martedì, 23 Aprile, 2024
Economia

Debito pubblico: 45 mila euro per ogni italiano. Ma il Pil cresce come negli anni del boom

Sono inclusi anche i neonati che al primo vagito oltre alle cure affettuose di mamma e papà, avranno un debito con lo Stato di 45.499 euro. Sono i conti aggiornati del debito pubblico che continua a correre. A giugno i dati raccontano che si è toccata la cifra da Titanic di 2700 miliardi.

Notizia addolcita dal fatto che l’Italia, ossia il Prodotto interno lordo, portato su da chi lavora, investe e produce arriverà alla mitica crescita degli anni 70. Una buona cosa che però avviene all’ombra di una montagna di debiti che lo Stato e i Governi (politici e tecnici) finora non hanno arginato, anzi il debito è cresciuto in modo costante. A giugno è aumentato di circa 9,2 miliardi rispetto al mese precedente.

Le cifre, non certo nuove e di sicuro non rassicuranti, sono quelle indicate dalla Banca d’Italia. Una analisi più dettagliata rivela che la crescita del debito è dovuta alle amministrazioni centrali il cui fabbisogno è cresciuto di 9,3 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è riuscito anche a ridursi di poco ma è comunque un fatto, in cifre siamo su meno 0.2 miliardi. Stabile invece il debito degli enti di previdenza.

SULLE SPALLE DEI CITTADINI
Il peso maggiore del debito che grava sul Paese è detenuto dalla Banca d’Italia con una percentuale del 23 per cento.
Il tutto va a carico del cittadino che ha accumulato un debito verso lo Stato per 45.499 euro a testa. Come detto sono della partita anche i neonati. Nel dettaglio l’analisi di Bankitalia racconta che in un solo mese il debito pubblico ha registrato una crescita pari a +359,5 euro a famiglia. Cifre, proiezioni e riflessioni non mancano, così come le critiche.

DEBITI SENZA FINE
La Confederazione Codacons, nel valutare i dati di Bankitalia parla di voragine.
“Il debito pubblico continua ad aumentare, e rappresenta una zavorra pesantissima per il paese di cui faranno le spese le generazioni future”, osserva il presidente Carlo Rienzi, “L’emergenza Covid allarga ancor di più la voragine, al punto che oggi su ogni singolo cittadino italiano, neonati compresi, il debito pesa per oltre 45mila euro”.
Rienzi parla di “situazione insostenibile da affrontare e che peggiora di mese in mese: rispetto a maggio il debito pubblico è cresciuto infatti di 9,2 miliardi di euro, con una incidenza pari a +359,5 euro per ogni singola famiglia italiana: un buco nero di cui non si vede purtroppo la fine”.

PIL IN FORTE CRESCITA
 In questa situazione di difficoltà emerge anche qualcosa di buono. Si tratta del prodotto interno lordo che, secondo le previsioni crescerà a ritmo anni ‘70. L’Italia avrà una performance economica provocata dal “rimbalzo” del blocco e problemi innescati dalla pandemia, la recessione è alle spalle. In Italia (c’è pure la Spagna tra i Paesi in crescita) il Pil farà registrare un salto positivo del 5,6%. Le stime sono state affidate alla società di analisti finanziari Blooberg. Crescita che è iniziata già a luglio.

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