giovedì, 25 Aprile, 2024
Economia

Sud: Campania prima regione esportatrice del Mezzogiorno

Le tensioni geopolitiche in diversi paesi emergenti e l’escalation protezionista, i cui effetti si stanno rapidamente acuendo, oltrepassando il perimetro della contesa sino-americana, condizionano gli scenari del commercio internazionale.

In un mondo più incerto, su quali Paesi e settori possono puntare le aziende campane per continuare a cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali? “Export Karma”, l’ultimo Rapporto Export a cura del Polo SACE SIMEST delinea, nonostante la presenza di diverse complessità, un quadro positivo per l’export italiano e delle sue regioni.

La Campania si conferma la prima regione esportatrice del Mezzogiorno, nona su scala nazionale, grazie a un aumento del 2,1% dei beni venduti nel 2018, pari a oltre 10,8 miliardi di euro. Stando allo spaccato settoriale circa un quarto del totale esportazioni è rappresentato da prodotti del settore alimentari e bevande, per un valore di € 2,7 miliardi nel 2018, registrando un +0,9%.

Significativi sono gli aumenti registrati nella farmaceutica (+7,4%, per quasi 1 miliardo) e degli apparecchi elettrici (+8,1%, € 597,5 milioni). Tra i settori che hanno guidato la crescita delle esportazioni oltre ad alimentari e bevande, segnaliamo anche mezzi di trasporto e prodotti in metallo che insieme costituiscono la metà del totale delle vendite di beni sui mercati esteri.

SACE SIMEST ha individuato i mercati più promettenti per ciascun settore di punta dell’export campano. Per quanto riguarda la farmaceutica si segnalano Cina e Repubblica Ceca: entrambi hanno registrato importanti tassi di crescita, rispettivamente del 20,4% e del 5,5%. Per il settore alimentari e bevande, invece, il Giappone è cresciuto dello 0,9% e il Brasile del 12,9%. Infine, per il settore degli apparecchi elettrici, SACE SIMEST suggerisce la Polonia, cresciuta dell’8,8% e la Corea del Sud (+24,1%).

Tra le principali destinazioni, la Francia è la prima meta per valore dell’export (€ 1,1 miliardi, +5,5% nel 2018), destinazione di circa un quarto delle esportazioni del settore dei mezzi di trasporto. Seguono gli Stati Uniti (€ 1 miliardo, +9,1%), Paese d’arrivo sempre per i mezzi, ma anche dei prodotti alimentari e tessili, e la Germania (€ 1 miliardo, +8,5%), soprattutto per i prodotti in metallo e del food and beverage.

La Svizzera registra una variazione molto positiva rispetto all’anno precedente (+8,7%) trainata dall’andamento favorevole della farmaceutica: il 76,9% dei prodotti farmaceutici campani sono infatti esportati in Svizzera. Il Regno Unito, infine, si classifica come prima meta per gli alimentari e bevande e gli apparecchi elettrici (il 20% delle esportazioni totali di tale settore) e la seconda per i prodotti in metallo. (Italpress)

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Clima, Covid ed export. Prudenza e ottimismo

Ubaldo Livolsi

Prezzi in crescita. Confcommercio: balzo dell’inflazione, aumento del 2.9. Effetto domino dei costi energetici

Angelica Bianco

L’Ucraina aumenta export agricolo del 65%

Gianmarco Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.