sabato, 27 Aprile, 2024
Economia

Confcommercio: consumi, nuovo calo. Vendite al dettaglio e turismo al ribasso. Positivo solo il mercato del lavoro

Un solo dato incoraggiante, quello del mercato del lavoro.Per il resto l’economia, quella che la Confcommercio osserva come consumi, torna in affanno.
“Il secondo trimestre del 2023 evidenzia spiccati segnali di rallentamento dell’attività”, segnala la Confederazione, “la fragilità dell’economia era emersa con chiarezza già nei dati della Congiuntura Confcommercio di maggio, ma i dati raccolti a giugno indicano che solo il Mercato del lavoro sembra “conservare” una certa vivacità.

Evoluzione sfavorevole “Le criticità che investono alcune grandi economie europee e le difficoltà nel riportare l’inflazione su valori più prossimi agli obiettivi di politica monetaria”, sottolinea l’Ufficio Studi, “stanno inducendo una minore dinamicità della nostra economia. Gli indicatori che lo testimoniano vanno dal progressivo rallentamento dell’attività industriale (quattro mesi consecutivi in riduzione congiunturale) all’emergere di un’evoluzione meno favorevole della domanda per consumi fino al rallentamento nel recupero delle presenze turistiche, sia di italiani sia di stranieri (-2% circa rispetto al 2019 nei primi quattro mesi del 2023)”.

Il cedimento di giugno Gli indicatori sul sentimento di famiglie e imprese mostrano qualche cedimento nel mese di maggio, a conferma che il rallentamento potrebbe protrarsi anche nei prossimi mesi. “Anche a giugno, in linea con quanto registrato nel bimestre precedente”, valuta la Confcommercio, “la nostra economia dovrebbe aver mostrato una tendenza al rallentamento”. Su questo andamento hanno pesato sia le difficoltà dell’industria sia la minor dinamicità dei servizi. “Secondo le nostre stime”, prosegue la Confcommercio, “nel mese in corso il Pil è atteso registrare, nel confronto con maggio, una diminuzione dello 0,1%. Su base annua questo andamento si tradurrebbe in una crescita dell’1,3%.

Nel complesso del secondo trimestre si stima una crescita dello 0,2% in termini congiunturali, conseguenza della positiva eredità lasciata dal primo trimestre, e dell’1,1% nel confronto con lo stesso periodo del 2022”. Il nuovo calo di consumi A maggio 2023 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio ha evidenziato una riduzione dello 0,2% sullo stesso mese del 2022, confermando il trend negativo già emerso ad aprile (la stima è stata rivista al ribasso in conseguenza di una dinamica più sfavorevole del previsto dell’indice delle vendite al dettaglio. “La valutazione dell’ultimo mese è sintesi di un aumento della domanda per i servizi (+2,6%) e di una flessione di quella relativa ai beni (-1,2%). Il percorso di recupero della domanda comincia”, scrive la Confcommercio, “a mostrare segnali di difficoltà, con sensibili rallentamenti anche nelle dinamiche di quelle voci legate al tempo libero che avevano guidato la ripresa nell’ultimo biennio”.

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