali innovative che operano in settori collegati al campo spaziale e aerospaziale, promuove una serie di iniziative, finalizzate a rendere operativo e completo un ecosistema favorevole allo sviluppo della New Space Economy nazionale che supporti la nascita, sviluppo e scale-up di nuove realtà imprenditoriali o start-up collegate allo Spazio e al suo utilizzo (Upstream – Downstream), con particolare riferimento all’approntamento di adeguati strumenti di accelerazione delle start-up che permettano processi di crescita definiti scale-up.

Programma di eccellenza

A livello europeo la realizzazione di programmi di accelerazione viene curata anche nell’ambito del programma di eccellenza Spacefounders, avente natura pubblica e nato nel 2021 da una collaborazione Franco-Tedesca tra il Cnes e la Unibw (Universität der Bundeswehr München). In questo contesto si è inserita anche l’Asi che ha approvato e sottoscritto un accordo della durata di 3 anni, ufficializzando così l’ingresso dell’Italia all’interno del programma di accelerazione Spacefounders, insieme a Cnes e Unibw. Per la Francia, il Cnes utilizzerà per l’implementazione operativa la propria società SpaceFounders 100% posseduta dal Centro francese. Per la Germania, la Università Unibw utilizzerà un team interno dedicato alla imprenditorialità, insieme a una partnership con la Dlr. Per l’Italia, ASI utilizzerà risorse interne della sua Unità Uas – Area Coordinamento strategico e New Space Economy – con il supporto esterno di un’entità con competenze in accelerazione, individuato con selezione pubblica.

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