sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Nuovo Ponte di Genova, in un libro immagini e voci dei protagonisti

“Il nuovo ponte di Genova. Cronaca di una rinascita”. In un volume Webuild-Rizzoli le immagini e le voci dei protagonisti della costruzione del “grande vascello bianco”, come l’ha chiamato Renzo Piano, che del nuovo Ponte è la mente. Ne parla oggi “La Lettura” del Corriere della Sera. E’ “la chiglia di una nave fatta apposta per reggere grazie alle pile, come la nave è sorretta dall’onda di prua e da quella di poppa”, spiega l’archistar. Una nuova pagina per una città ancora ferita dal crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018 e che inaugurerà la nuova opera lunedì 3 agosto, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il viadotto sul Polcevera è nato da un’idea di Renzo Piano, è stato progettato da Italferr e realizzato dal Gruppo Webuild (il nuovo nome di Salini Impregilo) insieme con Fincantieri. Il libro raccoglie, tra l’altro, i contributi dei protagonisti, come l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, e l’intervista allo stesso Piano, accompagnati da un servizio fotografico di Filippo Vinardi, che ripercorre le fasi di realizzazione del ponte e dà un volto a ingegneri, tecnici e operai specializzati, una squadra di mille persone impegnata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dal 25 giugno 2019, giorno di inizio del grande cantiere. L’investimento complessivo per la realizzazione del viadotto ammonta a 202 milioni di euro. Il libro consente anche di sentire la voce dei protagonisti grazie ai contenuti in realtà aumentata, scaricando l’app di Webuild e inquadrare con la fotocamera i marcatori presenti nelle pagine. Il cantiere ha dovuto fare i conti, tra l’altro, con l’emergenza Covid-19. Dopo che uno dei lavoratori è risultato positivo, sono stati messi in quarantena tutti gli operai, circa 40, che erano stati a contatto con lui. A pochi giorni dall’inaugurazione, domani il maestro Antonio Pappano dirigerà l’Orchestra di Santa Cecilia ai piedi del nuovo ponte. Un concerto a porte chiuse, ma in diretta streaming sui social e sul sito di Webuild, per onorare le vittime e offrire un tributo a tutti coloro che hanno costruito l’opera. (Italpress)

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