mercoledì, 8 Maggio, 2024
Esteri

Meloni: “Italia-India, relazioni strategiche. Ucraina, la posta in gioco è mondiale”

La presidente del consiglio tesse una complessa tela diplomatica

Il “conflitto è in Europa, ma la posta in gioco è “mondiale”. Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Raisina Dialogue a Nuova Delhi. Il premier al suo secondo giorno di visita in India rilancia le questioni internazionali e puntualizza il ruolo dell’Italia. Con un pensiero anche al dibattito politico italiano.

Storia e radici europee

“L’Italia è profondamente europea. Le nostre radici e la nostra storia”, sottolinea Giorgia Meloni, nel suo intervento al Raisina Dialogue a Nuova Delhi, “sono europee e insieme alle nazioni di tutto il continente abbiamo costruito l’identità dell’Europa attraverso i secoli”.

Ucraina, il ruolo dell’Italia

Sulla guerra in Ucraina il premier è perentorio. “Il conflitto è in Europa, ma la posta in gioco è “mondiale”: l’attacco della Russia è “un atto contro l’integrità territoriale di una nazione sovrana, in violazione dei principi dell’ordine mondiale che consentono alla comunità internazionale di prosperare”.
“Un anno fa eravamo pronti ad affrontare le sfide del 21mo secolo”, ricorda Giorgia Meloni citando la spinta verso la digitalizzazione, le nuove tecnologie, la lotta al cambiamento climatico. Poi il conflitto. “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”, evidenzia il presidente del Consiglio, “ci ha però riportato indietro nel 20mo secolo”.

Democrazia e coesistenza

Giorgia Meloni, lo sottolinea in modo chiaro in gioco: “non ci sono solo gli interessi europei”, ma “i valori della coesistenza pacifica tra tutti i Paesi del mondo”. “Non possiamo restare seduti e fermi dinnanzi a questa provocazione al cuore della Carta delle Nazioni Unite”, incalza il premier, “non possiamo consentire che la legge del più forte prevalga: deve essere la forza della legge a prevalere”.

Siamo in tempesta

“Nulla è più certo dell’incertezza”, osserva ancora Giorgia Meloni, “dei nostri tempi storici: questa è certamente l’epoca dell’incertezza e insieme un tempo di turbolenze senza precedenti. Siamo in una tempesta e dobbiamo affrontare le nostre sfide comuni”.

I rapporti storici Italia-India

Il presidente del Consiglio si sofferma a lungo sui rapporti tra Italia e India, ne sottolinea anche un aspetto geografico comune: “unite nella ‘peninsularità’. “Tutte le coste italiane si affacciano sul Mediterraneo. Proprio come l’India il fattore peninsulare ci ha dato una risorsa fondamentale: essere una nazione sia continentale che marittima”, evidenzia il premier, “una piattaforma naturale per il commercio, la logistica, la diffusione di cultura e scienza”.

Provocazione, invito a pensare

Intervenendo al convegno su:
“Provocazione, incertezza, turbolenza: un faro nella tempesta?”, Meloni sottolinea che vivendo un’epoca di “turbolenze senza precedenti”occorre essere pronti nella risposta. “La parola provocazione può essere considerata un affronto verso le nostre sensibilità ma ci invita a pensare in modo diverso, ci sfida ad accettare le sfide dell’incertezza. Nulla è più sicuro dell’incertezza nel nostro momento storico”, puntualizza il premier, “Questo è un periodo di turbolenze senza precedenti, siamo in una tempesta e dobbiamo restare in piedi considerando le sfide comuni”.

L’Italia guarda a l’Indo-Pacifico

Sul mosaico degli incontri tra civiltà Giorgia Meloni ripercorre la storia delle sue repubbliche marinare e di Marco Polo, “L’Italia è sempre più proiettata verso l’Indo-Pacifico, pur restando parte integrante della comunità euro-atlantica e dell’Occidente culturale e politico. Per secoli, i nostri flussi marittimi hanno guardato verso sud e verso il resto del Mediterraneo, che resta il nostro vicinato naturale”, prosegue Giorgia Meloni, “Questo è lo spirito incarnato dalla nostra visione, il cosiddetto Piano Mattei, per il Mediterraneo e per tutto il continente africano, con la sua popolazione in crescita, le sue difficoltà e le sue opportunità. Una vasta regione”, osserva il premier, “che ha anche le risorse, a partire dall’energia, che sono fondamentali per l’Europa, ma che dovrebbero prima di tutto essere di beneficio per i popoli che ne sono proprietari. I nostri obiettivi sono semplici: assicurare la prosperità, la pace e un’amicizia duratura attraverso la collaborazione su base egualitaria, senza ambizioni predatorie”.

Mediterraneo, Europa e Africa

Il presidente del Consiglio rilancia anche l’impegno dell’Italia che lavora per essere “il ponte che collega il Mediterraneo orientale, l’Africa e l’Europa”. Da 150 anni a questa parte, però, l’apertura del Canale di Suez consente “un passaggio dal Mediterraneo all’Indo-Pacifico”. Questo rende il Mediterraneo “il mare di mezzo”, un bacino tra i due più vasti spazi marittimi del globo: l’Atlantico e l’Indo-Pacifico. Evidenzia Meloni, citando il progetto Blue Raman che collegherà l’Indo-Pacifico alle economie europee. “L’Italia, con la sua penisola, sta al cuore del Mar Mediterraneo e continua a essere parte integrante della comunità euro-atlantica e dell’Occidente culturale e politico, ma è sempre più proiettata verso l’Indo-Pacifico, ripercorrendo la storia delle nostre repubbliche marinare e di Marco Polo. Specialmente dopo l’apertura del Canale di Suez, le leggi della fisica sono quelle del commercio”.

Il nuovo scenario mondiale

“L’Indo-Pacifico è diventato centro di gravità cruciale per l’economia mondiale”, sottolinea il capo del governo italiano, con “il 40 per cento del commercio estero dell’Unione europea che passa attraverso il Mar Cinese Meridionale” e con “ancora più transiti attraverso l’Oceano Indiano”. “Le nostre due regioni sono più interconnesse che mai. Insieme, rappresentiamo il 70 per cento del commercio globale, l’Ue è diventato il più grande investitore nell’Indo-Pacifico, che contribuisce a due terzi dell’economia globale. Gli oceani del mondo ci connettono, sono essenziali per il commercio globale e per il nostro modo di vivere. Oggi”, fa presente Giorgia Meloni, “quello marittimo rappresenta il 90 per cento di tutto il commercio internazionale e la libertà di navigazione è cruciale per le nostre economie”.

Relazioni strategiche

“Italia e India vogliono rafforzare le relazioni, che sono state elevate a partenariato strategico”, spiega Giorgia Meloni al punto stampa dopo il colloquio con il premier indiano Narendra Modi, nella Hyderabad House, la sede utilizzata dal governo indiano per accogliere i dignitari stranieri in visita. “L’India e l’Italia avviano un nuovo capitolo nelle loro relazioni ovvero la cooperazione in materia di difesa”, evidenzia il leader Indiano, Narendra Modi che evidenzia come per l’industria della difesa “si aprono nuove opportunità per la coproduzione e lo sviluppo congiunto, a beneficio di ambedue i Paesi”. Inoltre, è stato deciso di “organizzare esercitazioni e corsi di formazione congiunti”, con le forze armate italiane e indiane.

I nuovi accordi commerciali

Durante la due giorni a Nuova Delhi l’Italia con il premier Giorgia Meloni ha dato il via libera a nuovi accordi economici, a quelle di cooperazione su difesa ed energia, fino a un richiamo sulle radici culturali che uniscono due personaggi storici come Ghandi e Mazzini. Il tour del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con lei il ministro degli Esteri Antonio Tajani, si è concluso con esiti definitivi positivi. India e Italia si dicono pronte a rilanciare con soddisfazione reciproca
un nuovo fitto programma di cooperazione.

Gandhi a Giuseppe Mazzini

“È stato un incontro costruttivo”, fa presente il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “quest’anno India e Italia celebrano il 75esimo anniversario delle loro relazioni bilaterali. Abbiamo deciso di dare un impulso alla partnership e vogliamo lavorare per rafforzare ulteriormente le nostre relazioni economiche. Ci sono tantissime opportunità per gli investimenti in India”, si potrà, annuncia il premier, “aumentare la cooperazione nelle rinnovabili, nell’idrogeno, tlc e spazio. Celebriamo l’istituzione di un ponte tra Italia e India, con un piano di azione per il 75esimo anniversario nelle relazioni diplomatiche”. Oltre agli scambi commerciali Giorgia Meloni pone l’accento su una relazione tra Italia e India che affonda le radici in due personaggi storici.
Il premier ricorda le riflessioni di Gandhi su Giuseppe Mazzini: “Vi sono al mondo pochi esempi d’un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita”. “Così il grande Mahatma Gandhi parlava di Giuseppe Mazzini”, ricorda Giorgia Meloni, “uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti”, sottolinea ancora il premier, “che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai nostri popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà”.

Interscambi da 14 miliardi

Nuove aperture diplomatiche e potenziamento degli accordi – dopo il caso dei marò e le accusate di corruzione, per la vicenda Agusta Westland – sono gli obiettivi che Giorgia Meloni, centra a Nuova Delhi. Gli interscambi commerciali, come ricorda una nota di presentazione della visita, sono in crescita nel 2022 hanno raggiunto il record di 14,9 miliardi di euro con surplus a favore dell’India di 5,2 miliardi. Le società italiane attive in India sono circa 700, concentrate nei due maggiori poli industriali di New Delhi e Mumbay/Pune. La visita del presidente italiano, inoltre, è stata annunciata dai media Indiani con la possibilità di potenziare gli accordi sulla difesa e sull’energia. In primo piano diverse aziende italiane del settore, come Leonardo che vede importanti possibilità di impegni nei programmi di aeronautica e di elicotteristica militare e civile. Ci sono poi Fincantieri ed Elettronica in pole position per nuovi programmi di sviluppo. Secondo fonti commerciali l’obiettivo indiano è produrre entro il 2030, 500 gigawatt da rinnovabili. In questo contesto è importante il ruolo di aziende strategiche Italia e come Enel Green Power, Snam e Maire Tecnimont. Il perimetro del partnership vede già un ruolo consolidato dell’Italia nell’International Solar Alliance (Isa), azienda a guida indiana, impegnata a promuovere lo sviluppo dell’energia solare.

La tappa ad Abu Dhabi

Nelle prossime ore il premier Giorgia Meloni svolgerà una visita ad Abu Dhabi prevista per venerdì 3 marzo. Anche in questo caso l’obiettivo è il consolidamento e il rilancio delle relazioni bilaterali con i Paesi dell’area del Golfo. In agenda il rafforzamento della collaborazione bilaterale. Di interesse gli sviluppi nel settore energetico e ambientale, in particolare sui cambiamenti climatici che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 presso l’Expo City, Dubai. In questo contesto ci sarà una dichiarazione di cooperazione nell’ambito della Cop28 che pone l’Italia come partner strategico sui temi ambientali.

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