sabato, 20 Aprile, 2024
Silvio Brusaferro
Salute

I contagi. Brusaferro (Iss): evoluzione del virus, ora è presente in tutte le Regioni. Necessari blocchi e tracciamenti

“Ci sono regioni dove la circolazione è particolarmente elevata ma l’idea importante di questa evoluzione è che il virus, a differenza della prima ondata, circola in tutte le Regioni”. A sottolinearlo senza nascondere timori e preoccupazioni è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in audizione alla Commissione Affari Sociali alla Camera sul Rapporto dell’Iss e del ministero della Salute sul tema: “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale”, report accompagnato dai dati sullo stato attuale del monitoraggio e del tracciamento dei contagi. La situazione è di particolare difficoltà, con una emergenza diffusa in tutto il Paese.

“La circolazione del virus è particolarmente attiva, sostanzialmente in tutti i Paesi europei. In Italia c’è una incidenza molto elevata con un picco significativo nelle ultime settimane”, osserva Brusaferro, “Oggi ci troviamo in una fase di escalation. Dopo un periodo di transizione, ora siamo in una fase di escalation e dobbiamo in parte usare misure di contenimento e in parte misure di mitigazione. L’età mediana delle persone che contraggono l’infezione ha avuto un andamento all’inizio che ha sfiorato i 70 anni, poi a ferragosto è arrivata a valori sotto i 30 anni e si è stabilizzato a fine settembre e ottobre intorno ai 40 anni ma ora lentamente sta crescendo. Questo è un elemento di attenzione perché vuol dire che un alto numero di persone anziane contrae l’infezione”, ha spiegato il presidente Iss. Il problema rimane il come rallentare i contagi e permettere agli ospedali di ridurre la pressione sui ricoveri e soprattutto sui posti di terapie intensive.

“Dobbiamo cercare, come Paese, di garantire, dove ci sia un bisogno di ricoveri in degenza ordinaria o in terapia intensiva, che venga garantito”, mette in evidenza il presidente dell’Istituto superiore di sanità, “Alcune regioni hanno supero la soglia critica dei posti in terapia intensiva, altre regioni sono vicine. Il significato è che fatto 100 l’offerta di posti letto in degenza ordinaria di area medica, oltre il 40% di occupazione per pazienti Covid vuol dire dover riprogrammare le attività per dare priorità alla clinica dei pazienti con Sars-CoV-2, dilazionando ricoveri per altre patologie. E diverse Regioni hanno superato la soglia critica”.

Di fronte alla nuova ondata di emergenza non c’è molto altro da fare che ridurre i contatti e mettere in campo tutte le misure di contenimento.

“Il tracciamento è la prima frontiera di contrasto al virus”, ricorda infine Brusaferro, “La presa in carico a domicilio viene dopo. Le misure di contenimento servono ad abbassare la curva anche per riuscire a riprendere in mano il tracciamento dei contagi”.

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