venerdì, 19 Aprile, 2024
Politica

Super Green Pass e vaccino. Linea dura Draghi: non possiamo correre rischi

Governo unanime sulle nuove misure

Super Green Pass – dal 6 dicembre al 15 gennaio – e vaccino obbligatorio per varie categorie. Scatta la linea dura di demarcazione tra vaccinati e “no vax”, decisa da Cabina di regia (organismo tecnico) e Consiglio dei ministri. Le nuove regole, le vaccinazioni obbligatorie per insegnati e forze dell’ordine, e tutte le prossime restrizioni sono state illustrate dal premier Mario Draghi e dai ministri della Salute Roberto Speranza e per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.

Essere molto prudenti

“La pandemia in Italia è sotto controllo, siamo nella situazione migliore in Europa grazie alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole, ma la pandemia, è in lieve ma costante peggioramento”, ha esordito il Draghi, al termine del Consiglio dei ministri, e introducendo nella conferenza stampa le nuove misure restrittive ha sottolineato, “Vogliamo essere molto prudenti per riuscire a mantenere quello che abbiamo conquistato nell’ultimo anno”. Il premier ha ribadito la linea di impegno e che sono stati presi, “importanti provvedimenti in tema di controllo della pandemia”. La strategia scelta dal Governo per contenere la corsa del contagio, e netta contro i contagi e nel limitare al massimo la chiusura delle attività economiche.

Draghi bel suo intervento

ha ringraziato gli italiani per l’adesione alla campagna vaccinale.  “I nostri ricordi vanno ai morti, alla caduta dell’8% dell’economia, vanno alle attività chiuse, ai ragazzi in dad e non sono stati bene, alcuni di loro stanno ancora soffrendo, e soprattutto i ricordi della povertà. Quest’anno gli italiani hanno reagito, ora vogliamo conservare questa normalità, non vogliamo rischi”. La situazione dell’andamento epidemiologico ha proseguito il premier “all’esterno dell’Italia è molto grave anche in paesi a noi confinanti. E vediamo anche un lieve ma costante peggioramento, nonostante non siamo ancora nella pienezza dell’inverno”, ma questo perché ha proseguitò Draghi, “la copertura vaccinale del ciclo comincia ad affievolirsi in questo periodo”.

Draghi: convincere i no vax

“E’ importante non sottovalutare le diversità di comportamenti, di vedute”, ha concluso il premier che ha riferito di aver fatto la terza dose, “né sottovalutare ne criminalizzare ma cercare di continuare sulla strada, cercando di convincere, non credo ci siano alternative”.

Divieti e Super Green Pass

La prima novità è in due date. Le nuove regole scatteranno dal 6 dicembre – prima della festa della Immacolata – quando milioni di italiani si sposteranno nelle località sciistiche. Il Super Green Pass sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio, ma le misure potranno essere poi prorogate. L’obbligo del vaccino, invece, inizierà dal 15 dicembre per forze dell’ordine e insegnanti. Cambieranno le modalità di accesso a ristoranti, cinema, teatri, palestre, si potrà entrare solo se in possesso del Super Green Pass, vaccinato o guarito. Il tampone, rimarrà, ma sarà valido solo per gli impegni di lavoro.

La decisione del Cdm

Le restrizioni sono state discusse e motivate per contenere la quarta ondata del Covid. Il primo confronto si è svolto nella cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, con lui i capi delegazione dei partiti di maggioranza e i tecnici Franco Locatelli coordinatore del Cts e il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. La cabina ha dato il via libera alla linea dura che prevede già in zona bianca, una stretta sui “no vax”. La conferma alle restrizioni è poi arrivata dal Cdm. Le attività ricreative compresi: ristoranti al chiuso, cinema, stadi, musei, palestre; saranno accessibili solo a chi è in possesso del Super Green Pass, a partire dal 6 dicembre, sarà richiesto anche dalle strutture alberghiere, dove finora non c’era neppure obbligo di certificato verde. Il tampone in tutta Italia sarà valido solo per andare al lavoro e per gli spostamenti a lunga percorrenza. Le chiusure previste attualmente in zona gialla e arancione non scatteranno. Per tutti si applicheranno solo in zona rossa.

Obbligo di vaccinarsi

Il Consiglio dei ministri ha dato il semaforo verde anche alla riduzione della durata del green pass che varrà solo 9 mesi dai 12 precedenti. La novità che innescherà nuove tensioni è l’obbligo di vaccino anche agli insegnanti e alle forze dell’ordine. Mentre è stato confermato per il personale sanitario e quello delle strutture di assistenza per anziani, con estensione alla terza dose, che entreranno in vigore dal 15 dicembre. Definire i piani per rafforzare il sistema dei controlli con l’entrata in vigore delle nuove misure anti Covid, sarà compito dei prefetti e Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica

No linea soft

Cabina di regia e Consiglio dei ministri ha preferito accantonare la linea morbida che prevedeva il super green pass solo per quelle Regioni dove le situazioni potrebbero essere più critiche e gli ospedali in difficoltà. La Lega ha attenuato sua contrarietà al Super Green Pass ma ha ottenuto l’esclusione per gli under 12 dell’obbligo di green pass, anche quando arriverà il via libera alla vaccinazione per bambini e ragazzi tra i 5 e gli 11 anni.

Colori e divieti

Doveva affare in soffitta ma il contestato “sistema dei colori” rimane. Le chiusure comunque non scatteranno nelle Regioni in zona gialla, un esempio le discoteche potranno ti avere aperte; così per le Regioni arancione, niente blocco per esempio bar, ristoranti, cinema, teatri, musei e palestre. Rimarranno però gli accessi limitati, e comunque potranno accedere solo chi ha il super green pass. L’obbligo di mascherina all’aperto che scatta in zona gialla riguarderà tutti, sia i vaccinati o guariti dal Covid che non vaccinati. Le chiusure scatteranno solo in zona rossa e varranno per tutti, anche se vaccinati.

Il nodo trasporti

Vaccino, Green Pass o l’obbligo di tamponi saranno il lascia passare anche per i trasporti regionali e interregionali o tampone per salire a bordo. Oggi l’obbligo vale solo per i viaggi a lunga percorrenza.

Sul trasporto urbano invece l’introduzione dell’obbligo per ora non c’è per un problema di controlli.

Terza dose subito l’anticipo

Una scelta già stata fatta dal governo è la riduzione da 6 a 5 mesi dell’intervallo tra la conclusione del ciclo vaccinale e la terza dose. La circolare che stabilisce l’anticipo è stata firmata martedì 23 novembre dal direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza: “L’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose booster (di richiamo) con vaccino a m-RNA alle categorie per cui è già raccomandata – inclusi tutti i soggetti vaccinati con unica dose di vaccino Janssen – e nei dosaggi autorizzati è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato”.

I dubbi della Lega

Confronto in videoconferenza, in mattinata, tra il segretario della Lega, Matteo Salvini e il capo delegazione al governo, Giancarlo Giorgetti, il Presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, i capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari e il vice segretario Lorenzo Fontana. “Tutti loro”, a quanto si è poi appreso, “hanno riferito a Matteo Salvini le loro perplessità sul provvedimento del Super Green pass”.

Il Pd condivide

“Oggi il governo ha preso decisioni importanti e il Pd condivide in toto le decisioni che vanno nella direzione giusta”, sottolinea il segretario del Pd, Enrico Letta, “che mantengono tutto ciò che di positivo è stato fatto e ci permettono di non essere in posizione tragica e di difficoltà come molti altri Paesi. Dobbiamo confermare quelle scelte rigorose e applicarle nella nuova realtà per continuare a essere liberi e a vivere”.

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