domenica, 13 Luglio, 2025
Cultura

Giustizia per Timida, la cagnolina uccisa sui binari del treno. Supertestimone confessa

Ha confessato la persona incaricata di far scomparire gli animali di quartiere del Lido Sacramento di Siracusa, indicando mandatario e sicari. Le associazioni Leal e Balzoo chiedono pene esemplari, mentre la città siciliana si ribella a questa atrocità affiggendo cartelloni coi volti dei colpevoli

Forse Timida, l’anziana cagnolina di quartiere che viveva in zona Lido Sacramento a Siracusa, barbaramente uccisa il 15 aprile scorso legata ai binari del treno, avrà giustizia. Nei giorni scorsi un supertestimone ha rilasciato piena confessione in Procura, dove le indagini, condotte dalla Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale, istituita presso la Procura di Siracusa, stavano procedendo senza sosta per far luce su una tale atrocità. Il “pentito”, un muratore di zona, sostiene di essere stato incaricato da un avvocato del posto perché provvedesse a far sparire non solo Timida, ma anche il suo amico a quattro zampe Tommy, dal luogo in cui vivevano da circa 12 anni. A suo dire, per l’avvocato Timida, Tommy e la piccola colonia felina costituivano un intralcio per un’attività commerciale, nonostante gli animali non avessero mai fatto male a nessuno. Il muratore a sua volta si sarebbe rivolto ai due esecutori materiali, di cui ha fatto i nomi in Procura. 350 euro, divisi in tre, sono valsi l’orribile tortura del povero animale. L’Associazione Leal ha già fatto richiesta in Comune di procedere all’autopsia sul corpo di Timida per rilevare eventuali altre azioni criminali. La confessione è arrivata in seguito a un rimorso di coscienza incoercibile, anche se l’uomo si è detto inconsapevole che Timida sarebbe stata uccisa.

Come si sono svolti i fatti

Ma ripercorriamo i fatti di quel giorno. In una tiepida giornata di primavera Timida stava riposando insieme a Tommy, che con lei condivideva uno spicchio di terra in zona Lido Sacramento. Accanto a loro riposavano i gattini di una colonia felina. La serenità del riposo quel giorno è stata distrutta per sempre da due criminali, che hanno distrutto e gettato in mare le cucce della colonia e rapito Timida, per poi legarla sui binari della ferrovia e aspettare che un treno in corsa la travolgesse, lasciando sulle rotaie il cadavere dilaniato. Tommy è riuscito miracolosamente a scappare. Entrambi i cani erano animali di quartiere, regolarmente chippati a nome del Comune e accuditi dalle associazioni Leal e Balzoo, quali tutori legali. Subito dopo la sparizione dei due cagnolini, le volontarie hanno iniziato le ricerche disperate. Mentre Tommy è stato rinvenuto vivo, anche se in stato di chock, di Timida non restava altro che un corpo dilaniato e un muso serrato in una smorfia di dolore. Tommy è stato adottato da una famiglia, Timida giace sotto terra in attesa che la giustizia compia il suo corso.

La reazione della cittadinanza

ritrovamento

Le immagini di Timida, ormai senza vita, riversa sui binari, la disperazione delle volontarie, che hanno dovuto raccogliere i resti di una creatura amata, hanno fatto il giro d’Italia, generando un’ondata di sdegno nazionale, che si è fatta sentire ancor più forte a Siracusa. In tutta la città sono stati affissi, da ignoti, manifesti con il volto e i nomi dei presunti mandanti ed esecutori dell’ignobile gesto criminale. Questa estrema iniziativa rappresenta un termometro dell’ormai inarrestabile insofferenza della società civile verso la violenza agita sugli animali, creature che, con la loro presenza offrono salvezza e troppo spesso ricevono rovina.

Le Associazioni animaliste chiedono pene esemplari

Le Associazioni Balzoo e Leal sono determinate ad andare fino in fondo affinché Timida abbia, almeno, giustizia. “Quanta ignoranza e quanta barbarie alla fonte di questo atto criminale – dice Luigi Griffini, Presidente di Balzoo – pensato, ideato e compiuto da persone che condividevano una idea di superiorità. Quella superiorità che ti fa sentire di poter fare quello che vuoi, quando vuoi e come vuoi, confidando, o sperando, nell’impunità”. Anno dopo anno, infatti, i volontari hanno recuperato e curato moltissimi animali vittime di delinquenti, che sono rimasti spesso impuniti a causa dell’omertà. “Questa impunità – continua Griffini – fa sentire le persone ‘per bene’ impotenti di fronte a questi gesti criminali, ma, per contro, fa crescere l’irrefrenabile voglia di giustizia. Chiediamo giustizia per Timida, che è morta, ma anche giustizia per chi ha badato a lei per molti anni, considerandola come parte della famiglia e dedicandogli vita e amore. Posso dirlo a voce alta, Timida è morta, ma faremo in modo che non muoia anche la giustizia”.

Le volontarie del posto stanno lavorando al fianco delle forze dell’ordine per dare voce al dolore di Timida e fare in modo che la sua morte serva a salvare altre creature innocenti, attraverso pene esemplari che scoraggino altre atrocità. “Siamo soddisfatti – dice Aurora Rosaria Loprete, legale di Leal – dei risvolti delle indagini e di tutta l’attività condotta dalla magistratura siciliana, particolarmente sensibile alla vicenda che ha visto l’uccisione in modo crudele e cruente di un essere indifeso. Mi auguro che, alla luce della maturata e manifestata sensibilità dei cittadini e dello stato verso gli animali, si possa pervenire a un processo e a una sentenza che, nonostante non riporti in vita la povera Timida, le renda giustizia”.

Leggi anche https://ladiscussione.com/360085/cultura/due-cani-di-quartiere-seviziati-a-siracusa/

 

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