martedì, 8 Luglio, 2025
Lavoro

Cnpr forum, il futuro di lavoro, previdenza e welfare in Italia

Fava (Inps): “Priorità è aumento base occupazionale”
Buono (Cassa Geometri): “Puntiamo tutto sulla sostenibilità dei conti”
Misiani (Pd): “Legge su rappresentanza sindacale contro contratti pirata”
Antonini (Corte costituzionale): “Sanità italiana ammalata”

“Solo aumentando la base occupazionale potremo assicurare la tenuta del nostro sistema previdenziale: i ragazzi di oggi saranno i pensionati e i contribuenti di domani, e su di loro si gioca l’equilibrio del sistema Paese. Per farlo è necessario un nuovo patto con il tessuto produttivo, perché l’occupazione passa attraverso le imprese. Dobbiamo confrontarci con loro in modo maturo e collaborativo, rispondendo concretamente alle esigenze di maggiore occupabilità e garantendo retribuzioni commisurate alla produttività.

I giovani sono la chiave della sostenibilità del sistema economico e previdenziale. Per questo abbiamo lanciato un progetto giovani che, per la prima volta in Italia, raccoglie in uno spazio digitale e sull’App le prestazioni destinate ai giovani. Una piattaforma unica, facile da usare, che mette a disposizione circa 50 servizi. Uno strumento pensato per dialogare nel loro linguaggio, attrarli e accompagnarli ‘passo dopo passo’ nella costruzione di un futuro professionale solido e duraturo. A ciò si affiancano iniziative di mentoring, formazione continua e opportunità di networking nonché una campagna di educazione previdenziale”.

Lo ha dichiarato Gabriele Fava, presidente dell’Inps, nel corso del Cnpr forum speciale, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, dedicato a “Italia 2035, Lavoro, previdenza e welfare”, nell’ambito dell’evento promosso da ‘Forbes Italia’ e introdotto dal direttore Alessandro Rossi.

“Senza sostenibilità – ha sottolineato Diego Buono, presidente della Cassa di previdenza dei Geometri – non si è in grado di garantire le pensioni nel lungo periodo. Come Cassa di Previdenza, siamo tenuti per legge a redigere, ogni tre anni, un bilancio attuariale.  A novembre 2024, la Cassa ha redatto il bilancio tecnico, dimostrando la propria capacità di garantire la sostenibilità per i prossimi cinquant’anni. Oltre alla sostenibilità, un aspetto altrettanto fondamentale è l’adeguatezza della prestazione: è necessario assicurare una pensione che sia proporzionata al tenore di vita raggiunto. Per questo motivo abbiamo adottato misure volte ad accrescere i montanti contributivi, includendo non solo la contribuzione versata dagli iscritti, ma anche una quota – fino al 60% – del contributo integrativo corrisposto dai committenti alla Cassa tramite il Geometra. Inoltre, accompagniamo i nostri associati lungo l’intero arco della loro carriera professionale: il nostro sistema di welfare prevede una polizza sanitaria completa, la copertura Long Term Care (LTC), una Temporanea Caso Morte (TCM), incentivi per la formazione e misure di sostegno straordinario nei momenti di difficoltà”.

Per Antonio Misiani, vicepresidente della commissione Bilancio del Senato: “È necessario adottare una pluralità di interventi per rilanciare il mercato del lavoro. Prima di tutto, serve una legge sulla rappresentanza che sradichi i cosiddetti ‘contratti pirata’ e rafforzi la contrattazione collettiva, impedendo il dumping sociale. In secondo luogo, occorre introdurre il salario minimo, come già avviene in 22 dei 27 Paesi dell’Unione Europea. Infine, bisogna intervenire sul fronte fiscale: fino a quando l’IRPEF resterà un colabrodo da cui fuggono intere categorie di contribuenti, gli spazi di manovra rimarranno limitati.

Il governo ha reso permanente il taglio del cuneo fiscale, una misura positiva ma ancora insufficiente a contrastare il fiscal drag che negli ultimi anni ha eroso i salari dei lavoratori. Per alleggerire ulteriormente il carico sul lavoro dipendente, senza compromettere la competitività delle imprese, è fondamentale promuovere investimenti massicci nelle competenze per accrescere la produttività. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito alla fuga di un milione di persone, in gran parte laureati e formati a caro prezzo: un’emorragia di competenze che penalizza gravemente lo sviluppo del Paese”.

Il focus sulla sanità è stato illustrato da Luca Antonini, vicepresidente della Corte costituzionale: “La sanità italiana si è ammalata. Nel 2024 l’Istat ha registrato circa 4 milioni di cittadini in povertà sanitaria, 600mila in più rispetto all’anno precedente, esponendoci al rischio di un sistema ‘americanizzato’, riservato a chi può permettersi le cure. Il nostro S.S.N, basato su un modello universalistico, oggi è sotto pressione per i tagli subiti tra il 2012 e il 2019, di cui stiamo pagando le conseguenze.

Nonostante le risorse siano state in gran parte ripristinate, quello che ancora manca è un cambio di paradigma, con idee forti, che sono necessarie anche per rilanciare la professione medica. Troppi giovani medici si formano in Italia per poi trasferirsi all’estero: un esodo di capitale umano che dobbiamo arginare, rendendo il nostro sistema più attraente. Assistiamo inoltre a una migrazione dal pubblico al privato, anche per l’eccessiva burocrazia. Abbiamo specializzazioni che vanno deserte (medicina di urgenza) e altre strapiene (chirurgia plastica): occorrerebbe differenziare le retribuzioni.

Sono state fatte cose positive, come abolire il numero chiuso nelle facoltà di medicina. Tante ancora rimangono da fare: perché, ad esempio, mantenere la responsabilità penale per colpa grave del medico, che penalizza ancora di più una categoria già sotto forte pressione?”.

Nel corso dei lavori, moderati da Anna Maria Belforte, il vicepresidente dell’Enpav, Gianni Mancuso, ha sottolineato come “nel mondo dei lavoratori autonomi c’è una platea di 1.600.000 professionisti. Ogni Cassa ha difficoltà a dialogare con i più giovani, quindi, negli ultimi 15 anni abbiamo cercato di trasformare l’istituto in erogatore di servizi: accesso al credito, favorire le aggregazioni, implementare l’Istituto della maternità, borse di studio e soluzioni per l’accesso alla professione”.

Luigi Pagliuca ha messo in evidenza l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo delle professioni: “Tutte le innovazioni tecnologiche devono essere ‘governate’ e gestite consapevolmente dall’essere umano, e l’IA non fa eccezione. Attualmente, però, solo il 10% dei colleghi si adopera concretamente in tal senso”.

Pasqua Borracci (commercialista e revisore legale dell’Odcec) ha ribadito “l’importanza del ruolo svolto dalle Casse di previdenza all’interno del complesso sistema economico e di welfare del nostro Paese. È proprio grazie alla loro visione, orientata al futuro, che si possono sviluppare percorsi innovativi e aggiornati a sostegno dei giovani, contribuendo così al rafforzamento dell’intero sistema previdenziale”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili: “Il passaggio di tutti i sistemi pensionistici dal calcolo retributivo a quello contributivo ha contribuito in modo significativo a riequilibrare i conti degli enti di previdenza. Le Casse privatizzate, che non ricevono alcun sostegno pubblico, hanno raggiunto una sostenibilità finanziaria proprio grazie a questo meccanismo: oggi, infatti, i loro bilanci si reggono su prestazioni future che corrispondono alla restituzione dei contributi versati, rivalutati e incrementati dai rendimenti ottenuti nel tempo”.

Nella foto da sinistra in senso orario: Gabriele Fava, Diego Buono, Antonio Misiani e Luca Antonini

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