giovedì, 25 Aprile, 2024
Ambiente

Wwf: “Sos Leone”, al mondo solo 20mila esemplari in natura

“Degrado degli habitat naturali, bracconaggio e commercio illegale ci stanno portando via il leone africano (Panthera leo), predatore ai vertici della catena alimentare, la cui presenza non solo è necessaria per la salute dei sistemi naturali, ma sostiene le economie dei paesi e produce notevoli benefici per le comunità locali attraverso le attività legate al turismo. Oggi i leoni selvatici al mondo sono solo 20mila (in 100 anni è crollata del 90% la popolazione di leoni in Africa) e fra le cause che mettono a rischio il loro futuro si è aggiunta la pandemia da COVID-19, minaccia senza precedenti che ha avuto conseguenze significative su tutte le attività svolte nelle aree protette, aggravate dalla cronica mancanza di personale”.

A mostrarlo la recente indagine condotta in 19 Paesi dell’Africa da IUCN, World Commission on Protected Areas, in collaborazione con l’African Wildlife Foundation, che ha analizzato gli impatti su attività di base svolte normalmente nelle aree protette: dagli interventi di tutela della biodiversità alle operazioni necessarie a garantire la sicurezza di questi territori, dalla attività economiche in grado di generare introiti, alla collaborazione con gli stakeholders e le comunità locali.

L’indagine ha anche evidenziato come la pandemia abbia il potenziale di annullare i successi di conservazione già conseguiti negli anni: il COVID-19 ha fatto crollare le risorse finanziare, mostrando la quasi totale dipendenza degli introiti a sostegno delle aree protette dai turisti provenienti da paesi esteri. In assenza di misure efficaci e di progetti di conservazione dedicati i leoni diminuiranno di un ulteriore 50% nei prossimi due decenni in Africa occidentale, centrale e orientale. Per salvare questa straordinaria specie dall’estinzione, il WWF lancia il progetto “SOS Leone”: fino al 23 maggio ogni donazione al 45585 con SMS o chiamata da rete fissa sosterrà il programma globale per salvare i grandi felini del pianeta con l’obiettivo di raddoppiare entro il 2050 il numero dei leoni che vivono in natura, invertendo una tendenza che rischia di portarli verso l’estinzione.

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