La first lady Jill Biden è in Francia per la cerimonia UNESCO che segna il ritorno degli Stati Uniti nell’organizzazione globale dopo oltre quattro anni di assenza.
Gli USA si erano ritirati formalmente dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura nel dicembre 2018 per quello che l’amministrazione Trump aveva visto come un pregiudizio anti-israeliano necessario di una “riforma fondamentale”. In precedenza, gli Stati Uniti avevano interrotto i finanziamenti per l’UNESCO quando l’organizzazione aveva votato l’adesione alla Palestina nel 2011.
“L’assenza dall’UNESCO stava danneggiando i nostri interessi – ha dichiarato un alto funzionario dell’amministrazione – e l’organizzazione ha fatto le riforme per noi necessarie”.
Gli Stati Uniti hanno annunciato la loro decisione di rientrare nell’organizzazione a giugno e, poco dopo, sono stati nuovamente accettati.
Il viaggio della First Lady è l’ultima mossa dell’amministrazione Biden per ricongiungersi alle organizzazioni multilaterali dalle quali l’ex presidente Donald Trump era uscito.
“Alcune delle più grandi sfide del nostro tempo non possono essere risolte isolatamente – ha affermato la first lady – Certo, dobbiamo prenderci cura dei nostri cittadini. Ma facciamo anche parte di una comunità globale. E se non prendiamo posto in quella coalizione, non possiamo lottare per i nostri valori, come la democrazia, l’uguaglianza e i diritti umani”.
Nel 2021, il Segretario di Stato Antony Blinken aveva annunciato che gli Stati Uniti si sarebbero riuniti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite dopo essersi ritirati nel 2018 durante l’amministrazione Trump, con l’allora ambasciatore presso le Nazioni Unite Nikki Haley citava “pregiudizi cronici contro Israele”.
Biden ha aderito all’accordo di Parigi sul cambiamento climatico, dopo che l’amministrazione Trump aveva annunciato l’intenzione di ritirarsi nel 2017. Gli Stati Uniti sono usciti formalmente dal patto solo un giorno dopo le elezioni del 2020.
“Come ha spesso notato il presidente Biden, gli Stati Uniti sono più forti, più sicuri e più prosperi quando si impegnano con il resto del mondo e quando cerchano cooperazione, collaborazione e partenariato – ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken – Riunendosi all’UNESCO, gli Stati Uniti rafforzano quel messaggio e ripristinano la leadership in uno spazio internazionale vitale”.
Alti funzionari dell’amministrazione hanno inquadrato il viaggio della first lady come una pietra miliare nel ripristino della leadership statunitense sulla scena internazionale.
“Riconosciamo anche che quando non ci presentiamo in queste organizzazioni, altri paesi riempiono il vuoto – ha affermato un alto funzionario dell’amministrazione – Se non siamo nella stanza, se non ci presentiamo, non possiamo combattere per il popolo americano e difendere i nostri alleati all’estero da attacchi ingiusti”.