sabato, 27 Aprile, 2024
Ambiente

Più occupazione e meno CO2

Con bonus e superbonus l’edilizia è più green

Fotografare il settore edilizio per mostrare tecnologie e soluzioni per la sostenibilità e l’economia circolare già in campo nel nostro Paese a valle degli incentivi statali. Questo l’intento di Fondazione Symbola nel raccogliere “100 italian green building stories”, legate soprattutto alla progettazione architettonica e ingegneristica, del nuovo mercato creato dal Green Deal, dal PNRR e da iniziative nazionali come il Superbonus 110%, l’Ecobonus, il Bonus Facciate e gli altri Bonus Casa. “L’edilizia può dare un contributo importante per contrastare la crisi climatica – ha spiegato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – e ridurre la nostra dipendenza dei combustibili fossili, in particolare dal gas russo. Aiutata dai Superbonus, l’edilizia orientata al green può produrre un made in Italy che punta su sostenibilità, innovazione, ricerca, e bellezza”.

265mila posti di lavoro in più

La ripresa del settore, già partita nel 2021, prevede nel 2022, fra diretto e indotto, 265 mila posti di lavoro in più. Inoltre le soluzioni tecnologiche aiutano la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare nazionale, responsabile di circa il 40% delle emissioni di CO2, riducendo la dipendenza da fonti fossili tradizionali. Secondo i dati al 31 dicembre 2021 forniti da ENEA e dal Ministero per la Transizione Ecologica le detrazioni relative al Superbonus 110% hanno raggiunto i 17,8 miliardi di euro. Ossigeno per il settore delle costruzioni oggi in ripresa con un incremento degli addetti nei primi nove mesi del 2021 pari al +7,9% (94mila lavoratori) e un fabbisogno occupazionale diretto per il 2022 che si aggira attorno alle 170mila unità. A queste vanno sommate 95mila unità dei settori collegati, per un totale di 265mila posti di lavoro.

Grazie agli incentivi le imprese ricercano soluzioni eco-sostenibili

Ma il fatto più importante è che gli incentivi hanno permesso un processo di riposizionamento delle imprese in tema di sostenibilità. Nel periodo 2016-2020 sono state ben 46.537 le imprese del settore (il 28,7% del totale) che hanno fatto eco-investimenti per migliorare processi e prodotti in un’ottica di sostenibilità.  Si sono sperimentati, per esempio, simbiosi industriali tra realtà diverse per valorizzare i sottoprodotti di un’azienda trasformandoli in nuova materia per altre, mentre sono allo studio materiali più durevoli, riciclabili, salutari per l’uomo e l’ambiente. Le tecnologie digitali trovano oramai applicazione in diverse fasi del processo edilizio, dalla progettazione alla cantierizzazione fino alla manutenzione, permettendo il controllo dell’intero ciclo di vita dell’opera con benefici sui costi e sull’ambiente.

Edilizia abitativa green, bollette meno salate

Centrale anche il tema dell’efficientamento energetico e termico, con tecnologie che spaziano dall’impiego di soluzioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili (come il fotovoltaico o l’eolico ‘da balcone’) fino a innovativi cappotti hi-tech per la riduzione spinta delle dispersioni termiche. Tecnologie e innovazioni, che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento locale e dei gas serra, che hanno anche effetti diretti sul taglio delle bollette delle famiglie italiane. Si stima, infatti, che le differenze di costi tra un appartamento tradizionale e uno riqualificato dal punto di vista energetico possono arrivare a 1500-2000 euro all’anno, oltre al fatto che un immobile riqualificato vede aumentare di molto il valore dell’investimento fatto. Anche le tecnologie per la gestione della risorsa idrica e dei rifiuti hanno portato a soluzioni sempre più integrate.

Nuove soluzioni anche per gli ospedali

Nuova edilizia anche in campo sanitario.  Per abbattere le emissioni di CO2 degli edifici e far fronte a situazioni di emergenza come la pandemia stanno nascendo progetti capaci di unire centri di ricerca, università e imprese, come Smart Operating Shelter (SOS), che lo scorso marzo ha presentato il suo primo prototipo di mini-ospedale mobile modulare ed ecosostenibile, a Trepuzzi (LE). Una struttura ospedaliera, pronta all’impiego in poche ore, leggera e realizzata con polimeri bio-based da fonti rinnovabili e materiali naturali, per garantire il funzionamento degli ospedali in caso di necessità.

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