venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

Assistenti civici e commissari dell’ospitalità per salvare il turismo

Recentemente Il ministro Boccia ha annunciato di emanare un bando per 60mila Assistenti Civici, ma forse ne servirà qualcuno di più secondo il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Questi assistenti avranno il compito di aiutare a regolare i flussi nei luoghi pubblici e portare il cibo agli anziani. Non saranno guardie, potranno solo ricordare le regole.

Gli assistenti civici serviranno a garantire l’osservanza delle misure sul distanziamento sociale, non potranno fare multe, ma potranno segnalare eventuali inosservanze, e si occuperanno anche di altre attività di volontariato.

Gli Assistenti Civici potranno essere impiegati dai sindaci italiani “per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione”. Il loro compito principale, dunque, sarà verificare che, in questa fase di ripartenza e di riapertura delle attività della ristorazione, le persone rispettino le norme di sicurezza ed evitare così che il numero dei contagi torni a salire.

La scelta difficile della politica è quella di guardare con la massima cautela sia i dati dei contagi che quelli della situazione drammatica dell’economia globale. Di fronte a questo bisogna trovare il giusto compromesso per la tutela degli individui. 

La storia ci indica la strada maestra da percorrere per evitare di commettere errori. Nel turismo la storia è una vera e propria fonte di insegnamento. Studi e ricerche dell’Osservatorio Internazionale Emergenza Turismo convergono del dichiarare che è possibile adottare modelli risalenti addirittura ai greci, che adottarono principi di ospitalità molto affascinanti. I Greci consideravano l’ospite sacro, un emissario degli Dei e per loro rispetto coniarono le Tavole dell’ospitalità, con incise le tre regole.

Regole che a distanza di secoli sono attuali più che mai; semplici gesti che rendono l’ospitalità un momento di grande gioia e fratellanza per chi la riceve e per chi la dona.

I Greci istituirono quelli che potremmo chiamare i Commissari dell’ospitalità; essi avevano il compito di vigilare affinché queste regole venissero conosciute e messe in atto da tutti. Regole semplici ma efficaci. 

Il concetto di accoglienza e ospitalità è stato sempre un’eccellenza nel meridione d’Italia, forse proprio a causa dell’influenza greca, ed è grazie ad essa che nonostante la carenza di strutture e infrastrutture, il meridione d’Italia ha sempre risposto con una grande ospitalità.

Nella valutazione della proposta del Ministro Boccia, la possibile soluzione ci è giunta attraverso gli studi del citato OIET sull’origine del turismo, e sono stati proprio questi studi che ci hanno fatto rivedere in chiave moderna il ruolo dei Commissari dell’ospitalità greca. 

In questa fase pandemica, il ruolo dei Commissari dell’ospitalità potrebbe essere quello di vigilare, per conto delle amministrazioni comunali, che le disposizioni di sicurezza previste dai vari decreti vengano rispettate, così come le norme di distanziamento sociale e allo stesso tempo, avere un ruolo di perfezionamento dello stile italiano dell’accoglienza e migliorare la qualità del modello turistico istituzionale.

L’incoming è l’essenza stessa del percorso dell’esperienza turistica, è la precondizione per poter avere successo e conseguentemente avviare una promozione efficace; l’accoglienza è l’inizio del rapporto interpersonale che si deve creare tra turista e ospite, trasmettere sicurezza e il rispetto delle regole è l’elemento essenziale per la ripresa economica e turistica dell’Italia. Non ci saranno dépliant o manifesti in grado di far sentire immediatamente sicuro il turista che nella classifica della scelta di una località metterà al primo posto la sicurezza sanitaria e successivamente il luogo e l’offerta economica.

Il compito del Commissario dell’ospitalità sarà proprio quello di trarre da questo periodo apocalittico, un potenziale incremento del movimento turistico nazionale ed internazionale.

Il Commissario dell’ospitalità sarà il professionista al quale verrà affidata la gestione e la promozione turistica di una città o di un territorio geolocalizzato.  Si tratta di una figura che avrà comunque rapida crescita all’interno di un mercato vasto, articolato e sempre più competitivo; il Commissario analizzerà il mercato, studierà l’armonizzazione degli elementi del “prodotto” disponibile sul territorio ad egli assegnato e definirà nuovi prodotti e servizi turistici. 

Invitiamo il ministro Boccia a valutare una integrazione del bando per il reclutamento degli assistenti civici con elementi di gestione turistica; la figura professionale ne risulterà più completa.  

L’ Osservatorio Internazionale Emergenza Turismo ha a questo proposito predisposto un’attività formativa specifica internazionale, che vede impegnati esperti italiani, dell’Argentina, Brasile, Cina, Perù, Spagna,  Ucraina.

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