sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Altolà di Panetta (Bce). “Criptovalute: regole severe Euro digitale in arrivo”

Le cripto-attività richiedono di “intervenire con una regolamentazione incisiva e una tassazione adeguata per tutelare i risparmiatori inesperti e salvaguardare la stabilità del sistema finanziario”. Per Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, intervenuto alla conferenza organizzata da Aqr Asset Management Institute alla London School of Economics, non è più tempo di dibattiti ma di azioni per evitare gli alti rischi e le speculazioni che accompagnano le valute digitali. La stessa Bce, nei mesi scorsi, ha varato un nuovo schema di sorveglianza sui rischi che le cripto-attività possono generare per i sistemi di pagamento. “Le debolezze di fondo delle cripto-attività possono provocare crolli repentini del mercato nel momento in cui svanisce l’entusiasmo irrazionale che talora caratterizza i comportamenti degli investitori”, ha ricordato il supervisore del progetto dell’euro digitale.

Norme più stringenti non fermeranno i “giocatori d’azzardo”

Una stretta normativa e il crollo del prezzo di bitcoin di oltre il 70% dal suo massimo probabilmente non basteranno a determinare la fine dei crypto-asset: “Alcuni investitori continueranno a giocare d’azzardo assumendo posizioni speculative nel mercato delle cripto-attività”, ha detto Panetta, che ha equiparato l’aspettativa di ottenere denaro facile e rendimenti elevati a una moderna forma di scommesse d’azzardo.

“Non ho nulla contro le scommesse, contro le lotterie o le scommesse sulle corse di cavalli – ha spiegato Panetta – il problema sorge se si sostiene che a scommettere sui cavalli si diventa milionari, su quello mi faccio dei problemi”. Investire sui cripto asset, in particolare su quelli senza sottostanti a garanzia, significa “comprare e scommettere sul nulla”, ha aggiunto.

Le cripto-attività non sono moneta

Secondo l’esponente della Bce si è trattato di una bolla speculativa di una intera generazione destinata a scoppiare. “Nate all’apice della crisi finanziaria globale, le cripto-attività sono state dipinte come un fenomeno generazionale che incarnava la promessa di rivoluzionare le nostre modalità di pagamento, di risparmio e di investimento”. In realtà il valore di mercato delle cripto-attività nel giro di un anno si è ridotto dal picco di 2.500 miliardi di euro del 2021 a meno di 1.000 miliardi di euro di oggi. “Un sistema di finanza digitale stabile richiede intermediari ben vigilati e un mezzo di pagamento digitale privo di rischio. Che solo la banca centrale può fornire”, ha spiegato Panetta, che auspica anche l’introduzione di una tassazione sui profitti “in funzione dei costi che esse generano per la collettività”.

In arrivo schema per l’euro digitale identificato dalla Bce

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un grande numero di fallimenti di operatori di primo piano di criptoasset e stablecoin, che ha messo in evidenza “interconnessioni e strutture opache cresciute all’interno del castello di carte” di questo mercato. “Questi eventi raffredderanno l’entusiasmo per l’idea che la tecnologia possa soppiantare i controlli e la supervisione sul sistema finanziario. La fiducia non può essere sostituita dalla fede in un algoritmo.

Essa richiede trasparenza, tutele regolamentari e controlli”, ha concluso Panetta, che ieri mattina, in una lettera a Irene Tinagli, presidente della commissione Affari economici e monetario del Parlamento europeo, ha annunciato che la Banca Centrale “ha indentificato uno schema di moneta digitale come migliore in relazione agli obiettivi” e che intende pubblicare a breve ulteriori informazioni sui “prototipi”, in una simulazione di utilizzo della moneta digitale che coinvolgerà cinque società, ciascuna in un diverso scenario di pagamenti.

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