martedì, 16 Aprile, 2024
Economia

Giorgetti: la ripresa c’è, ma servono coraggio e riforme. Sangalli: attuare il Piano di Rinascita

Dare coraggio agli imprenditori. Una prossima svolta per la ripresa dei consumi. Nuovi ammortizzatori sociali per chi ne avrà necessità.

Il lungo faccia a faccia tra la giunta di Confcommercio e il ministro dello Sviluppo Economico, ha portato una unità di intenti su punti strategici del rilancio del commercio e su come affrontare riforme e sostegni alle aziende.

È la giornata “speciale” della Giunta della Confcommercio che ospita il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Il confronto è aperto dal Report dell’ufficio studi della Confcommercio sui consumi regionali tra il 2019 e il 2021.
SANGALLI: IMPRESE TRAVOLTE
“Nel corso di questo anno durissimo”, esordisce Sangalli, “in tanti momenti drammatici, abbiamo interpretato fino in fondo il ruolo di corpo sociale, stando accanto giorno per giorno, ora per ora, al nostro mondo del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e delle professioni, il più penalizzato dall’emergenza sanitaria. Oggi la situazione è in miglioramento: la diffusione dei contagi è in costante e drastico calo, la campagna vaccinale procede, le restrizioni man mano si riducono”.  Il presidente di Confcommercio commenta le difficoltà del cammino: “Siamo arrivati a questi risultati con grande fatica. Abbiamo fatto, anche qui, la nostra parte, dai protocolli sanitari all’impegno e alla responsabilità di aver assicurato la tenuta economica e soprattutto sociale in una delle stagioni più difficili del nostro Paese”.
LA CRISI NON E’ FINITA
Sangalli ricorda i numeri del report dell’Ufficio Studi sui consumi sottolineando come la crisi non sia ancora alle spalle. “Tra l’altro”, dice il presidente della Confcommercio, “non dimentichiamo che sono ancora moltissime le imprese chiuse e per alcune, come le discoteche, non è ancora prevista una data per la riapertura. Certo, sappiamo che gli interventi pubblici dovranno ridursi, si proceda, però in modo graduale e selettivo, affrontando e rivolvendo, tra l’altro, il nodo di una moratoria lunga del debito fiscale da Covid-19”.
SERVONO RIFORME DI QUALITA’
Tanti i temi toccati dal presidente di Confcommercio e portati all’attenzione del ministro Giorgetti. “Cercando di lanciare lo sguardo oltre l’orizzonte dell’immediata ripresa, è certamente necessario guardare al futuro attraverso la lente del Piano nazionale di Rinascita, In questo orizzonte, assume particolare rilievo la crescita del tasso di partecipazione della popolazione attiva al mercato del lavoro, a partire dai più giovani. Serve una stagione di robuste politiche attive fondate sulle competenze e su servizi pubblici e privati per l’impiego di qualità. E resta ferma l’esigenza di un recupero strutturale di flessibilità sul versante dei rapporti di lavoro”.
GIORGETTI: RIPRESA DA GOVERNARE
D’accordo su tutta la linea si dichiara il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.
“In Italia è in corso una drammatica crisi demografica, in particolare nel Mezzogiorno, che assiste a un’emigrazione massiccia dei giovani in particolare verso l’estero”. Per Giorgetti la ripresa va governata perché rischia di non essere per tutti. “La ripresa toccherà in modo diverso settori e settori, ci saranno settori in cui ci sarà carenza di forza lavoro altri con il fenomeno opposto e dobbiamo sforzarci di gestire, in questa fase in cui ci saranno inevitabilmente scompensi tra filiere, di aiutare il ricollocamento dei lavoratori con una formazione e con una capacità di restyling molto veloce rispetto alla fase di crescita forte, difficile da gestire in alcuni settori”.
NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI
Il nodo immediato è sciogliere le difficoltà per mettere in campo una riforma degli ammortizzatori sociali. “Con il ministro Orlando”, annuncia Giorgetti, “abbiamo parlato e la settimana prossima ci vediamo per approfondire vari aspetti che non sono solo i nuovi ammortizzatori sociali, che pure servono, ma proprio come gestire questa fase nuova per il mercato del lavoro”.
RIPRESA AL 5%
“Dobbiamo fare gli scongiuri”, auspica il ministro, “ma il traguardo del 5%, se tutto va bene potrebbe essere raggiunto ma solo alla fine del 2022 torneremo ai livelli pre-crisi, quindi è un percorso lungo che ci dovrà vedere uniti per tornare ai consumi delle famiglie nella fase precedente alla crisi”. In questa fase di riaperture delle attività commerciali e produttive “ci sono problemi che ci portiamo dietro e ci vuole da parte delle autorità nazionali ed europee un minimo di comprensione: ad esempio la vicenda relativa alle cartelle esattoriali deve trovare un temperamento sulle sanzioni, credo che il Parlamento stia provvedendo a un rinvio”.
DARE CORAGGIO ALLE IMPRESE
Il ministro chiude il suo intervento con un messaggio di speranza per gli imprenditori: “Voglio dire agli imprenditori che non bisogna avere paura. Gli imprenditori devono avere fiducia e coraggio come hanno sempre fatto, devono salire sul ring della nuova sfida che ci viene posta in un’epoca più complicata rispetto al passato. Il governo è al loro fianco e con loro affronta questa sfida per vincerla per gli interessi dell’Italia”.
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