mercoledì, 2 Luglio, 2025
Società

Prezzi dei servizi in lieve rialzo: frenata nei trasporti e nella telefonia mobile

Aumentano consulenze e attività professionali, calano logistica e telecomunicazioni

Nel primo trimestre del 2025 i prezzi dei servizi venduti dalle imprese ad altre imprese, o alla pubblica amministrazione, sono aumentati dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, secondo la rilevazione dell’Istat, In parole semplici, si tratta dei prezzi richiesti per fornire un servizio non al consumatore finale ma a un altro soggetto economico, come un’azienda o un ente. Su base annua, cioè rispetto allo stesso periodo del 2024, l’aumento è stato del 4%, in rallentamento rispetto al trimestre precedente in cui era stato del 4,8%.

Professionisti e consulenti spingono al rialzo

Il comparto che ha spinto maggiormente i prezzi verso l’alto è quello delle attività professionali, scientifiche e tecniche. Qui rientrano architetti, ingegneri, consulenti e altri servizi specializzati. I prezzi di questi servizi sono cresciuti dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,2% rispetto a un anno prima. L’aumento più marcato si è registrato tra le “altre attività professionali e tecniche”, con un +2,7%, mentre gli studi di architettura e ingegneria hanno visto un incremento dello 0,8%. I servizi di consulenza gestionale sono saliti dello 0,4%.

Segnali contrastanti nei trasporti

I trasporti e il magazzinaggio, ossia l’insieme delle attività legate alla movimentazione e alla conservazione delle merci, hanno mostrato un calo complessivo dello 0,3%. Ma il dato è frutto di andamenti opposti. Da un lato, i prezzi per il trasporto merci su strada sono saliti del 2% e quelli del trasporto marittimo dell’1%. Dall’altro, sono diminuiti i prezzi legati alla logistica, con un calo del 3% per i servizi di magazzinaggio e di supporto al trasporto. All’interno di questa voce spicca il -4,2% delle attività di supporto connesse ai trasporti, come spedizionieri e operatori doganali. Anche il trasporto aereo ha registrato un lieve ribasso dello 0,3%.

Telecomunicazioni mobili in forte calo

Tra i servizi di informazione e comunicazione, che includono software, hosting, consulenze informatiche e telefonia, si registra nel complesso una leggera diminuzione dei prezzi pari a -0,3%. Ma a pesare è stato soprattutto il crollo dei prezzi delle telecomunicazioni mobili, che hanno segnato un -6% rispetto al trimestre precedente. In controtendenza le telecomunicazioni fisse, in calo più contenuto (-2,5%) ma in forte crescita annua (+14,7%). L’intero comparto ha comunque mantenuto una variazione positiva tendenziale pari al 5,3%.

Servizi di supporto e noleggio ancora in crescita

I prezzi dei servizi di supporto alle imprese, come la vigilanza, la fornitura di personale e le attività di call center, sono saliti complessivamente dello 0,4%. Anche in questo caso si registra una crescita su base annua, pari al 4,4%. L’unica eccezione all’interno del comparto è rappresentata dal noleggio e leasing operativo, come quello di auto o macchinari, che è sceso dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Tra le singole voci si distingue la voce “supporto alle funzioni d’ufficio” che ha segnato +1% con un +6,7% rispetto al primo trimestre 2024.

Mercato totale in linea con il settore business

L’Istat misura anche l’andamento dei prezzi dei servizi considerando sia le vendite alle imprese sia quelle ai consumatori finali. È il cosiddetto indice Business-to-All. In questo caso, la variazione congiunturale è la stessa: +0,4%. Su base annua però la crescita è stata leggermente più contenuta, pari al 3,8%. Tra i settori con i maggiori rialzi si trovano le attività immobiliari (+3,5%) e i servizi di alloggio (+1%), mentre il comparto del trasporto aereo ha registrato un calo marcato dell’8,6%.

Come vengono raccolti i dati e a cosa servono

L’indice dei prezzi alla produzione dei servizi viene costruito attraverso rilevazioni trimestrali condotte su un campione di circa 1200 imprese. A ciascuna azienda viene chiesto di comunicare il prezzo medio dei servizi venduti, al netto dell’IVA. Per alcune categorie, come le telecomunicazioni o i servizi informatici, si utilizzano dati amministrativi. Questo indicatore è importante perché consente di monitorare le dinamiche di prezzo prima che i servizi arrivino al consumatore finale. Inoltre è utilizzato come riferimento nei contratti pubblici e per calcolare statistiche europee sull’inflazione.
La prossima rilevazione sarà pubblicata il 2 settembre e riguarderà il secondo trimestre del 2025.

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