martedì, 15 Luglio, 2025
Attualità

Mattarella a Macron: “Italia e Francia alleati vitali, il 14 luglio celebra ideali universali”

Nel messaggio per la festa nazionale francese il Presidente della Repubblica sottolinea il valore del legame bilaterale e il significato storico della ricorrenza

Ieri, in un giorno simbolo per Parigi, quel 14 luglio che equivale alla Festa nazionale della Repubblica francese con la presa della Bastiglia, Sergio Mattarella ha inviato al suo omologo francese Emmanuel Macron un messaggio di certo importante. Un gesto che, al di là del tradizionale protocollo, conferma e rinnova il legame profondo e strutturato tra Roma e Parigi in un’Europa attraversata da tensioni, cambiamenti e nuove sfide globali. “La competitività dell’Unione europea è una nostra responsabilità”, ha scritto il Presidente della Repubblica ,con l’obiettivo di richiedere il dovere congiunto delle due grandi nazioni fondatrici dell’Ue di guidare con spirito costruttivo e visione strategica il processo di rafforzamento dell’integrazione continentale: “Una collaborazione strutturata tra partner fidati è indispensabile per affrontare l’attuale contesto internazionale”, ha aggiunto il Capo dello Stato per ribadire l’importanza del Trattato del Quirinale come architrave dell’alleanza bilaterale tra Italia e Francia.

Nel suo messaggio a Macron Mattarella ha espresso “fervidi rallegramenti” al popolo francese, sottolineando il valore simbolico della giornata in questione: “Per il Suo Paese e per l’intera Europa il 14 luglio costituisce un momento di eccezionale significato storico e alto valore simbolico, celebrando gli ideali universali di libertà, uguaglianza e fraternità, posti a fondamento delle nostre democrazie”.

Il Trattato del Quirinale come motore politico

Un richiamo non puramente formale. In un’epoca segnata da guerre, ritorni nazionalistici e crescenti tensioni internazionali, i principi ereditati dalla Rivoluzione francese assumono nuova centralità. E Mattarella lo sa bene: la difesa della democrazia e della libertà non è un dato acquisito, ma una responsabilità da rinnovare ogni giorno con atti concreti, tanto sul piano interno quanto su quello delle relazioni estere. A fare da filo conduttore tra le parole del Presidente italiano e il futuro dell’Europa è il Trattato del Quirinale, firmato nel novembre 2021 e voluto fortemente da entrambi i leader: “Rimane strumento privilegiato di cooperazione bilaterale, la cui attuazione riveste, per Parigi come per Roma, carattere prioritario”, ha sottolineato Mattarella. Il Trattato, che ha segnato una svolta nei rapporti tra i due Paesi, prevede una collaborazione strutturata in vari settori: dalla difesa alla politica industriale, dalla transizione ecologica alla cultura, fino alla politica estera. Un’alleanza che, nelle intenzioni, non vuole essere alternativa all’Unione Europea, bensì un motore per rafforzarla dall’interno.

L’elemento forse più rilevante del messaggio presidenziale è il riferimento alla competitività europea come responsabilità condivisa. Un tema cruciale in un momento in cui l’Ue è chiamata a rispondere alla pressione crescente di potenze come Stati Uniti e Cina sul fronte industriale e tecnologico, e a definire la propria autonomia strategica in settori chiave come la difesa, l’energia e la digitalizzazione.

Sfide comuni in uno scenario globale in evoluzione

“Dalla concorde compartecipazione di tali responsabilità dipendono stabilità e sicurezza, così come prosperità e competitività del nostro continente”, ha ricordato Mattarella, collegando strettamente le sorti economiche del blocco europeo alla sua coesione politica e alla sua capacità di rispondere alle crisi globali. Non a caso, il Capo dello Stato ha fatto esplicito riferimento a due dei focolai di maggiore preoccupazione: “L’aggressione russa contro l’Ucraina” e “la drammatica situazione in Medio Oriente”. Temi su cui Roma e Parigi, seppur con sfumature diverse, hanno trovato un fronte comune, consapevoli che la stabilità ai confini dell’Europa è parte integrante della sicurezza interna dell’Unione. Non è mancato, nel messaggio di Mattarella, un accento emotivo e culturale: il ricordo della Cattedrale di Notre-Dame restaurata, emblema della “resilienza e dell’operosità dei francesi”. Un’immagine potente, quella della rinascita di un simbolo ferito e riportato alla luce, che si intreccia idealmente con la volontà di costruire un’Europa più coesa e solida, capace di risollevarsi e innovarsi anche nelle difficoltà.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Christian Stocker, Cancelliere federale austriaco
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Christian Stocker, Cancelliere federale austriaco

L’incontro con il Cancelliere austriaco

Ieri, al Quirinale, Mattarella ha ricevuto il Cancelliere federale austriaco Christian Stocker, alla presenza del Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Un incontro che, pur distinto dal messaggio rivolto a Macron, si inserisce nel solco di una diplomazia attiva, tesa a mantenere alta l’attenzione sulle priorità europee in una fase di transizione complessa.

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