giovedì, 25 Aprile, 2024
Economia

Imprese a rischio blocco. Coldiretti: rincari per 9 mld. Turismo, crollo degli utili

Il Gas accende costi e inflazione

Sale il prezzo del gas. Un costante aumento che aggrava la crisi energetica e fa lievitare i costi per le imprese mettendo a rischio la produzione. Il prezzo del gas lunedì sulla piazza di Amsterdam ha chiuso a 280 €/MWh dopo aver toccato quota 295. Una continua altalena che i momentanei ribassi non limitano, sono invece base per nuovi rialzi. La bolletta dell’elettricità tocca livelli per le imprese insostenibili.
Aumento del 100-200% che mandano in frantumi ogni pianificazione esponendo attività e bilanci al fallimento. I casi, che il quotidiano economico il Sole 24 Ore, sta raccogliendo in tutta Italia restituiscono un quadro inquietante di come giorno dopo giorno la situazione rischia di sfuggire di mano.

Imprese, le testimonianze

I casi non sono isolati, ma le voci delle difficoltà sono corali. L’Ita Ceramiche di Fiorano Modenese a luglio ha ricevuto una bolletta del gas da 1.882.699 euro (per 898.920 metri cubi). Nello stesso mese 2021 aveva pagato 224.288 euro (per 942.619 mc): il 739% in più, con un consumo di gas inferiore. “Tra il 2019 e il 2022, a fronte di un incremento dei consumi del 5%, il costo si è praticamente decuplicato”, testimonia Raffaella Bianchessi della Green Oleo di Cremona, attiva nel campo dell’oleochimica. Per l’azienda il conto del gas a luglio è stato di 1.456.183 euro (per 863.269 metri cubi): +254% rispetto al 2021, quando consumò 899.586 mc. Marco Gastaldi dell’Industria Tessile Gastaldi di Merone (Como) a luglio ha pagato una bolletta di 145.704 euro (per 240.476 kWh): “Sei volte quello che pagavamo un anno fa. Come è pensabile proseguire? Alla fine, agiremo sui listini portando i prezzi dei nostri prodotti fuori mercato rispetto a Paesi come Turchia o Pakistan”.

Gas, lo stop accende l’inflazione

A occuparsi degli sviluppi della situazione è anche il Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati, – organizzazione internazionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro – tre economisti del Mes, Angela Capolongo, Michael Kühl e Vlad Skovorodov, riferisce il quotidiano economico, ha inoltre sottolineato che uno stop delle forniture di gas russo ad agosto vporterebbe a esaurire le riserve nei Paesi dell’euro già a fine anno innescando razionamenti e recessione: senza interventi sui consumi il Pil dell’eurozona perderebbe l’1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania.

Agricoltura, costi esplosi

Tra i settori più colpiti dal caro energia è quello agroalimentare. “I costi”, evidenzia la Coldiretti, “hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne”, denuncia la Coldiretti, “dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea”.

Filiere alimentari in scacco

In agricoltura, secondo l’analisi Coldiretti, si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica.

Turismo, crollano gli utili

“Nelle strutture turistiche”, nella l’indagine delle voci raccolte dal quotidiano di Confindustria, “la sostanza non cambia”. L’hotel Dolcestate di Campofelice di Roccella (Palermo) a luglio ha pagato 73.488 euro per 114.618 Kwh: +315 per cento. L’hotel Picobello Pineta di Jesolo (Venezia) dichiara rincari del 232 per cento. Mentre il Sunshine Club Hotel di Ricardi (Vibo Valentia) lamenta un luglio da 46.201 euro contro i 13.784 dell’anno scorso: +235 per cento. Per Federturismo i costi hanno azzerato i guadagni della stagione. Le previsioni per l’autunno, sono di un aumento del 40%, disegnano uno scenario apocalittico che porterà alla chiusura di migliaia di attività turistiche e non”, ha dichiarato la presidente Marina Lalli. Un allarme confermato da Federcommercio per tante aziende del terziario di mercato. Coldiretti calcola invece un rincaro di quasi 9 miliardi di euro per la spesa alimentare degli italiani.

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Redazione

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