sabato, 27 Aprile, 2024
Attualità

Fao. Allarme Coldiretti. Bangladesh, Egitto e Kenya i Paesi più colpiti dallo stop al grano  

Nel corso della terza giornata del ‘Food Summit Onu’ in corso al Palazzo della Fao a Roma si è fatto il punto sui danni che ha causato la decisione della Russia di non rinnovare l’accordo sul grano grazie a cui, nell’ultimo anno, Kiev ha esportato grano, mais e altri cereali dai porti sul Mar Nero. Ebbene, secondo uno studio della Coldiretti sulla base dei dati del ‘Centro Studi Divulga’ sono tre tra i Paesi in via di sviluppo che saranno particolarmente colpiti: il Bangladesh con oltre un miliardo di chili di grano importato dall’Ucraina, l’Egitto con 417 milioni di chili di grano, 998 milioni di chili di mais, 4,6 milioni di chili di olio e farina di girasole e 131 milioni di chili di semi di soia e il Kenya con 385 milioni di chili di grano, 53 milioni di chili di mais. Ma la crisi si farà particolarmente sentire anche in Etiopia (quasi 263 milioni di chili grano), lo Yemen (259 milioni di chili di grano) e la Tunisia (222 milioni di chili di grano, 356 milioni di chili di mais, 108 milioni di chili di altri prodotti). 

Nello specifico, lo stop all’accordo fra Russia e Ucraina ha interrotto per le spedizioni di grano dai porti del Mar Nero qualcosa come 19 miliardi di chili di frumento per il pane, mais, olio di girasole e altri prodotti, che nell’anno di durata dell’intesa sono stati destinati ai paesi poveri dell’Africa e dell’Asia. Per la Coldiretti una situazione che potrebbe portare, a causa di fame, carestie e conseguente crisi economica, a un maggior flusso migratorio verso l’Italia e l’Unione europea tutta. 

L’impegno dell’Italia per l’Africa

Intanto l’esecutivo italiano si è impegnato a fornire 3.820.000 euro al Fondo istituito dal governo federale somalo per finanziare interventi concreti a sostegno delle regioni del Paese liberate dalla milizia di Al-Shabaab. L’accordo è stato firmato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal Ministro degli Esteri della Repubblica Federale della Somalia Abshir Omar Huruse. Un finanziamento, questo, che rientra nel Piano Mattei (ispirato al fondatore dell’Eni che prevede l’impegno dell’Italia nello stringere una serie di accordi con i Paesi del continente africano, incentrati principalmente sull’energia) per lo sviluppo del Continente Nero. Un nuovo modello di cooperazione che vede anche il diretto coinvolgimento delle imprese come è avvenuto in Egitto dove si sono create le condizioni affinché le aziende leader del Made in Italy rappresentate in Filiera Italia e Coldiretti possano divenire un partner centrale con la fornitura di macchinari, tecnologia, sementi e conoscenze ma anche prodotti alimentari di base, dal grano al couscous, per consentire all’Egitto di sfamare la propria popolazione. 
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