venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Sangalli (Confcommercio): giù i consumi ma spese per casa, energia e bollette al massimo storico

Ci sono equazioni in Italia che non hanno spiegazioni razionali. Ad esempio i servizi a favore dei cittadini scendono, come nel caso della restrizioni da Covid ma le spese per le famiglie aumentano. Si tratta
delle “spese obbligate” tra le quali spuntano mutui, affitti, bollette e pagamenti vari come per l’energia: acqua, luce, carburanti. Per la Confcommercio queste uscite assorbono il 42,8% dei consumi totali che,
in termini monetari, significano 7.291 euro pro capite. E siamo al massimo storico.

Casa mangia soldi “Se c’è una certezza che il Covid non ha spazzato via, ma che anzi ha contribuito a confermare”, scrive nella sua analisi la Confcommercio, “è che le spese obbligate, soprattutto quelle che
riguardano la casa continuano a incidere pesantemente sui bilanci delle famiglie italiane”. Lo studio fatto dal Centro ricerche della Confederazione prende in considerazione un arco di tempo che va da 1995
al 2020.

In particolare sottolinea la Confederazione nel 2020 la pandemia ha compresso le spese libere, con i servizi scesi al 15,6% del totale consumi (il minimo dal 1995), nel contempo sono aumentate le spese
obbligate (quasi il 44%, il livello più alto dal 1995) arrivate a 7.168 euro annue pro capite. Queste uscite finanziarie sono quelle legate all’abitazione ad incidere maggiormente arrivando a “mangiarsi”, tra
affitti, manutenzioni, bollette, e smaltimento rifiuti, 4.074 euro, la cifra più alta mai raggiunta dal 1995. All’interno dei consumi commercializzabili invece (9.741 euro pro capite nel 2021) la componente
principale è rappresentata dai beni con una quota sul totale consumi pari al 40,3% (in lieve riduzione rispetto al 41,1% del 2020), mentre recuperano i servizi passando dal 15,6% del 2020 al 16,9%, stessa quota di spesa destinata agli alimentari.

Mobilità e salute Per quanto riguarda le spese obbligate legate alla mobilità, assicurazioni, carburanti e manutenzione dei mezzi di trasporto, dopo la decisa riduzione registrata nel 2020, sia in termini di volumi che d’incidenza, è atteso un recupero. Più modesti appaiono i movimenti del complesso dell’area destinata alle spese per la salute ed alle altre spese obbligate.

CONSUMI GIÙ SPESE SÙ
“L’economia è in ripresa ma i danni provocati dalla pandemia”, osserva il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, “sono ingenti, soprattutto i consumi crollati ai livelli più bassi degli ultimi quindici anni. Continuano, invece, ad aumentare le spese obbligate, in particolare quelle relative all’abitazione che nel 2020 hanno toccato il massimo storico assorbendo quasi un terzo della spesa complessiva delle
famiglie”. Secondo Sangalli, “occorre superare al più presto l’emergenza sanitaria con i vaccini per consolidare il clima di fiducia, precondizione necessaria per rafforzare la crescita economica e
sostenere i consumi”.

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