sabato, 20 Aprile, 2024
Economia

Confassociazioni rilancia: diamo forza all’economia

“Noi puntiamo all’interesse reale del Paese, al suo rilancio concreto e vedere una Legge di Bilancio non proprio coraggiosa non ci lascia indifferenti perché c’è una scarsissima attenzione per PMI e Partite IVA, la spina dorsale produttiva del Paese. E Confassociazioni che conta ad oggi 502 associazioni, 820 mila iscritti di cui 149 mila imprese deve e vuole essere azionista del Paese e pungolo per migliorare la manovra. Anche lanciando nuove iniziative come l’Osservatorio Nazionale sulla Spending Review, che sarà attivato nei prossimi giorni e presieduto dal professor Mario Basili una persona con un di grandissima esperienza nel settore pubblico e su come andare a recuperare risorse laddove siano inefficienti”.
Angelo Deiana

Parla chiaro in una sala gremita di imprenditori e parlamentari, il presidente di Confassociazioni, Angelo
Deiana nel ribadire critiche e proposte rivolte al Governo, che saranno formalizzate otto forma di emendamenti. Sono le idee “concrete”, scritte dalle associazioni che fanno capo alla Confederazione che se accolte miglioreranno la Legge di Bilancio. Per Deiana la Manovra  finanziaria non tiene conto delle piccole e medie imprese e del cosiddetto popolo delle “partite IVA”, che , ricorda sono la struttura portante dell’Economia nazionale. La presa di posizione è risuonata nella sala Caduti di Nassirya del Senato. Ad ascoltare i delegati di Confassociazioni, molti imprenditori e tra gli altri i senatori Enrico Aimi, Andrea Causin, Maurizio Gasparri, Francesco Maria Giro, Maria Rosaria Rossi.

Numerosi i relatori che hanno sostenuto la tesi del presidente Angelo Deiana per il rilancio del Paese.
“Evoluzione e spending review sono temi molto sentiti anche nel settore delle infrastrutture”, ha osservato Stefano Cianciotta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle infrastrutture dì Confassociazioni, “ma non dobbiamo dimenticare che, per tornare a fare crescita, occorre rafforzare i ruoli tecnici e manageriali della PA, che devono tornare a lavorare in veri e propri centri di competenza capaci di fare programmazione, monitoraggio e controllo. Da qui, la proposta di accelerare l’introduzione del Building Information Modelling, di utilizzare la Blockchain per la contrattualistica pubblica e per le piattaforme digitali in funzione presso il catasto, di uniformare i database dei lavori pubblici, di elaborare il prezzario unico nazionale che non supporti differenziazioni inefficaci e inefficienti anche solo tra Regioni”. Di diritti delle donne lavoratrici autonome ha parlato la vice presidente della Confederazione, Federica de Pasquale.
“Esiste una normativa per la lavoratrice dipendente”, ha sottolineato, “che le permette di astenersi per tre mesi dal lavoro nel caso sia stata vittima di violenza. Diritto che vogliamo sia esteso per equità anche per le lavoratrici con Partite IVA unitamente alla costruzione di una misura di supporto i lavoratori autonomi dello spettacolo che quando perdono il lavoro non hanno ammortizzatori sociali. Senza dimenticare la rivisitazione di alcuni articoli del Codice Civile sull’amministratore immobiliare, soprattutto per quanto riguarda la gestione del contante nel conto corrente condominiale in termini di maggiore lotta all’evasione e alle truffe ai condomini”.
Tra le voci che hanno sollecitato il Governo a tener conto di comparti produttivi c’è quella di Paolo Righi, presidente di Confassociazioni Immobiliare, che ha ricordato la grave crisi del settore edile, la perdita di posti di lavoro, e il fallimento di centinaia di imprese, “per un settore che rappresenta il 20% del Pil del Paese, e per il quale, nell’ultima campagna elettorale, avevamo provocatoriamente chiesto un Ministero per l’Edilizia e per la Casa visto che il 75% delle famiglie ha una casa e visto che l’immobile è punto di snodo tra più settori professionali e produttivi”.
 Per il presidente della Fiaip (Federazione italiana Agenti immobiliari Professonisti) Gian Battista Baccarini è urgente cambiare rotta.
“Tra gli emendamenti proposti per i quali pensiamo ci sia un rientro di gettito fiscale di almeno 600 milioni di euro”, ha proposto Baccarini, “favorire l’accesso alla casa, favorire la legalità e la trasparenza del mercato combattendo l’abusivismo. E infine favorire la lotta all’evasione fiscale. Il primo emendamento, per le compravendite di prima casa, prevede la detrazione al 50% del compenso dell’agente immobiliare per entrambi i contraenti per un tetto massimo di 10.000 euro detraibili in 10 annualità.
Il secondo emendamento riguarda l’equiparazione dell’IVA della fattura dell’agente immobiliare all’aliquota IVA acquisto prima casa per compravendite con un valore massimo fino a 250.000 euro. E infine il terzo emendamento vede l’obbligo da parte del notaio di inserire nell’atto pubblico non solo i dati dei contraenti ma anche i dati identificativi di coloro che sono presenti alla stipula per abbattere il problema dell’abusivismo”.
 Altri emendamenti sono stati proposti da Carlo Poli del Comitato scientifici della Confederazione e da Francesca Cappellini presidente di Confassociazioni Toscana. Il loro contributo è stato centrato sul ruolo della giustizia civile nello sviluppo e nei processi economici. Tre le direttrici di intervento a saldi invariati. “É risaputo”, ha sottolineato Poli , “che la lentezza dei processi civili incide negativamente sul PIL e scoraggia gli investimenti. Per cui bisogna assolutamente migliorare la qualità del processo di primo grado con conseguente maggiore tenuta e stabilità della decisione in modo da ridurre la necessità di ricorrere al secondo grado di giudizio e alla Cassazione. Si passerebbe cosi dagli attuali 8/10 anni ad un processo che si conclude in 1,5/2 anni. Necessario anche velocizzare il recupero dei crediti per le aziende come pure sgravare i giudici togati da compiti secondari con basso grado di contenzioso.”
 Come fare per raggiungere questi obiettivi? A rispondere è Francesca Cappellini, “Partiamo da questo punto: nel 70% dei processi civili viene svolta una consulenza tecnica che è recepita dal giudice in sentenza in modo acritico, osserva Cappellini, “Per aumentare la qualità del processo di primo grado risulta fondamentale riqualificare il consulente tecnico come “esperto” e non più come ausiliario del giudice, inserendo la consulenza tecnica tra le prove vere e proprie. Da non tralasciare poi la previsione innovativa di affidare l’emissione dei decreti ingiuntivi agli avvocati affinché se ne assumano la responsabilità e affidare alcuni procedimenti in materia di volontaria giurisdizione ad avvocati e notai”.
 A chiudere il tavolo delle proposte è stato Riccardo Alemanno come vice presidente vicario di Confassociazioni,
che ha ricordato la piena consapevolezza della Confederazione rispetto alle problematiche di Bilancio e del rigore imposto dal giusto contenimento del deficit. “Detto questo, non mancano settori su cui poter lavorare sia per la Legge di Bilancio sia per il D.L. Fiscale collegato”.
 “Partiamo dal regime forfettario: qui si può prevedere un innalzamento del limite da 80mila euro contro i 30 mila euro annui per chi somma redditi da Partita IVA e redditi da lavoro dipendente o pensione. Perché, se da un lato può essere giusto mettere un tetto per evitare benefici eccessivi, non si possono certamente ritenere pensioni/redditi d’oro 30mila euro lordi annui. Altri interventi su cui poter lavorare riguardano”, ha sottolineato Riccardo Alemanno che è anche presidente dell’Osservatorio Fiscalità, e presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, “le compensazioni dei crediti da parte di imprese e lavoratori autonomi con soluzioni a beneficio dei contribuenti meno strutturati, una profonda revisione degli ISA, l’implementazione dell’Indice INI-PEC. Siamo altresì favorevoli all’unificazione di IMU e TASI per semplificare il versamento dei tributi locali sulla casa. Fattibile ma ad una condizione: una profonda riforma del catasto per garantire questa maggiore stabilità normativa”.
Alla presentazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio delle associazioni di Confassociazioni oltre alla presenza di parlamentari c’erano i Presidenti delle branches e delle Associazioni di professionisti e di impresa aderenti alla Confederazione tra cui Massimo de Nei, Manuel Fantasia, Antonio Pulcini, e Antonio Persici, responsabile ambiente per Confassociazioni, che ha ricordato, nel suo intervento, il disegno di legge che ha lui stesso ispirato sulla defiscalizzazione degli utili incrementali rispetto all’anno precedente reinvestiti in imprese con finalità sociali e ambientali”. Un intervento politico è stato quello del senatore Andrea Causin, che ha lasciato aperto il dialogo sugli emendamenti proposti. “E’ sempre interessante e soprattutto utile”, ha evidenziato Causin, “vedere che una Legge di Bilancio viene vissuta attraverso una partecipazione collettiva. Sicuramente da parte nostra prendiamo in considerazione gli emendamenti presentati da Confassociazioni che oltre ad essere forti e utili riguardano temi poco attenzionati nella Legge come quelli delle Partite Iva.
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