giovedì, 25 Aprile, 2024
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Troppi poveri senza medicine. Fino al 15 raccolta del farmaco

“I poveri hanno bisogno di medicine, ma non possono acquistarle; tante realtà assistenziali che si prendono cura di loro, hanno risentito della pandemia, e hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per offrirlo, a loro volta, ai poveri che chiedono loro rifugio”. Sono le priorità che hanno fatto scattare anche per questo anno, “nonostante la pandemia” la Giornata di Raccolta del Farmaco. Iniziativa che non è solo un impegno a un miglior e consapevole uso delle medicine, ma, soprattutto, una iniziativa di solidarietà verso quanti non hanno risorse per poterle acquistare. Pandemia, crisi socio economica con un ulteriore aumento della povertà sono i fattori che impediscono a una fascia consistente di cittadini di rinunciare agli acquisti. Per venire incontro a queste esigenze la Giornata di Raccolta del Farmaco durerà una settimana, da martedì 9 a lunedì 15 febbraio. Nelle oltre 5mila farmacie che aderiscono in tutta Italia che sono riconoscibili perché espongono la locandina dell’iniziativa, sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti, che nel 2020 sono stati 541.175 pari a 4.072.346 euro, saranno consegnati a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo loro, gratuitamente, cure e medicinali.

L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 17mila farmacisti, titolari e non che, oltre ad ospitare la Giornata la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, l’iniziativa sarà supportata da ben 20mila volontari. Se l’evoluzione della pandemia e le norme in vigore lo consentiranno, staranno fuori dalle farmacie, un solo volontario per farmacia, condizioni climatiche permettendo, per invitare i cittadini a donare un farmaco. Se le condizioni non lo consentiranno, forniranno un supporto attraverso attività di call center.

Nel 2020, 434mila persone indigenti hanno avuto bisogno di medicinali, ma non hanno potuto acquistarli per ragioni economiche e 173mila di essi hanno rinunciato a curarsi perché a causa dei timori dei contagi Covid, non hanno chiesto aiuto agli enti assistenziali. Oppure, hanno chiesto aiuto ma, in molti casi, gli enti che fornivano loro sostegno, avevano subito l’impatto della pandemia: il 40,6% ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto. Gli indigenti, quindi, sono stati ulteriormente deprivati della necessaria protezione sociale. Non bisogna dimenticare che, chi è povero, può spendere, per le medicine, circa ¼ rispetto al resto della popolazione: solo 6,38 euro al mese, contro 28,18 euro.

Per il Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli, “Mai come in questa fase drammatica per il nostro paese la Giornata di raccolta del farmaco assume un valore, anche simbolico, fondamentale”, osserva Mandelli, “la pandemia ha esasperato tendenze che erano già in atto, come la crescita della povertà sanitaria, ed è fondamentale che tutta la collettività si mobiliti concretamente per rispondere al bisogno dei più fragili. Come sempre i farmacisti italiani si sono messi a disposizione della Fondazione Banco Farmaceutico per far sì che la GRF, che quest’anno dura una settimana, si confermi come uno dei più importanti momenti di solidarietà nel nostro paese”.

“Nonostante le grandi difficoltà”, sottolinea Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, “e l’incertezza rispetto alla possibile ed eventuale presenza dei nostri volontari, abbiamo deciso che la Giornata di Raccolta del Farmaco andava fatta. Perché ce n’è bisogno come mai prima d’ora. Anzitutto, per un’esigenza concreta: i poveri hanno bisogno di medicine, ma non possono acquistarle; tante realtà assistenziali che si prendono cura di loro, hanno risentito della pandemia, e hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per offrirlo, a loro volta, ai poveri che chiedono loro rifugio”.

Daniotti, inoltre, sottolinea un altro aspetto: “Il nostro Paese, per non cedere allo sconforto e poter tornare a guardare al futuro con speranza, ha bisogno di un moto collettivo di umanità e di grandi esempi di carità. La Giornata di Raccolta del Farmaco è uno di questi esempi, come Papa Francesco, ricevendo Banco Farmaceutico in udienza il 19 settembre 2020, ha voluto sottolineare, affermando: “Grazie di quello che fate. La Giornata di Raccolta del Farmaco è un esempio importante di com09e la generosità e la condivisione dei beni possono migliorare la nostra società”. Per questo, invitiamo chiunque possa permetterselo ad andare in farmacia – ad andarci appositamente, magari – per donare un medicinale per chi non può permetterselo”. A partecipare ogni anno innumero crescente di farmacie.

“Anche quest’anno sono numerose le farmacie che partecipano alla Giornata di Raccolta del Farmaco”, racconta Marco Cossolo, presidente di Federfarma Nazionale, “meritevole iniziativa che assume un significato ancor più profondo nell’attuale contesto di emergenza sanitaria. La pandemia ha infatti contribuito ad aggravare la situazione delle persone più fragili e disagiate, che non riescono a curarsi adeguatamente”.

“Aderendo a questa campagna”, prosegue Cossolo, “le farmacie, animate per vocazione da spirito di solidarietà, tendono concretamente una mano a coloro che, a causa di crescenti difficoltà economiche, sempre più spesso sono costretti a fare rinunce peggiorando il proprio stato di salute o quello dei familiari. In farmacia veniamo a contatto, tutti i giorni, con queste tristi realtà. Durante la Giornata di Raccolta del Farmaco le farmacie confermano la propria vicinanza ai cittadini e l’impegno costante al miglioramento della vita collettiva”.

La GRF si volge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio di Aifa e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili, FederSalus e BFResearch.

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