martedì, 15 Ottobre, 2024
Attualità

Fao e il Vertice 2023 delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari nel mondo

A Roma dal prossimo 24 al 26 luglio circa 2000 partecipanti provenienti da oltre 160 paesi, tra cui oltre 20 capi di Stato e di Governo, parteciperanno al Summit “UNFSS+2 Stocktaking Moment” su “Sistemi Alimentari sostenibili per le persone, il pianeta e la prosperità: percorsi diversi in un viaggio condiviso”. L’evento, convocato dal Segretariato delle Nazioni Unite, António Guterres, in collaborazione con le agenzie dell’ONU per l’Alimentazione e l’Agricoltura FAO, IFAD e WFP si svolgerà presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite FAO alla presenza del Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni. Nell’arco di tre giorni l’incontro mirerà ad approfondire i progressi sugli impegni all’azione assunti al primo Vertice UNFSS sui sistemi alimentari nel 2021, identificare i successi, affrontarne le criticità riscontrate e stabilire le nuove priorità. Il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, ha affermato: ”L’incontro di valutazione dell’UNFSS+2 sarà un’occasione importante per rafforzare ulteriormente l’impegno politico e i percorsi di attuazione a livello globale, nazionale e subnazionale. Il compito storico che stiamo affrontando è chiaro: definire un approccio olistico, coordinato e basato sulla scienza per rendere i nostri sistemi agroalimentari più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili, per una migliore produzione, una migliore alimentazione, un ambiente migliore e una vita migliore, senza lasciare indietro nessuno”. Il Summit sarà anche un’opportunità per i paesi di delineare il lavoro necessario per fronteggiare alcune sfide che questi dovranno affrontare per trasformare i loro sistemi agroalimentari. Esse includono gli impatti dei conflitti e dei cambiamenti climatici, nonché l’accesso ai finanziamenti e ad altre risorse. Tale vertice si è reso necessario in un momento in cui, secondo l’ultimo rapporto ONU sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo, fino a 783 milioni di persone soffrono la fame nel mondo, 122 milioni in più dal 2019 a causa della pandemia e dei ripetuti shock climatici e conflitti. Anche la capacità delle persone di accedere a diete sane è peggiorata a livello globale; infatti, più di 3,1 miliardi di persone, ovvero il 42%, non sono state in grado di permettersi una dieta sana nel 2021. A riguardo l’economista della FAO, Máximo Torero, durante una recente intervista con i media sull’UNFSS+2 ha avvertito: “Se lo proiettiamo nel futuro, entro il 2030 avremo 600 milioni di persone cronicamente denutrite, ben lontane dall’obiettivo di Fame Zero”. La FAO, che si è impegnata ad assumere un ruolo di leadership nel seguire l’attuazione degli impegni adottati all’UNFSS, ha guidato l’appello globale per la trasformazione dei sistemi agroalimentari anche tramite il suo Quadro Strategico 2022-31 mirando a sostenere l’Agenda 2030. Negli ultimi due anni, l’Organizzazione ha lavorato con le Nazioni Unite fornendo le proprie competenze tecniche per creare percorsi nazionali per la trasformazione dei sistemi agroalimentari e convocando riunioni regionali in vista dell’UNFSS+2. L’economista della FAO ha altresì spiegato: “Il ruolo della FAO è sostenere questo sforzo congiunto con il governo italiano e le Nazioni Unite e cercare di trasformarlo in realtà”. Intanto, un’indagine delle Nazioni Unite dopo il primo vertice mostra che 122 paesi hanno adottato percorsi nazionali verso il cambiamento. Inoltre, i preparativi per UNFSS+2 hanno comportato una notevole quantità di partecipazione globale con oltre cento paesi che hanno presentato rapporti volontari sui propri progressi fornendo preziose informazioni per rivoluzionare i sistemi agroalimentari.

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