martedì, 15 Luglio, 2025
Attualità

Volere è potere: in un Paese della Calabria, tra il mare Jonio e la collina, due speciali iniziative

Il sindaco del Comune di Calopezzati garantisce, sulla spiaggia, protezione e ospitalità ai “Fratini”

La locale Pro-Loco, nel Borgo antico della cittadina, sfoggia una gigantesca e particolare opera d’arte di 27 metri creata dalle così dette “uncinettine”

Si potrebbe affermare che i Borghi d’Italia, quasi il 70% dei ben 7.904 comuni, sono miniere di informazioni, di arte, di cultura e di innumerevoli iniziative degne di divulgazione. Non a caso ogni anno si bandisce un concorso per venti Città d’Italia tra le quali scegliere la città della cultura dell’anno. È un modo per valorizzare e far conoscere le bellezze, la storia, la cultura e lo spirito comunitario delle persone animate da buona volontà che hanno a cuore il proprio paese, aprendone le porte per esibire i propri gioielli, dimostrare le capacità creative, coinvolgendo e trattenendo così le giovani generazioni, energie vitali per la crescita e lo sviluppo.

Così la Pro-Loco di Calopezzati invia un chiaro segnale di vitalità, di apertura al turismo, ma anche un nuovo modello di effetto notifica alle Istituzioni sovraordinate, per ogni forma di sostegno e di incoraggiamento.

La delibera “Salvafratino” – uccello eurasiatico in via di estinzione

È il primo cittadino in persona del Comune di Calopezzati, con i suoi circa 1.200 abitanti che si quintuplicano nella stagione estiva, nella figura dell’ingegnere in chimica Edoardo Antonio Giudiceandrea, che ha dato l’impulso alla tutela del fratino. Ha impedito e inibito a qualsiasi mezzo meccanico l’accesso sulla spiaggia per i suoi 3.200 metri, per rimuovere oggetti, spostare cumuli di sabbia e levigarne il lido, con l’inevitabile mugugno di altra corrente di pensiero, proprio per la presenza di fratini nella loro fase di nidificazione e deposito delle uova, già in precedenza di tartarughe Caretta Caretta.

Ne è scaturita una specifica delibera, insieme al limitrofo comune di Crosia e di Camini (RC), su proposta di LIPU Calabria (Lega Italiana Protezione Uccelli) e quella di Rende, finalizzata a salvaguardare le spiagge sabbiose e i loro delicati ecosistemi.

Tre divieti da osservare, dal 15 marzo al 31 agosto, e cioè: no pulizia meccanica degli arenili; no veicoli a motore sulle spiagge e no a cani liberi e a eventi rumoroso nelle aree sensibili. In sostanza in Calabria nasce un nuovo modello di tutela costiera e Calopezzati ha già il privilegio della “Spiaggia del Fratino”, con aree protette e segnalate per garantirne la sopravvivenza, con una campagna aperta ad altri Comuni “amici del fratino”. Mentre dalla LIPU si sostiene che: “Proteggere il fratino significa ripensare il nostro rapporto con il territorio”, come l’attiguo Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) sta ed evidenziare. L’accoglienza turistica è dimostrata, tra le altre strutture, anche, dalla frequentazione in particolare, presso il Villaggio Calipso, la Tana di Leon e il Campeggio Riva del Mare, conosciuto quest’ultimo a livello internazionale, tutte in fila a ridosso della spiaggia del mare Jonio.

Pro-Loco di Calopezzati “Franca Iuliano”

Da circa un triennio, solamente 4 donne nel direttivo della Pro-Loco, con alla presidenza altra donna, nella persona della Signora Mayra Capristo, si sono imposte obiettivi ambiziosi: valorizzare al massimo il territorio, tirando fuori dalla loro mente e dalle loro mani idee e progetti reali, alcuni dei quali già molto apprezzati e ammirati per i temi geniali e, forse, anche esclusivi.

Mani di Fate ovvero “uncinettine”

Così sono definite dalla Presidente le quattro colonne che la sostengono e che, addirittura, la spronano nelle iniziative. Etichettate, appunto, “mani di fate” per la loro maniera di stupire nel meticoloso e affascinante lavoro a uncinetto e per questo conosciute anche con l’appellativo di ”uncinettine”. Sono esattamente Pina, Isabella, Maria e Eleonora, tutte ultracinquantenne, che hanno appreso da bambine tale arte che ora tentano di tramandare alle giovani leve animate da buona volontà. La porta della Pro-Loco, infatti, è considerata sempre aperta a tutti, garantendo loro anche il paziente supporto.

Al telefono, la Presidente Mayra Capristo, racconta il percorso iniziato da circa tre anni, con l’insediamento del nuovo direttivo, descrivendolo con una velata emozione nella voce senza farsi sfuggire minuziosi particolari.

“Abbiamo iniziato circa tre anni fa con l’albero di Natale e da allora non ci siamo più fermate visto l’entusiasmo anche di molte donne della comunità che vi hanno partecipato per la realizzazione. Da allora abbiamo ideato e realizzato, sempre a uncinetto, alcune opere significative, anche per la loro mole: la mongolfiera di Noè, un uovo di Pasqua gigante, una barca, denominata ‘la nave della libertà’, esposta sulla Piazza del lido. L’anno scorso è stata realizzata anche la Natività e il presepe esposti presso le due Chiese del Paese ed ora anche il tappeto sospeso.”

Il tappeto sospeso all’uncinetto di 27 metri – meraviglia delle meraviglie

“L’ultima opera di questa stagione, riferisce la Presidente , è – appunto – un tappeto gigante di 27 metri x 4 circa che copre interamente il breve tratto di strada che porta alla piazza principale del Borgo. È costituito da 8 pannelli con complessivi circa 300 cerchi realizzati ad uncinetto in una infinità di colori, su supporti in ferro a cura di un membro del direttivo, principale ed unica figura maschile, il fabbro Agostino Serra, soprannominato ‘il tuttofare’. Egli utilizza, il più possibile, materiali ferrosi riciclati. L’opera è stata realizzata in circa 6 mesi di intenso lavoro, tra l’altro, congiuntamente ad altra opera denominata l’infiorata.” La Presidente, infatti, ci tiene a evidenziare che i ricami a uncinetto delle centinai di centrini sono stati realizzati a cura di molte donne di Calopezzati e che proprio di recente, a giugno scorso, l’altra novità è stata, appunto, l’infiorata, esposta proprio in occasione della festa del Corpus Domini, realizzata con tutte roselline, anch’essa con la partecipazione di tantissime donne, sotto le attente guide e occhi vigili delle quattro colonne: Isabella, Pina, Maria e Eleonora.

La sede della Pro-Loco laboratorio delle idee e della creatività

Il laboratorio coincide con la sede della Pro Loco, ove chiunque può collaborare e/o imparare l’arte dell’uncinetto. Per la realizzazione della gigantesca opera, il tappeto sospeso, riferisce la presidente, ha partecipato tutta la cittadinanza, facendo ognuno un cerchietto, per oltre un semestre, anche con più progetti in contemporanea, realizzando i cerchi e le roselline per L’infiorata.

“Promuoviamo, prevalentemente, i lavori a uncinetto perché è un’attività che coinvolge molto anche a livello sociale e ci gratifica tantissimo. Abbiamo intenzione di creare un vero laboratorio dove insegnare espressamente l’arte dell’uncinetto e anche altro. Infatti cerchiamo di promuovere sul territorio anche la gastronomia. Non a caso ad agosto p.v., esattamente il 10 sera vi sarà la terza edizione de ‘Il calice sotto le Stelle’ nei vicoli del Borgo antico, con la compagnia di artisti e musicisti, con assaggi di prodotti tipici locali.

La futura opera

Alla domanda sulla futura opera, la Presidente Capristo prontamente risponde: “ Per la futura opera ci stiamo pensando; sicuramente per Natale riusciremo a fare qualcosa di nuovo. Noi abbiamo l’abitudine di cimentarci in strutture sempre impegnative e, comunque, in progetti che abbiano un certo impatto; ogni struttura deve essere sempre superiore alla precedente; alcune idee ci sono, per ora solamente idee; di certo non ci fermeremo.”

Si intuisce che la voglia di emergere e farsi (ri)conoscere a livello nazionale e oltre è davvero tanta da parte delle componenti della Pro-Loco, presidente in testa. Sembra che il sogno nel cassetto sia, addirittura, proprio quello di voler accompagnare Calopezzati a candidarsi, in un futuro prossimo, a Città italiana della Cultura, magari la prima della Calabria, obiettivo sfumato per poco, il 12 marzo scorso, alla Città metropolitana di Reggio Calabria.

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