È stato il sociologo Zygmunt Bauman a inventare l’espressione “Società liquida”. La modernità liquida, secondo il sociologo polacco, è “la convinzione che il cambiamento è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”. Ecco vorrei soffermarmi su questo dualismo certezza/incertezza ed applicarlo per un attimo al mondo sempre più indecifrabile della politica. Vengo subito al dunque.
Le tradizionali categorie su cui si fonda la politica sono (ancora) destra, centro e sinistra, con i suoi ultimi derivati del centro-destra e centro-sinistra. Corrispondono ancora a qualcosa nella concreta realtà sociale i termini centro, destra e sinistra? A me sembra che stiano diventando locuzioni senza contenuto. O, se preferite, concetti e definizioni che abitano soltanto nell’intelletto di chi le elabora e le pronuncia. La realtà, signori miei, ci racconta tutta un’altra storia.
Prendiamo ad esempio queste ultime elezioni amministrative a Roma e andiamo a vedere come hanno votato i vari Municipi. Le zone più ” borghesi”, quelle tradizionalmente più benestanti e acculturate della Capitale hanno votato in massa per Calenda e la Sinistra. I Municipi semiperiferici e gran parte della periferia hanno votato per la destra o per la Lega. I Municipi più periferici e popolari, tipo Tor Bella Monaca Torre Angela o Tor Tre Teste, hanno registrato un’altissima astensione, mentre nella scorse amministrative del 2016 votarono in massa per il M5S e per la Raggi.
La morale della favola? È che la sinistra prende i voti dei ceti benestanti; la destra prende i voti dei ceti meno abbienti, mentre i grillini non prendono più i voti degli degli emarginati, dei rancorosi, dei forcaioli e di tutto quel sottoproletariato indistinto che riempie le borgate e le periferie di mezzo mondo. La confusione delle lingue (e delle menti) ha raggiunto il suo massimo splendore. E purtroppo a nulla è valsa la stagione del Grillismo. Un Movimento che voleva scardinare il binomio destra/sinistra. Nelle piazze hanno vinto. Ma poi, nelle Istituzioni e nelle Amministrazioni, dove si esercita con difficoltà, con fatica e con tanti compromessi la difficilissima arte della Politica, hanno miseramente fallito.