giovedì, 3 Luglio, 2025
Attualità

Mattarella: “Serve uno sforzo corale per costruire il futuro”

Il Capo dello Stato all’assemblea dell’Ania: “L’Italia è solida, ma il clima di rischio non freni l’impresa. Le assicurazioni sono un motore di coesione e stabilità”

Giovanni Liverani, Presidente Ania
Giovanni Liverani, Presidente Ania

L’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, più nota come Ania, rappresenta il cuore del settore assicurativo italiano. Fondata nel 1944, riunisce le principali compagnie che operano sul territorio nazionale e ha il compito di tutelare gli interessi del comparto, promuovendo un sistema assicurativo moderno, sostenibile e vicino ai cittadini. Ogni anno l’assemblea dell’Ania costituisce un momento di confronto importante tra istituzioni, imprese e rappresentanti del mondo economico. È in questo contesto ieri Sergio Mattarella ha voluto inviare un messaggio ricco di contenuti. Il Capo dello Stato ha tracciato un quadro lucido della situazione italiana: solida nei suoi fondamentali, ma chiamata a uno “sforzo corale” per affrontare le sfide del futuro: “L’attività assicurativa assolve a una funzione sociale”, ha spiegato il Presidente che ha voluto anche ricordare che le compagnie non sono soltanto attori economici, ma anche strumenti di coesione, stabilità finanziaria e sviluppo di lungo termine.
Mattarella ha riconosciuto alla funzione assicurativa un valore strategico per la collettività. Oltre a garantire la copertura contro eventi imprevisti, il settore svolge un ruolo attivo nel rendere più equa la distribuzione del rischio: “Contribuisce alla coesione della società italiana, anzitutto attraverso strumenti che rendono possibile ripartire in maniera efficace su ampie collettività gli oneri degli eventi anomali”. È questa la forza silenziosa delle assicurazioni: proteggere senza clamore, sostenere senza invadere, mantenere in equilibrio un sistema fragile di fronte agli shock esterni.

Lo spirito d’impresa non va spento

Una funzione che assume ancora più rilievo in un’epoca segnata dall’aumento delle calamità naturali e dagli effetti del cambiamento climatico. La progressiva limitazione dell’impegno dello Stato nella copertura di danni derivanti da eventi estremi rende la protezione assicurativa “ancora più rilevante”. Ma, ha precisato Mattarella, ciò “non esonera le istituzioni dagli obblighi della prevenzione”. In altre parole, non basta trasferire il rischio al privato: serve una regia pubblica che orienti gli interventi e promuova una cultura della sicurezza. Nel suo messaggio il Presidente ha lanciato un monito: “Il clima di rischio non rallenti lo spirito d’impresa”. In un mondo segnato da incertezze geopolitiche, spinte protezionistiche e instabilità economiche, le imprese faticano a investire, innovare e crescere. Ma è proprio in questo contesto che la resilienza diventa virtù pubblica. L’Italia dispone di fondamentali positivi, ma non può limitarsi a difendere ciò che ha. Deve costruire. E per farlo ha bisogno di fiducia, responsabilità e collaborazione tra tutte le componenti del sistema.
“È necessario uno sforzo corale sul progetto di futuro del Paese”, ha insistito poi. Un progetto che includa un aumento della competitività, ma anche una visione lungimirante sull’occupazione giovanile. Il futuro dell’Italia si gioca sulla capacità di generare lavoro di qualità, innovazione e mobilità sociale. Le assicurazioni, in questo scenario, possono diventare alleate strategiche, non solo finanziando lo sviluppo, ma anche accompagnandone i cambiamenti.

Un osservatorio sui mutamenti sociali

Mattarella ha definito le assicurazioni “uno dei termometri più sensibili dei trend demografici”. In un Paese in cui l’invecchiamento della popolazione, la bassa natalità e le trasformazioni familiari stanno ridisegnando il tessuto sociale, le compagnie assicurative sono in prima linea. Intercettano bisogni emergenti, rispondono con prodotti nuovi, interpretano le fragilità e offrono soluzioni che possono rafforzare la resilienza collettiva. Ma l’orizzonte non è soltanto domestico. L’instabilità globale impone al settore assicurativo, e al Paese intero, una visione internazionale. Le guerre in corso, l’evoluzione dei mercati, la digitalizzazione rapida e spesso disordinata pongono domande a cui servono risposte coordinate. Anche per questo, Mattarella ha ribadito la centralità delle imprese assicuratrici: “Compete loro un ruolo in questo scenario, per far sì che l’emergere di un clima di rischio non incida sui diritti dei cittadini”.

Formazione, sicurezza, innovazione

Il Presidente Mattarella accompagnato da Guido Crosetto, Ministro della difesa, lascia la base militare di Decimomannu
Il Presidente Mattarella accompagnato da Guido Crosetto, Ministro della difesa, lascia la base militare di Decimomannu

Lo spirito con cui Mattarella guarda al futuro non è solo economico. È civico. È stato lo stesso spirito che ha animato la cerimonia a cui ha partecipato poche ore dopo, presso l’aeroporto militare ‘G. Farina’ di Decimomannu, in Sardegna. Qui, insieme al Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha consegnato le ‘Aquile di pilota militare’ ai giovani che hanno completato l’addestramento nelle scuole di volo italiane. Il fulcro dell’evento è stato l’International Flight Training School, centro di eccellenza nato dalla sinergia tra l’Aeronautica Militare e il gruppo Leonardo. L’IFTS rappresenta un modello di formazione avanzata, capace di attrarre anche piloti stranieri e di posizionare l’Italia tra i Paesi leader nel settore dell’addestramento aeronautico. È una testimonianza concreta di come visione strategica, investimenti intelligenti e collaborazione tra pubblico e privato possano creare valore reale.

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