mercoledì, 21 Maggio, 2025
Sanità

Patto anti-pandemie dell’Oms: 124 Paesi dicono sì, l’Italia si astiene

La 78esima Assemblea mondiale della sanità ha adottato il primo Accordo pandemico globale, frutto di oltre tre anni di negoziati intensi e spesso complessi, nati dall’urgenza di affrontare le lacune e le disuguaglianze emerse durante la pandemia di Covid-19. L’adozione dell’accordo, avvenuta per consenso tra gli Stati membri dell’Organizzazione mondiale della sanità, punta a costruire una risposta internazionale più equa, coordinata e tempestiva alle future crisi sanitarie globali.
“Oggi il mondo è più sicuro”, ha dichiarato il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, definendo l’accordo una “vittoria per la salute pubblica, la scienza e il multilateralismo”. L’intesa, ha sottolineato, è anche una risposta concreta alla sofferenza collettiva causata dal Covid-19, che ha messo in luce la vulnerabilità di cittadini, sistemi sanitari ed economie.

Un patto per la prevenzione

Il nuovo Accordo pandemico definisce strumenti e principi per rafforzare l’architettura sanitaria globale. Tra i punti chiave: garantire l’accesso equo e tempestivo a vaccini, cure e strumenti diagnostici, nonché migliorare il coordinamento tra le nazioni. L’accordo prevede anche l’avvio di negoziati per un sistema di accesso agli agenti patogeni e condivisione dei benefici. Il meccanismo dovrà garantire, tra le altre cose, che almeno il 20% della produzione mondiale di vaccini e terapie sia destinata all’Oms per una distribuzione equa in caso di pandemia. Per rassicurare i timori legati all’ingerenza internazionale, il testo chiarisce che l’Oms non potrà imporre obblighi legislativi o sanitari ai singoli Stati, né forzare lockdown, vaccinazioni o restrizioni ai viaggi. Un passaggio che ha cercato di rispondere alle critiche provenienti da alcuni settori politici e sociali contrari a forme vincolanti di cooperazione sanitaria.

L’Italia tra gli astenuti

Se 124 Paesi hanno sostenuto l’accordo, l’Italia figura tra gli 11 Stati che si sono astenuti, accanto a paesi come Russia e Iran. Una decisione che ha acceso il dibattito politico interno e scatenato dure reazioni da parte dell’opposizione. “È un atto gravissimo, che isola l’Italia e la mette nella compagnia sbagliata”, ha dichiarato la Deputata Pd Ilenia Malavasi. Le ha fatto eco Debora Serracchiani, della Segreteria Pd, che ha parlato di un “altro colpo alla credibilità internazionale del nostro Paese”. Anche Andrea Quartini (M5S) e Raffaella Paita (Italia Viva) hanno condannato la posizione dell’esecutivo Meloni, accusandolo di cedere alle pressioni dell’area no vax e di fare “propaganda antiscientifica”.

I prossimi passi

Il percorso non è ancora concluso. Ora si dovranno definire nel dettaglio i meccanismi operativi dell’accordo, a partire dal sistema Pabs e dalla rete globale per l’approvvigionamento di prodotti sanitari. Dopo la ratifica da parte di almeno 60 Paesi, l’accordo entrerà in vigore. “Il Covid-19 è stato un disastro senza precedenti, ma anche un campanello d’allarme,” ha detto il Presidente dell’Assemblea Teodoro Herbosa. “Con questo accordo, ci impegniamo affinché nessuna futura pandemia ci trovi impreparati”.

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