giovedì, 28 Marzo, 2024
Sanità

Aree rurali dimenticate dai servizi sanitari domiciliari. Spariti dalla legge di Bilancio i fondi previsti

Gli agricoltori e i residenti nelle Aree rurali sono i cittadini più penalizzati dai servizi sanitari. Inoltre anche i 40 milioni previsti ad hoc per questo tipo di impegno si sono “volatizzati” dalla legge di Stabilità. La critica arriva dalla Confederazione italiana Agricoltori (Cia) che ricorda come: “L’assistenza domiciliare ha estremo bisogno di essere sostenuta con risorse mirate”. Entrando nel merito la Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, rivela.

“La Legge di Stabilità sembra però voler dimenticare tale urgenza, soprattutto nelle aree rurali e ancora di più in emergenza Covid”. La Confederazione con disappunto sottolinea come l’emendamento svincola la tassazione “di scopo” sul tabacco riscaldato, pensata proprio per  finanziare il servizio sanitario essenziale sul territorio. Per Anp-Cia, dunque, la  legge finanziaria “ha di fatto cancellato l’unico sostegno previsto per l’assistenza domiciliare oltre che mesi di dialogo istituzionale a salvaguardia degli anziani e delle comunità rurali sempre più penalizzate dal punto di vista sanitario”.

“Con il provvedimento del Governo svanito in una notte”, sottolinea Anp-Cia, “l’assistenza domiciliare perde risorse pari a circa 40 milioni di euro come prevedeva la manovra iniziale sul tabacco riscaldato. Risorse di
cui ora non si conosce nuova destinazione”. “Ancora una volta”, osserva il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, “sono i cittadini e i soggetti più fragili, come gli anziani, a pagarne le conseguenze perché non si riconoscono le reali priorità del Paese né si recepiscono la raccomandazione di accademici e medici che chiedono soprattutto, in piena pandemia”, conclude Del Carlo, “di potenziare l’assistenza territoriale”.

“Da tempo anche attraverso il progetto ‘Il Paese che Vogliamo’, ricorda il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, “stiamo sollecitando un intervento concreto a rafforzamento dell’assistenza domiciliare nelle aree rurali d’Italia. Tabacco o meno, indipendentemente dall’origine delle risorse, è un problema che va risolto subito, sia per migliorare l’efficienza sanitaria nei territori che per garantire un servizio che nelle aree interne”, conclude il presidente di Cia, “funge anche da supporto sociale dove mancano i servizi e garantisce la tenuta delle comunità”.

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