venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Coldiretti, ecco come le imprese potranno accedere agli aiuti economici dello Stato. La Confederazione, tre i canali per avere i fondi: Ismea, Pmi, e Sace

Tre “canali” per ottenere i sostegni economici previsti dal Governo per l’agricoltura. Si tratta di tre possibilità a cui le imprese potranno rivolgersi, il canale Ismea, quello Sace, e quello Pmi. A darne notizia è la Coldiretti che ricorda come anche le imprese agricole potranno beneficiare delle opportunità previste dal cosiddetto Dl Liquidità. Sarà lo Stato a farsi garante per agevolare l’erogazione di finanziamenti da parte delle banche alle aziende in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus.

“Il provvedimento interessa sia le aziende che presentano il bilancio sia quelle che presentano la semplice dichiarazione Iva e prevede diversi canali”, spiega la Coldiretti, “Il primo viene gestito dalla Sace, società partecipata da cassa Depositi e Prestiti, che riguarda soprattutto le grandi imprese. Il secondo si appoggia sul fondo centrale di garanzia PMI.

Per il settore agricolo, che potrà comunque beneficiare di entrambe le opportunità in base alla dimensione aziendale, è stata inoltre prevista una terza opportunità sotto forma di una dotazione finanziaria esclusiva di 100 milioni assegnati all’Ismea per il 2020”.

Vediamo più nel dettaglio quali sono le opportunità  messe a disposizione dal Dl Liquidità.

Il canale riservato Ismea è rivolto alle imprese agricole e della pesca prevede un importo massimo finanziabile di 5 milioni di euro, da restituire in massimo 6 anni. La garanzia è senza costi e copre l’80% del finanziamento e consente la rinegoziazione di prestiti precedenti con l’aggiunta del 10% di liquidità.

È possibile finanziare i seguenti interventi: realizzazione di opere di miglioramento fondiario; ricerca, sperimentazione, innovazione tecnologica e valorizzazione commerciale dei prodotti; costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili per lo svolgimento delle attività agricole o di quelle connesse; acquisto di nuove macchine e attrezzature per lo svolgimento delle attività agricole o di quelle connesse; operazioni di rinegoziazione del debito, destinate in particolare alla trasformazione a lungo termine di precedenti passività contratte e breve ed a medio termine.

Il canale piccole e medie imprese, Pmi ha come sostegno il Fondo centrale di garanzia PMI, e si rivolge alle piccole e media imprese (fino a 499 dipendenti) e copre: il 100% per prestiti fino a 25.000 euro; il 90% per prestiti fino a 800.000 euro (estendbile al 100% con garanzia Confidi); il 90% per prestiti fino a 5 mln di euro (tetto massimo) estendibile al 100% con garanzia in riassicurazione. La durata è di massimo 6 anni.

Il finanziamento garantito non potrà superare il 25% del fatturato italiano dell’impresa o il doppio della spesa salariale annua sostenuta nel 2019, o il fabbisogno per costi di capitale di esercizio e per investimenti nei 18 mesi successivi (12 per le grandi imprese con meno di 499 dipendenti). C’è poi il canale Sace.

La garanzia Sace riguarda principalmente le grandi imprese. Quelle con fatturato minore o uguale a 1,5 mld € o con meno di 5000 dipendenti avranno garantito il 90% del finanziamento concesso. Quelle con fatturato maggiore o un numero di dipendenti superiore a 5000 vedranno garantito tra il 70% e l’80% del finanziamento. “Per tutte”, ricorda ma Coldiretti, “vale la cosiddetta clausola del Made in Italy la quale prevede che il finanziamento dei costi del personale, degli investimenti e del capitale circolante deve necessariamente riferirsi a risorse utilizzate in stabilimenti e attività localizzate sul suolo nazionale.
Anche qui la durata è di 6 anni”.

Per l’attivazione delle varie misure basta rivolgersi alla Rete Agricorporatefinance, promossa da Coldiretti, (www.agricorporatefinance.it tel. 06.46974600 mail info@agricorporatefinance.it).

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