Secondo le autorità, circa quattro persone hanno perso la vita e migliaia di abitazioni sono state danneggiate dalle inondazioni di sabato nella Romania orientale. Decine di migliaia di famiglie sono senza elettricità in Romania e Repubblica Ceca. Emergenza meteo anche in Polonia, Slovacchia, Ungheria, Germania meridionale e Austria. A Praga, che ha subito gravi inondazioni nel 2002, sono state adottate misure preventive. In Romania, le inondazioni hanno colpito otto contee. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha visitato Galati, duramente colpita, dove quattro persone sono morte, circa 5.000 case sono state danneggiate e 25.000 sono rimaste senza elettricità. Nella Repubblica Ceca, colpite le zone settentrionali e nordorientali e 51.000 famiglie sono senza elettricità. Il ministro dell’Ambiente Petr Hladik ha esortato la popolazione delle aree più colpite a prepararsi a evacuare. Dopo le inondazioni del 2002, che hanno travolto la metropolitana e costretto decine di migliaia di persone ad evacuare, Praga ha investito in misure preventive. Sono state installate barriere anti-inondazione mentre le ferrovie ceche hanno interrotto i servizi su decine di tratte. A Brno un ospedale ha evacuato i pazienti per precauzione. A Glucholazy i vigili del fuoco hanno accatastato sacchi di sabbia lungo un fiume e alcuni residenti sono stati evacuati. Il ministro degli Interni polacco Tomasz Siemoniak ha affermato che nelle prossime 24 ore si prevede pioggia intensa nella zona di confine con la Repubblica Ceca. “Stiamo affrontando una notte critica, è necessaria la piena mobilitazione”, ha affermato il primo ministro Donald Tusk. Le autorità della Slovacchia hanno lanciato l’allarme per il rischio di inondazioni a Bratislava mentre l’Ungheria prevede che il livello del fiume raggiungerà livelli record. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha affermato che la situazione sta peggiorando, soprattutto nella Bassa Austria.