“Nella chiesa non c’è posto per la copertura degli abusi. Vescovi, non coprite gli abusi!”. Si è concluso alla presenza di 40mila fedeli il viaggio apostolico del Papa, che ha celebrato ieri mattina l’Angelus allo stadio Re Baldovino di Bruxelles dopo un breve incontro con l’uscente Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Durante la messa, iniziata come da programma attorno alle 10, Francesco si è interfacciato nuovamente con alcuni dei principali temi toccati in questi giorni. È arrivata infatti una condanna definitiva contro gli abusi sui minori, tema che le autorità del Belgio non hanno esitato ad affrontare in più di un’occasione. A seguire, un appello pieno di dolore contro la guerra, specialmente dopo le ultime notizie di cronaca provenienti dal Medioriente: “Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli ostaggi e si permetta l’aiuto umanitario. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina”. E per concludere è poi arrivato un annuncio che farà discutere, ossia l’avviamento del processo di beatificazione di Re Baldovino, sovrano anti-abortista. “Che il suo esempio di uomo di fede illumini i governanti. Chiedo che i Vescovi belgi si impegnino per portare avanti questa causa”. Il rientro in Vaticano è avvenuto attorno alle 15, dopo una breve cerimonia di addio presso la base aerea di Melsbroek.
Un breve riassunto del viaggio
Il 46esimo viaggio apostolico del Pontefice si è rivelato più impegnativo di quanto prospettato, specialmente in alcune occasioni, durante le quali il Santo Padre ha dovuto dar prova di tutta la sua autorevolezza. Infatti, dopo una pesante dichiarazione sugli abusi arrivata direttamente dal Primo Ministro belga De Croo, il quale ha affermato tutta l’insufficienza dell’istituzione ecclesiastica nel gestire la delicata questione della pedofilia tra i membri del clero, nel pomeriggio di sabato il Papa ha dovuto fare i conti anche con un altro argomento caldo: la questione del sacerdozio femminile. Infatti, il rettore dell’università di Lovanio Luc Sels, sociologo noto per le sue posizioni ultra-progressiste, ha intavolato un discorso a riguardo, ponendo domande forti: “La Chiesa non potrebbe essere una comunità più accogliente se ci fosse un ruolo importante per le donne, incluso il sacerdozio?”.
Comunità LGBT
Non è poi mancato anche un riferimento alla comunità LGBT, che in passato era stata causa di alcune gaffe da parte del Vescovo di Roma: “La Chiesa non guadagnerebbe maggiore moralità nel nostro angolo del mondo se offrisse una maggiore apertura alla comunità Lgbtqia+?”. Dal canto suo, Francesco ha saputo reagire solidamente, concentrandosi su un’ampia e dotta riflessione sulla necessità di coltivare il valore delle accademie, nuclei imprescindibili della cultura europea: “Non si tratta di moltiplicare le nozioni e le teorie, ma di fare della formazione accademica e culturale uno spazio vitale, che comprende la vita e parla alla vita”. Si attendono ulteriori sviluppi da parte della Chiesa di Roma in occasione della prossima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà da mercoledì 2 ottobre a domenica 27 ottobre 2024. Proseguiranno così i lavori sul tema ‘Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione’.