lunedì, 14 Ottobre, 2024
Cultura

Arte e mare si incontrano al borgo di Sant’Agostino

Gli Occhi del Mare: una rassegna culturale che inaugura con una mostra site-specific immersa nella natura

La Riserva Sant’Agostino, storica tenuta e azienda agricola situata a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, inaugura la prima edizione de ‘Gli Occhi del Mare’. Il progetto culturale, patrocinato dal Comune di Montalto di Castro e dell’Italian Blue Route, aprirà al pubblico domenica 15 settembre 2024, con un open-day dalle ore 12 alle ore 20, e ospiterà la prima mostra, ‘Rari Nantes’, opera site-specific dell’artista Paolo William Tamburella, a cura della storica dell’arte Mirta d’Argenzio.

Un dialogo tra arte e territorio

Il progetto nasce dalla volontà di Giacinto Guglielmi e Clementina Calleri, eredi della tenuta Sant’Agostino, una proprietà della famiglia dei marchesi Guglielmi, da sempre impegnata nella protezione della biodiversità e nella salvaguardia delle colture tradizionali. L’obiettivo è creare un dialogo con il territorio circostante, mettendo al centro il mare come tema principale. La rassegna Gli Occhi del Mare è pensata per valorizzare il patrimonio naturalistico del luogo, attraverso specifici progetti culturali e aprendo per la prima volta al pubblico l’antico borgo di Sant’Agostino.

Rari Nantes: un’opera tra storia e contemporaneità

Rari Nantes è un’opera che esplora la connessione tra mare e terra, utilizzando l’immaginario tradizionale di ex-voto marinari, simboli storici di gratitudine per la protezione in mare. Tamburella trae ispirazione dalla sua visita alle calle di Venezia, dove è stato colpito dagli ex-voto dei marinai, sviluppando una versione contemporanea e visionaria di queste immagini. L’opera si ambienta negli spazi dismessi di una parte del borgo, in una vecchia stalla affacciata sul mare, dove le immagini dei voti emergono come improvvise apparizioni, un invito alla contemplazione di un paesaggio straordinario.

L’arte di Paolo William Tamburella

Paolo William Tamburella, nato a Roma nel 1973, ha un percorso artistico caratterizzato dalla continua ricerca di nuovi significati e prospettive attraverso il viaggio e l’interazione con diverse culture. Dopo aver iniziato la sua carriera a Roma, Tamburella ha vissuto a Londra e New York, dove ha esposto con la gallerista Annina Nosei. Il suo lavoro ha subito una trasformazione radicale dopo un viaggio nel sud dell’India, orientandosi verso installazioni site-specific e performance che esplorano la monumentalità e la rappresentazione.

Tamburella ha partecipato alla 53ª Biennale di Venezia e alla 2ª Biennale di Singapore, e ha esposto in diverse gallerie e musei internazionali, tra cui il Macro di Roma e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Le sue opere nascono spesso dall’interazione con persone comuni e oggetti di uso quotidiano, trasformati in potenti simboli espressivi che riflettono la tensione tra il poetico e l’esperienza vissuta.

Un progetto di rinascita culturale

Gli Occhi del Mare rappresenta un’esortazione a riscoprire il senso profondo delle cose attraverso l’arte e la natura. L’iniziativa punta a stimolare un dialogo con il paesaggio della bassa Maremma e il litorale dell’alta Tuscia, dove il mare diventa metafora esistenziale di viaggi e sfide umane. Il titolo del progetto è ispirato a una citazione dal libro ‘Oceano Mare’ di Alessandro Baricco, che evoca la capacità di vedere oltre l’orizzonte visibile.

La mostra, pensata per offrire una visione immersiva e contemplativa, invita i visitatori a respirare il creato con gratitudine e a riflettere sull’impatto simbolico del mare nelle loro vite. L’evento sarà un’occasione per esplorare un territorio ancora intatto e per partecipare a un’esperienza che coniuga arte, cultura, storia e natura in un unico, armonioso abbraccio. Per visitare la mostra è necessaria la registrazione, scrivendo a riservasantagostino@gmail.com.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Scuola. Fuori 250mila precari. Turi (Uil): “Inaccettabile”

Giulia Catone

Cinema, arte, sostenibilità alla terza edizione del Capalbio Film Festival

Redazione

Nasce il centro di ricerca nazionale sulla biodiversità

Lorenzo Romeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.