giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

A Cuneo asta benefica per l’Ospedale “Santa Croce”

Il connubio tra arte e medicina da sempre è fonte di iniziative di grande impatto sociale e culturale. Questa volta pittori, illustratori, scultori sono chiamati a mettere la loro creatività al servizio di chi, in questo periodo, è in prima linea nella lotta per salvare vite umane.

Succede a Cuneo, la cittadina piemontese cara al grande Totò (il principe di Bisanzio Antonio de Curtis) dove, da venerdì 24 a domenica 26 aprile, di svolgerà una vera e propria asta per raccogliere fondi destinati all’Ospedale “Santa Croce”.

A promuovere l’iniziativa è stata Roberta Formisano, studentessa in Medicina veterinaria a Torino, classe ‘93, nonché artista lei stessa.

La Formisano viene da una famiglia che si può definire “consacrata” all’arte, dal momento che il papà Pino insegna al liceo artistico “Ego Bianchi” di Cuneo e la madre, Lidia Cirillo, alla scuola primaria di Borgo San Giuseppe: entrambi hanno un curriculum artistico di tutto rispetto, avendo partecipato nell’arco del loro lungo sodalizio artistico e familiare a numerose mostre, rassegne, ecc. con citazioni nei cataloghi più prestigiosi.

A quanto pare sarebbe stato proprio il papà a spingerla a gettarsi anima e corpo in questo progetto, coinvolgendo artisti ed ex studenti, per dimostrare la vicinanza del mondo dell’arte cuneese in un momento così difficile per tutti.

All’asta benefica, che verrà sviluppata su Instagram, ma anche su altri social come Facebook, gli artisti potranno partecipare con la propria opera partendo da una base di 50 euro, che potranno essere rilanciati da altri acquirenti con un minimo di 10 o 20 euro. Quando l’asta finirà, ogni artista tirerà le somme e decreterà l’eventuale vincitore. Il ricavato sarà interamente devoluto all’ospedale Santa Croce di Cuneo. In questo momento in cui siamo costretti all’isolamento per spezzare la catena del contagio è necessario dimostrare, con fatti concreti, la vicinanza e la solidarietà a medici ed operatori socio sanitari in prima linea negli ospedali italiani.

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