venerdì, 29 Marzo, 2024
Politica

Il Senato vota la Legge di Bilancio che la Camera approverà a scatola chiusa

Ok per Superbonus, barriere architettoniche, tagli a Irpef e bollette gas

Un bilancio che punta sul rilancio dell’economia e al sostegno di famiglie e imprese. È il senso della manovra in votazione al Senato, che include, come recita l’annuncio di Palazzo Madama, “il decreto-legge fiscale, che ha natura espansiva (le spese aumentano di 47,8 miliardi nel 2022) e contiene le misure necessarie a raggiungere gli obiettivi indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza”. Nell’Aula di Palazzo Madama vanno di scena quindi la nuova Irpef, il raddoppio (ora quattro miliardi) dei fondi contro il caro bollette, oneri che che potranno essere pagate anche a rate; per i “ritardatari” ci sarà più tempo per le cartelle. Per i sindacati c’è la stretta contro le delocalizzazioni selvagge, e il taglio degli anni di previdenza per edili e ceramisti.

I numeri dell’espansione

Per il 2022 la prima legge Finanziaria del Governo Draghi, fissa un livello di indebitamento del 5,6 per cento e un saldo netto da finanziare fino a 203 miliardi. Inoltre ci sono i fondi del Piano nazionale di Ripresa, che prevede complessivamente investimenti pari a 222,1 miliardi di euro. Si tratta di impegni finanziari epocali in uno scenario di difficoltà inedite, alle prese con molte incertezze sul fronte della lotta alla pandemia. La manovra è stata approvata dal Consiglio dei ministri del 29 ottobre e inviata al Senato l’11 novembre. Nel merito le scelte fatte dai partiti di maggioranza hanno sollevato un dibattito tra le forze sociali tale da innescare approvazioni e divergenze. I contrasti sono sfociati nello sciopero proclamato da Cgil e Uil (la Cisl era contraria) del 16 dicembre scorso. Lunedì invece la ripresa delle trattative tra governo e sindacati sulla riforma della previdenza. In contemporanea l’iter di approvazione delle finanziaria con tempi contingentati. Bisognerà chiudere in Aula a Palazzo Madama prima di Natale, col voto di fiducia sul maxi emendamento. La Camera avrà poi pochi giorni per la ratifica che si cifra tenere entro il 31 dicembre.

Obiettivi sociali e finanziari

Le traiettorie principali sulle quali la maggioranza ha trovato un sofferto accordo su tre linee essenziali: gli 8 miliardi per tagliare le tasse, 3,8 miliardi contro il caro-bollette, 1 miliardo in più per il Reddito di cittadinanza. In Commissione finanze del Senato, invece, molti provvedimenti hanno avuto un percorso accidentato. Le soluzioni sono arrivate dopo maratone notturne come quella per il Superbonus 110%. I tre limiti posti dal governo sulle villette sono saltati, ossia: Isee a 25mila euro, Cila e prima casa. Chi ha abitazioni unifamiliari potrà usare il bonus per tutto il 2022, a patto di garantire uno stato di avanzamento lavori del 30% entro giugno. Il testo approvato è lo stesso riformulato e poi presentato in commissione Bilancio durante l’esame della legge di bilancio. La riluttanza del Governo è stata spiegata dallo stesso premier.

“Il superbonus è una misura che ha dato molto beneficio, ma ha creato distorsioni e per questo il governo” era “riluttante ad una sua estensione”, fa presente Draghi che rivela, “il Parlamento ha usato i fondi per l’azione parlamentare che potevano andare anche in altre direzioni, per estenderlo. Ma perché il governo non voleva? Per le distorsioni, con l’aumento straordinario dei prezzi delle componenti per fare le ristrutturazioni. Il risultato”, mette in guardia il premier, “è che oggi un’unità di efficientamento energetico costa molto più di prima. L’altro aspetto è che ha incentivato moltissime frodi”.

Stop barriere architettoniche

Il Senato da il via libera ad un bonus del 75% per abbattere le barriere architettoniche. La novità è sta inserita nell’emendamento che rivede le regole per il Superbonus. Nel merito ci sarà una detrazione da scontare in 5 anni per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022, con tetto a 50mila euro per le villette, 40mila ad appartamento per i piccoli condomini e 30mila per le abitazioni nei palazzi oltre le 8 unità. Il bonus servirà per installare ad esempio ascensori o montacarichi, e sarà esteso anche a “interventi di automazione degli impianti degli edifici”, comprese le spese di smaltimento dei vecchi impianti.

Taglio bollette a famiglie e imprese il Senato da l’ok

Tra i provvedimenti varati c’è l’emendamento alla manovra con cui il Governo punta ad alleggerire i nuovi rincari. I temuti maxi aumenti saranno annunciati con il prossimo aggiornamento trimestrale delle bollette di luce e gas che, con tutta probabilità, sarà comunicato il 28 dicembre dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera). Il Governo, sotto il pressing della maggioranza, valuta anche l’ipotesi di una rateizzazione per le imprese. I contorni del nuovo intervento, dopo quelli già messi in pista a luglio e a settembre scorso, sono stati illustrati, nel corso del Consiglio dei ministri, dal titolare dell’Economia, Daniele Franco, che ha confermato la dote complessiva contro il caro-energia, pari a 3,8 miliardi, in pratica il raddoppio del Fondo da 2 miliardi già previsto in legge di Bilancio.

Draghi: la manovra? Come nel passato ma è in dirittura d’arrivo

Il premier ha smorzato le polemiche sui ritardi della legge Finanziaria e di un Parlamento esautorato dal suo ruolo di controllo -, ricordando che il testo è in dirittura d’arrivo.

“Indubbiamente c’è stato molto affanno nella fase terminale della discussione della Manovra. Non è che sia senza precedenti, è successo tantissime volte”, evidenzia Draghi nel ricordare l’impegno al confronto, “Questa manovra è stata accompagnata da un lunghissimo confronto politico”. Il maxi emendamento alla Manovra è atteso in Senato per oggi pomeriggio, il voto di fiducia invece è previsto per venerdì 24 dicembre. Il provvedimento passerà poi all’esame della Camera per il via libera definitivo.

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