sabato, 27 Aprile, 2024
Turismo

Confturismo. Partire? 10 milioni di italiani indecisi. Aiuti bloccati

Da maggio a giugno Confturismo riduce gli entusiasmi sulla ripresa economica. Il clima, per la Confederazione associata a Confcommercio, si è raffreddato, con 10 milioni di italiani che non hanno deciso se partire o rimanere a casa. Nel contempo aumenta la propensione a ridurre la lunghezza della vacanza principale rispetto a quanto si rilevava solo un mese fa. “In generale, 3 intervistati su 10 faranno quest’estate meno giorni di vacanza che nel 2019”, scrive Confturismo, “e 5 su 10 si attesteranno sullo stesso numero di giorni. A proposito dell’effetto freno di cui parlavamo, cresce al 38% dal 29% registrato a maggio la quota di coloro che preferiscono non fare vacanze per il rischio pandemico”.

Meno spese un vacanza

Cala anche il dato della spesa: il dato di maggio indicava che per la principale vacanza estiva gli italiani avrebbero speso in media 1.200 euro a persona, incluse spese di trasporto, alloggio, pasti e varie, invece a giugno la quota scende a 1015 euro. Sale ulteriormente, seppure solo di 2 punti percentuali dal 62% al 64%, la quota di coloro che scelgono il mare e le coste italiane come meta per l’estate 2021, mentre restano sostanzialmente stabili le altre tipologie di destinazione, con quote ampiamente sotto il 10% per città d’arte e per i borghi. Stabile anche la ripartizione dei viaggi tra mete nazionali ed estere, con un 87% di preferenze per le prime, mentre per le seconde il 13% continua a distribuirsi quasi esclusivamente su Spagna, Grecia e Francia nell’ordine: in ogni caso Europa, mentre il traffico intercontinentale rinvia al 2022 la possibile ripresa.

Giugno debolissimo

Per il presidente di Confturismo, Luca Patanè: “Giugno è stato debolissimo anche per la domanda nazionale, europei se ne continuano a vedere pochi, americani e asiatici praticamente nessuno e settembre non decolla nelle intenzioni di vacanza. La ripresa del turismo è molto più lenta e parziale del previsto mentre per il settore, uscito da un 2020 disastroso e reduce da un primo trimestre 2021 con riduzioni di arrivi e presenze nell’ordine del 70% rispetto all’anno prima”.

Aiuti in ritardo

Altro tema che Confturismo rilancia è quello degli aiuti alle imprese che arrivano con grande ritardo.

“Continuano ad arrivare con il contagocce gli aiuti stanziati da inizio pandemia. Siamo o non siamo il 13% del PIL nazionale? E allora basta perdere tempo”, sottolinea Patanè, “Si affronti la situazione con provvedimenti urgenti ed immediatamente operativi”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Goletta verde. Foci di mari e laghi, un terzo fuorilegge

Cristina Calzecchi Onesti

Chiamata tra Steinmeier e Mattarella in occasione del premio cooperazione Italia-Germania

Redazione

Pedini Amati incontra Garavaglia, collaborazione sul progetto TTT

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.