martedì, 23 Aprile, 2024
Cultura

“Fantasmi. Ma chi l’ha detto che devi baciare un rospo per trovare un principe”

Come le donne possono riconoscere gli amori malati

Il primo amore che non si scorda mai, l’amore conosciuto su internet, l’amore che in realtà è solo desiderio. Le donne affidano all’autrice, la giornalista Cristina Calzecchi Onesti, le loro storie, le emozioni, le disillusioni, ma soprattutto i tanti interrogativi, cui cerca di dare una spiegazione lo psicoterapeuta, il dottor Fabio Norcia, neurofilosofo. Un libro nuovo, a metà tra un’opera narrativa e un saggio, un excursus variegato di comportamenti comuni alla maggior parte degli uomini nella coppia. Sono esempi dei tanti disturbi di personalità, che rendono l’uomo non solo fragile, ma spesso anche egoista e aggressivo. Le donne devono impegnarsi a conoscerli e riconoscerli. Non solo per difendersi, ma anche per mettere in atto strategie capaci di aiutare gli uomini a ritrovare la saggezza perduta. Sta agli esperti della psiche e del comportamento umano impegnarsi a dare loro una mano.

Tredici racconti che non rispettano lo schema narrativo classico, ma riportano esclusivamente la parte emozionale delle esperienze sentimentali vissute dalle donne. Il file rouge che unisce le storie è da una parte l’assenza di un momento di confronto onesto, che lasci alle protagoniste la possibilità di scegliere durante gli eventi – e questo fin dai tempi antichi come testimonia la Novella Medievale, anch’essa nel libro – e, dall’altra, il defilarsi finale, senza tante spiegazioni, dell’oggetto del loro desiderio, “come nebbiolina umida al mattino vicino al cuore di una donna innamorata”, scrive nella dedica l’autrice. Fenomeni che negli ultimi anni, parlando con le amiche, parenti, sconosciute incontrate casualmente per la strada o con le pazienti del dottor Norcia, si sono manifestati moltissime volte. Da qui il titolo “Fantasmi”.

Le donne, per loro predisposizione genetica, possono diventare prede facili per i “vampiri di energie”, perché più disposte al dialogo e alla fiducia, finendo per non valutare attentamente i segnali di pericolo anche se evidenti. Le donne devono, infatti, imparare a non accontentarsi. Forse l’identificarsi in uno o più racconti può aiutare a sentirsi meno sole e a velocizzare i processi di consapevolezza e di riconoscimento della iniquità di una relazione che non vale la pena protrarre oltre.

Tutti i racconti hanno un io narrante in prima persona e prendono in considerazioni diverse tipologie di uomo in base al loro ruolo sociale (il manager, il medico, l’artista, l’impiegato, etc.). Una sorta di nuova antologia di “Spoon River”, ma dell’amore seppur anch’esso tombale.

Biografie degli autori

Cristina Calzecchi Onesti, nata ad Ascoli Piceno nel 1962, è giornalista ed esperta di comunicazione strategica. Ha lavorato per la tv, Rai e Mediaset, anche come autrice, scritto per mensili e quotidiani on line. Ha diretto un giornale sui diritti umani e attualmente è giornalista presso La Discussione. Si è sempre occupata di politica, ambiente e sociale. Per quasi dieci anni è stata spin doctor di parlamentari di Camera e Senato.

Fabio Norcia, nato a Siena nel 1948, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976 e si è successivamente specializzato in Pediatria. Vive e lavora a Firenze. Fa parte della categoria dei neurofilosofi, che studiano la mente partendo dalle scoperte delle neuroscienze. È membro della International Neuro-Psychoanalysis Society e ha fondato l’Associazione Culturale “Anima la tua Anima”, con sede a Firenze in via Pisana 70r, dove si svolgono gli incontri culturali e i Corsi della Scuola di Scienza della Felicità. È autore di saggi sulla struttura e sul funzionamento della mente e sul benessere psicofisico.

Per ulteriori informazioni – 333 6538300 – ccalzecchionesti@libero.it

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Incognite su costi e sull’estensione delle tutele agli autonomi. Ammortizzatori sociali. Giorgetti e Orlando: riforma entro luglio

Angelica Bianco

Criptovalute: il faro del Fisco trascura gli operatori extra UE?

Giuseppe Miceli*

Diagnosi: se si fanno in gruppo l’accuratezza aumenta del 30%

Valerio Servillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.