È stato inaugurato a Leiden, nei Paesi Bassi, un evento culturale di straordinaria rilevanza: la mostra ‘Paestum. Città delle dee’, in programma fino al 25 agosto 2024 presso il prestigioso Rijksmuseum van Oudheden, il Museo Nazionale delle Antichità. Questa mostra, frutto di una collaborazione tra il Ministero della Cultura italiano, i Parchi Archeologici di Paestum e Velia e il Museo Nazionale delle Antichità di Leiden, offre ai visitatori un viaggio affascinante attraverso la storia di Paestum, città ricca di fascino e mistero.
Con ben 80 reperti esposti, provenienti principalmente dai depositi del Museo Archeologico Nazionale, la mostra presenta una panoramica completa della storia di Paestum. Tra gli oggetti in mostra, spiccano una maestosa statua in marmo della dea Hera e otto lastre funerarie dipinte risalenti all’epoca lucana, ognuna con la propria storia unica da raccontare.
Patrimonio culturale
Alla conferenza stampa di inaugurazione della mostra erano presenti tanti ospiti, tra cui il Direttore Tiziana D’Angelo, accompagnata da una delegazione dei Parchi di Paestum e Velia, l’Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, Giorgio Novello, il Direttore del Museo Nazionale delle Antichità, Wim Weijland e il curatore della mostra, Ruurd Halbertsma. L’ambasciatore Novello ha sottolineato l’importanza del patrimonio culturale nel consolidare i legami tra le nazioni, mentre il Direttore Weijland ha espresso la sua gratitudine per la collaborazione produttiva che ha reso possibile questa straordinaria esposizione. La mostra ‘Paestum. Città delle dee’ si inserisce in una serie di mostre dedicata alle città antiche, tra cui Petra, Cartagine, Ninive e Byblos, e rappresenta un riconoscimento fondamentale del valore storico-archeologico del sito di Paestum a livello internazionale.
Il Direttore dei Parchi archeologici, Tiziana D’Angelo, ha evidenziato il ruolo fondamentale della squadra di lavoro nel portare a termine questo progetto ambizioso, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito con professionalità e dedizione.
