venerdì, 19 Aprile, 2024
Politica

Dal film di Amerio su Craxi al processo a Salvini

Amerio è un bravissimo regista e Favino nell’interpretare Craxi ha dato una ulteriore dimostrazione di grande capacità artistica. Ne è venuto fuori un bel film che non ha pretese di inquadrare storicamente la figura del leader socialista, anche se esiste qualche accenno al ruolo degli Stati Uniti e alla parzialità dei giudici.

Al regista interessa la vicenda umana del personaggio, e questa vicenda è stata resa in modo molto coinvolgente. Lo spettatore che ha vissuto quel periodo avrà sicuramente fatto qualche riflessione sul comportamento dei politici e degli elettori dall’inizio della Seconda Repubblica ad oggi.

I politici, anche quelli dello stesso partito dell’inquisito, hanno considerato l’azione giudiziaria come un metodo utilissimo per liberarsi dell’avversario o del competitore di turno. Questo ha creato una santa alleanza tra Partiti, Stampa e alcuni personaggi delle Procure. Che poi queste azioni giudiziaria fossero giustificate, o prendessero le mosse dal desiderio di costruire una propria immagine o realizzare le proprie convinzioni politiche è una questione delicata che andrebbe studiata caso per caso sulla base di documenti e non per sensazioni o per sentito dire. Quello che risulta evidente è che durante il periodo di Mani Pulite gli elettori si sono mostrati sensibilissimi alla distrazione di denaro pubblico, sia che questo servisse solo alla attività dei partiti o ne restasse anche una parte nelle tasche dei manipolatori dei finanziamenti illeciti.

La inaspettata ma comprensibile conseguenza è stata la scomparsa dei cinque partiti di governo e la decapitazione di una intera classe dirigente con la conseguenza di impreparazione e di inesperienza dell’attuale classe politica di cui si vede la nefasta influenza. A questo proposito è sufficiente considerare il fatto che nella Seconda Repubblica la crescita economica si è azzerata, anzi l valore globale del PIL è addirittura diminuito, così come è diminuita la produttività ed il ruolo politico dell’Italia nel contesto internazionale Ad aumentare purtroppo è stato il debito pubblico e la disoccupazione. Gli elettori hanno sempre valutato negativamente le coalizioni vincenti non confermandole mai per un secondo mandato di governo e si sono rivolti a nuovi personaggi (Renzi) e a nuovi partiti (Movimento 5 stelle) togliendo loro molto rapidamente la fiducia offerta. L’elettorato ha mostrato anche di essere diventato refrattario alle azioni giudiziarie contro i politici. Il caso Berlusconi ne è una dimostrazione perché ha continuato a vincere elezioni anche sotto schiaffo giudiziario e ha iniziato una inarrestabile parabola discendente quando è risultato evidente che di pari passo all’insuccesso del suo programma liberal conservatore si aggiungeva il formidabile successo delle personali iniziative economiche.

Quello che risulta evidente è che i politici ora come allora sono propensi all’uso della leva giudiziaria per eliminare l’avversario. Questa non è una prerogativa solo italiana perché abbiamo appena visto il Congresso degli Stati Uniti a maggioranza Democratica mettere in stato di accusa il Presidente Trump ed il Senato a maggioranza repubblicana assolverlo. Nelle votazioni di oggi che hanno mandato a processo Salvini la cosa è ancora più eclatante perché quando il segretario della Lega era compagno di Governo i 5 stelle ritenevano che non dovesse essere processato e Conte, Toninelli e Di Maio, come novelli Salvo D’Acquisto si scoprivano il petto davanti al plotone d’esecuzione dicendo-mirate al cuore! Ora che sono scesi da un taxi di Governo per salire su un altro taxi hanno capovolto le loro convinzioni.

Puntano insieme al Pd, a Leu e a Italia Viva ad una sconfitta elettorale della Lega e all’applicazione della legge Severino a Salvini in caso di condanna definitiva. Potrebbero però aver sbagliato i calcoli e questo dipenderà da quanto abili saranno il Capitano e i suoi avvocati. Infatti non trattandosi di soldi pubblici manomessi, se gli elettori lo considereranno una vittima che paga per averli difesi dalle invasioni, potrebbe votare per lui anche chi non lo avrebbe votato e questo gli faciliterebbe una vittoria elettorale. Se questo accadesse non è improbabile che Salvini invece di sprecare la sua maggioranza parlamentare con leggi ad persona, affronti invece una riforma radicale della magistratura per riportare in equilibrio i poteri dello stato.

Staremo a vedere. Quello che è certo è che un nuovo governo di Destra non risolverà i problemi del paese come non li ha risolti in passato. Ecco perché molti cittadini pensano alla Prima Repubblica come ad un’era dell’oro e desiderano che risorga un nuovo Centro anche se per ricostruire una classe politica di spessore ci vorrà qualche decennio.

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