martedì, 3 Dicembre, 2024
Attualità

Unicef: in Afghanistan i bambini pagano il prezzo più alto

Le organizzazioni umanitarie tentano di restare a sostegno della popolazione afgana , preoccupate dei tagli agli aiuti minacciati. L’Unicef, presente nella regione da 65 anni, ricorda, infatti, che la situazione dei minori nel Paese era già gravissima ben prima dell’attuale ritorno dei talebani e che questa crisi non può che peggiore lo stato di sofferenza.

10 milioni di bambini in Afghanistan hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere, un milione soffrono di malnutrizione acuta, circa 4,2 milioni non vanno a scuola. Da gennaio, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 2.000 violazioni gravi dei diritti dei bambini e 435.000 bambini e donne sono sfollati interni.

 

Da anni sono la fascia più debole

“Oggi in Afghanistan i meno responsabili di questa crisi stanno pagando il prezzo più alto – denuncia Hervé Ludovic De Lys, Rappresentante dell’UNICEF in Afghanistan -, bambini uccisi e feriti in una serie di atrocità a Kabul”.  Che i minori fossero i più esposti era prevedibile, perché era un dramma preesistente. Dall’inizio dell’anno, infatti, oltre 550 bambini sono stati uccisi e più di 1400 feriti, senza contare quelli trasformati in soldati dai ribelli. Ed ora in migliaia sono stati costretti a lasciare le loro case, alcuni in pigiama mentre dormivano, altri mentre erano seduti a leggere i libri di scuola. Troppi di loro hanno assistito a scene che nessun bambino dovrebbe mai vedere, tanto che stanno lottando con ansie e paure, per le quali avrebbero un disperato bisogno di sostegno per la loro salute mentale.

L’evacuazione obbliga l’Unicef a restare per loro

 “Gli eventi della scorsa settimana –  prosegue De Lys – hanno amplificato l’imperativo di proteggere i bambini più vulnerabili. Ne avete visti molti all’aeroporto insieme a famiglie disperate che sollevavano i loro figli e figlie oltre il muro perimetrale; bambini disorientati persi nella folla. Quando abbiamo visto quelle scene, come UNICEF abbiamo immediatamente inviato all’aeroporto squadre di sicurezza e di protezione per loro. Abbiamo passato notte dopo notte a prenderci cura di quelli separati o abbandonati nel caos e nella disperazione dell’evacuazione. È stata una rappresentazione pratica di ciò che l’UNICEF intende quando dice ‘nessun bambino lasciato indietro’”.

Timori che i talebani fermino le associazioni umanitarie

L’UNICEF e le altre associazioni umanitarie esortano i Talebani a continuare a garantire loro l’accesso sicuro ai bambini che ne hanno bisogno ovunque si trovino, domandandosi anche se, senza i sostegni degli stati stranieri, riusciranno a mantenere in funzione i centri sanitari, tenere aperte le scuole, vaccinare i bambini contro la polio e le persone contro il COVID-19, consegnare acqua alle aree colpite dalla siccità e distribuire kit per l’igiene.

Se anche tu vuoi aiutare i bambini dell’Afghanistan fai una donazione
a:
 https://donazioni.unicef.it/landing-emergenze/emergenza_afghanistan 

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Mattarella: “La mafia è la negazione della vita”

Paolo Fruncillo

Prandini (Coldiretti): lavoro nei campi, servono più immigrati. In agricoltura contratti vantaggiosi per tutti

Marco Santarelli

“Ora di Futuro”: Educare i bambini di oggi significa garantire un futuro migliore agli adulti di domani 

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.