venerdì, 26 Aprile, 2024
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La ripresa sarà green tra i sorrisi della finanza

Al grande rilievo avuto da Youth4Climate e dalla PreCop26 non si è accompagnato un andamento degli indici della finanza green di pari importanza. Perchè?

Torna l’inflazione?

Il primo argomento riguarda l’inflazione e il rialzo del prezzo dell’energia.

In Italia si è registrato, nel mese di settembre, un aumento dell’inflazione del 2,6% su base annua. Questo dato è per lo più trainato dai prezzi degli energetici, non solo in Italia, ma in Europa. Basti pensare alla Germania che ha registrato un 4%. Se a ciò si aggiunge la volontà degli investitori di portare a casa una fetta dei guadagni maturati nell’ultimo anno di rally, si chiude il cerchio sul perché questo settembre sia stato non positivo per gli obbligazionari.

In una recente pubblicazione l’Ocse ha rivisto al rialzo le stime di crescita per il nostro Paese , con un 5,9 per il 2021 e un  +4,1 per il 2022. Sempre secondo l’organizzazione “I prezzi più elevati delle materie prime e i costi di spedizione globali stanno attualmente aggiungendo circa 1,5 punti percentuali all’inflazione al consumo nei paesi del G20, incidendo dunque per la maggior parte sul rialzo registrato sino ad ora.  Nel medio periodo si prevede un allentamento delle pressioni sull’offerta che dovrebbero rallentare, anche perchè la crescita dei salari rimane modesta e le aspettative sono al rialzo soprattutto nel breve.

La volatilità di breve e il grande tema dei semi conduttori

I mercati azionari hanno registrato performance positive da inizio anno, nonostante nuovi episodi di volatilità dovuti a temi specifici : la diffusione della variante Delta; le incertezze legate all’ intensificazione dei controlli da parte del governo della Cina sul mondo tecnologico e dell’educazione online; all’allentamento del momentum economico e diminuzione del tasso di crescita e al caso Evengrande.

La pandemia ha rallentato la produzione e affaticato le catene di approvvigionamento globali. A ciò si aggiunge l’aumento della domanda di apparecchi elettronici, senza dimenticare la guerra commerciale tra l’ex amministrazione statunitense di Donald Trump e il governo cinese che ha bloccato i commerci di diverse aziende.

Sullo sfondo altri problemi come un incendio che nell’ottobre del 2020 ha distrutto una fabbrica di microchip in Giappone e la tempesta di neve che ha colpito il Texas quest’anno bloccando per diverse settimane due fabbriche

Le prospettive infrastrutturali di lungo periodo

Numerose iniziative governative lanciate di recente in tutto il mondo portano a massicci investimenti in programmi infrastrutturali di sostenibilità e di transizione energetica nel lungo termine. Ad agosto sono arrivati dalla Commissione europea i primi 25  dei 191 miliardi del Recovery fund. Di questi, quasi il 40% andrà alla lotta al cambiamento climatico. Per rendere il paese più verde e sostenibile il governo ha infatti previsto una serie di azioni, per otto ambiti di intervento, tra cui decarbonizzazione e mobilità sostenibile, miglioramento della qualità dell’aria e dissesto idrogeologico. Inoltre, la transizione verso una società più sostenibile richiede investimenti nella produzione e stoccaggio di energie rinnovabili, nei gas naturali e nella trasmissione di queste fonti di energia.

 

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